BUIO FITTO IN FARSA ITALIA - LO STRAPPO È CONSUMATO: BERLUSCONI SI ALLEA CON SALVINI E SFIDA IL CANDIDATO DI FITTO IN PUGLIA. "FORZA ITALIA NON SOSTIENE SCHITTULLI". MA NON HA UN CANDIDATO, E PENSA DI RIESUMARE LA POLI BORTONE

Adriana Logroscino per il "Corriere del Mezzogiorno"

 

fitto berlusconifitto berlusconi

Lo strappo, dopo giorni di contumelie, ultimatum e trattative sotto traccia, è infine consumato. Alle elezioni regionali pugliesi, fittiani e berlusconiani sosterranno candidati diversi. L’oncologo Francesco Schittulli, nel nome del quale si era speso Silvio Berlusconi in persona a febbraio scorso, conterà su Fratelli d’Italia, Ncd e Ricostruttori con la civica che fa capo a Raffaele Fitto.

 

Forza Italia invece dovrà individuare un altro candidato tra - si dice - il segretario forzista inviato da Berlusconi a defittizzare il partito, Luigi Vitali, e la ex senatrice pdl ma oggi dirigente di Fratelli d’Italia, Adriana Poli Bortone, già candidata dei centristi alle regionali del 2010. Ma, in questa partita ormai tutta interna allo schieramento dei moderati, il secondo candidato pare destinato ad avere dalla sua parte, oltre alla fazione berlusconiana di FI, minoritaria nella Puglia di Fitto, solo il movimento di Matteo Salvini e il Nuovo Psi.

raffaele fittoraffaele fitto

 

BERLUSCONI: NIENTE DIALOGO, NON ABBIAMO BISOGNO DI GENTE COME FITTO

L’ipotesi di posticipare il redde rationem dentro Forza Italia all’indomani delle elezioni del 31 maggio, quindi, appare tramontata. Quello pugliese è infatti solo il primo episodio di una serie che sembra preludere all’implosione del partito. Berlusconi, informato in Sardegna della vicenda, avrebbe deciso di non aprire più alcun tentativo di trattativa con il leader dei ribelli. «Basta —è in sintesi il suo ragionamento — ho tentato di tutto per venire incontro a Raffaele e per tenere unita la coalizione. Questo è il ringraziamento. È chiaro che i progetti di Fitto erano questi sin dall’inizio, non ha mai voluto davvero un’intesa».

 

Per il suo ex ministro, definito ex protesi negli anni d’oro del sodalizio Berlusconi Fitto, l’ex premier pronostica un risultato elettorale «da 0,..». Al partito dilaniato, confida che si dedicherà soltanto dopo il voto. «Non abbiamo bisogno di gente come Fitto». Fitto per ora non parla. Ma ha più volte ribadito che intende restare dentro Forza Italia. Mira, quindi, a tentarne la scalata. Magari adoperando lo strumento del ricorso al tribunale per contendere all’attuale leadership del partito l’uso del simbolo.

FRANCESCO SCHITTULLIFRANCESCO SCHITTULLI

 

LE RIPERCUSSIONI IN VENETO E CAMPANIA

Ma la divisione in Puglia potrebbe portare come prima conseguenza la nascita di liste di fittiani, schierate diversamente da quelle di FI, nelle altre regioni al voto. In Veneto dove il dialogo con Flavio Tosi va avanti da mesi e dove la situazione dentro FI è complicata al netto dei fittiani. A lanciare un grido di allarme è infatti Elisabetta Gardini che invita il vertice azzurro ad evitare che il «Veneto rappresenti il flop finale per Forza Italia. Siamo in ritardo e sulle liste filtrano segnali negativi». In Campania, dove per il centrodestra è candidato Stefano Caldoro, sostenutissimo dai berlusconiani, si intensificano le voci di tentativi di intese che potrebbero portare i fittiani a sostenere addirittura il candidato del Pd Vincenzo De Luca.

 

SCHITTULLI PRESENTA LA SUA COALIZIONE: C’È ANCORA POSTO PER FI

michele emiliano e pina piciernomichele emiliano e pina picierno

Schittulli, intanto, deve andare avanti con chi ci sta. La ricucitura con Forza Italia non c’è stata e non ci sarà. «Presentando la sua alleanza senza di noi - l’aveva peraltro avvertito Vitali - Schittulli sancisce l’esclusione di Forza Italia e quindi uno strappo che lui ha voluto. Noi, leali fino a questo momento, ci sentiamo ora liberi di individuare un candidato alternativo». L’oncologo tiene i toni bassi e tenta di appellarsi al «buonsenso». «Quelli di Forza Italia si sono autoesclusi — dice — io mi auguro che si possa recuperare un’intesa, io sono disponibile. Purché vengano schierate le forze migliori». Perché Forza Italia sia riammessa alla coalizione, quindi, nelle sue file dovrebbe candidare i fittiani. Circostanza che Berlusconi escluderebbe.

 

NICHI VENDOLA E MICHELE EMILIANO NICHI VENDOLA E MICHELE EMILIANO

VITALI: «VICENDA CHIUSA, ABBIAMO SBAGLIATO A SOSTENERE SCHITTULLI»

Lo dimostra la reazione di Vitali, così ultimativa da far ritenere davvero improbabile una ricucitura. «Schittulli non è più il nostro candidato - annuncia il segretario forzista - gli auguriamo buona fortuna. Ci ha fatto perdere due mesi, poteva dircelo prima. Ci ha pregato per tre mesi perché aderissimo alla sua candidatura e poi ci ha messo 15 giorni per farci capire che avevamo fatto male».

 

TOTI: «IN PUGLIA DOVEVA CANDIDARSI FITTO»

Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse

Anche Giovanni Toti, il consigliere politico di Berlusconi e candidato governatore in Liguria, sembra considerare la partita chiusa. «Vedo una grande voglia di farsi del male da soli, per fare un ultimo giro sulla giostra non ci si rende conto che si rischia che tutto il lunapark chiuda perché la gente manda a casa tutti. Si litiga per una candidatura in più e si evita di mettere la faccia sulle elezioni per riconquistare dal basso gli elettori. Avevo chiesto a Fitto di candidarsi in Puglia come io ho fatto in Liguria e anche altri dirigenti avrebbero dovuto farlo».

 

IL RISCHIO: «BASTA GIOCHI DI POTERE E TATTICHE O VINCE EMILIANO»

GASPARRI SELFIE CON ELISABETTA GARDINI GASPARRI SELFIE CON ELISABETTA GARDINI

«Dobbiamo cercare di unire e voglio anche io recuperare Forza Italia. Ma basta con i giochi di potere e le strategie. I pugliesi non capiscono e a me non appartengono. Le divisioni, evidentemente avvantaggerebbero il centrosinistra di Michele Emiliano. «Certamente - risponde l’oncologo - dividi et impera. Dobbiamo cercare di rompere i giochi di potere e di affari che esistono in politica in generale». Se tutto rimane così come è, quindi con Fi fuori dalla coalizione e solo con il sostegno dell’area fittiana, si può dire che Schittulli è vittima di giochi di potere? «Questo - ha concluso - lo lascio giudicare ai cittadini».

 

ANCHE BRUNETTA SI APPELLA: SINISTRA PUGLIESE DIVISA, UNITI VINCIAMO

Via Twitter, però, si palesano anche i mediatori. Nell’insolita veste Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio e berlusconiano di provata fede. «La sinistra è spaccata in Puglia. Vendola contro Emiliano. Forza Italia, uniti si vince».

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)