bettini rutelli

“RUTELLI POSSIBILE FEDERATORE DELL’AREA DI CENTRO? AIUTEREBBE A RIMETTERE INSIEME QUALCHE COCCIO” – GOFFREDO BETTINI RILANCIA L’IDEA DI UN FRONTE CHE COMPRENDA PD, M5S E UN’AREA LIBERALE PER BATTERE LA MELONI: “CALENDA E RENZI SI FACCIANO AIUTARE. MI DISPIACE CHE UN TALENTO COME RUTELLI ABBIA SCELTO DA TEMPO DI RIMANERE AI MARGINI DELL’IMPEGNO POLITICO” – IL GELO VERSO ZINGARETTI: “NICOLA NON AVEVA BISOGNO DI ME. MI È SEMBRATO GIUSTO SOSTENERE, OLTRE SCHLEIN, MATTEO RICCI E…”

GOFFREDO BETTINI

Daniela Preziosi per “Domani” - Estratti

 

Al successo del Pd al voto europeo «ha contribuito in modo determinante la segretaria stessa».

 

Ormai lo dicono tutti, ma Goffredo Bettini lo aveva “previsto” nelle tante presentazioni del suo ultimo libro Attraversamenti (Paper First). «Nei mesi passati Schlein ha reso più limpido il profilo politico e programmatico del Pd. Sulla lotta alle disuguaglianze, sull’ambiente e sui diritti. La campagna elettorale è stata intelligente e efficace. Siamo apparsi il voto più naturale per contrastare la destra e il governo Meloni. Infine, mi faccia dire: il pluralismo delle liste ci ha permesso di parlare a mondi diversi. Senza determinare confusione; piuttosto una ricchezza di voci che si sono virtuosamente sommate».

francesco rutelli goffredo bettini franco carraro claudia mazzola

 

(...)

Come si spiega il tonfo dei Cinque stelle?

francesco rutelli goffredo bettini (2)

I motivi sono tanti. Per regole interne, hanno messo in campo liste deboli. Il loro elettorato, poi, è legato a battaglie concrete sul sostegno al reddito, che non sono direttamente collegate ad un voto europeo. Peraltro, la destra ha smontato alcuni obiettivi raggiunti grazie al M5s, diffondendo sfiducia, soprattutto al Sud.

 

È emerso il problema del radicamento nei territori e l’astensionismo li ha colpiti duramente. Poi, sulla pace hanno sofferto la concorrenza di Avs, di Santoro, di alcune bellissime candidature del Pd, come quelle di Cecilia Strada e Marco Tarquinio. Conte ha reagito con serietà. Non vuole nascondere il dato, intende aprire una discussione vera. E noi dobbiamo seguire con attenzione e rispetto.

 

goffredo bettini foto mezzelani gmt016

Guai a dare il senso di approfittare delle difficoltà di un possibile alleato. Dopo il voto, non l’ho sentito. Abbiamo parlato qualche ora prima e mi sembrava consapevole delle difficoltà.

 

Il Pd ha vinto la competizione a sinistra con M5s?

In un’alleanza la competizione c’è sempre. Ci fu anche tra Ds e Margherita. L’essenziale è far prevalere l’obiettivo comune, come seppe fare Prodi. Non dire parole che feriscono e allontanano gli elettorati in modo difficilmente recuperabile. D’altra parte, l’obiettivo comune è oggi quanto mai chiaro: realizzare un campo di forze democratiche che cambi l’Europa, sulla base di principi di solidarietà, giustizia sociale, libertà e pace. Occorre tessere con la politica i fili che legano le diversità, sapendo che la destra è molto più divisa di noi. Noi abbiamo la Costituzione come fondamento della nostra ispirazione comune. I processi concreti aggiusteranno le cose in partenza non perfettamente a posto.

 

bettini ricci

L’importante è rimetterci in cammino. Al centro, Renzi e Calenda si sono combattuti e azzoppati a vicenda?

Hanno subito un duro colpo; una difficoltà di ciascuno, persino caratteriale, a convivere con gli altri ha portato un’area liberale, libertaria, moderata e con ambizioni modernizzatrici a non esprimere alcun rappresentante in Europa. Un guaio per un elettorato tradizionalmente presente nella storia repubblicana e indispensabile per un’alternativa, costretto a rimanere muto, disorientato e disperso, se non cambia qualcosa. E il centrosinistra a restare monco e non competitivo contro la destra.

 

Serve “un” Rutelli, come federatore, o proprio Rutelli?

zingaretti bettini

Quando nel mio libro ho parlato per primo di Rutelli, mi riferivo al dispiacere che un talento come il suo avesse scelto da tempo di rimanere ai margini dell’impegno politico. Tanto più dopo il voto, lui e altri – non mi permetto di avanzare nomi – potrebbero essere importanti nell’aiutare a rimettere insieme qualche coccio. Ma questo dipende da tanti fattori, che non sono alla mia portata.

 

Sul voto di Roma e Lazio, è stata la prima corsa che Nicola Zingaretti fa senza di lei, dopo un sodalizio lunghissimo. C’è stata una grande affermazione di Nardella e Ricci. Cosa dice questo voto?

Più che un sodalizio lunghissimo, una vita intera insieme. Ma in questo passaggio Nicola non aveva bisogno di me. Ero certo della sua elezione. La direzione regionale e quella romana hanno indicato lui e Schlein come le preferenze da esprimere, lasciando libera la terza.

rutelli bettini

 

Mi è sembrato giusto sostenere, oltre alla segretaria, Matteo Ricci: uno straordinario amministratore e un politico popolare e colto, di una generazione più giovane. Ha ottenuto un risultato eccezionale che, insieme a Decaro, Bonaccini, Gori, Nardella e altri, conferma quanto sia indispensabile per il Pd l’esperienza degli amministratori capaci.

 

E Marco Tarquinio: un giornalista e intellettuale cattolico che ha testimoniato come valore assoluto l’obiettivo della pace. L’ho visto un po’ solo e sono felicissimo di essere stato tra i pochi a spendermi per lui; è stato eletto per un soffio dopo una campagna elettorale bellissima, intransigente, povera, e contrastata da più parti.

 

rutelli giachetti bettini

Nel 2014 il Pd ha preso persino il 40 per cento. Poi però non ha vinto alle politiche: può farlo stavolta?

Non ho la ricetta. Suggerisco qualche mia impressione. La segretaria continui così: pensi con la sua testa e segua il suo intuito. Ha funzionato. Consideri, allo stesso tempo, senza sospetto il pluralismo delle idee. Lo incoraggi e ne tenga conto. Il Pd o è questo o non è.

bettini ricci

 

goffredo bettini e marco tarquinio foto mezzelani gmt061

(...)

goffredo bettini. foto mezzelani gmt020giuseppe conte francesco rutelli goffredo bettini roberto gualtieri foto mezzelani gmt024goffredo bettini con il suo libro foto mezzelani gmt027 goffredo bettini foto mezzelani gmt021goffredo bettini. foto mezzelani gmt028gianni letta goffredo bettini foto mezzelani gmt056MASSIMO DALEMA GOFFREDO BETTINI FRANCESCO RUTELLIgoffredo bettini (5)goffredo bettini roberto d'agostino (3)goffredo bettini raffaele ranuccigoffredo bettini (3)roberta zezza fabia bettini goffredo bettininicola zingaretti goffredo bettinigiuseppe conte francesco rutelli roberto gualtieri goffredo bettini agnese pini ritanna armenigiuseppe conte goffredo bettinigoffredo bettini (2)giuseppe conte francesco rutelli goffredo bettini roberto gualtieri foto mezzelani gmt024

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO