ROSPY AMARI PER RENZI: "L’ITALICUM? RISCHIA DI ESSERE BOCCIATO DALLA CONSULTA, IL PREMIER FAREBBE BENE A FERMARSI - LA NUOVA LEGGE NON FAVORISCE IL BIPOLARISMO MA PORTERA’ AL PARTITO DELLA NAZIONE"

BERLUSCONI E ROSI BINDI AL QUIRINALEBERLUSCONI E ROSI BINDI AL QUIRINALE

Luca De Carolis per il “Fatto Quotidiano”

 

Mettere la fiducia sull’Italicum sarebbe un errore enorme e una forzatura, comunque una prova di debolezza. A Renzi chiedo almeno una prova di carattere: dimostri che sa rischiare”.

 

Rosy Bindi, voce critica del Pd, lancia la sfida al premier. Soprattutto, gli chiede di fermarsi prima dello strappo finale: “Siamo persone ragionevoli, accetti delle modifiche alle legge: per vararla in Senato basterebbero due mesi”.

 

Renzi ha avvertito: se l’Italicum non passa cade il governo. Lei ha parlato di “ricatto”.

È una scorrettezza, per costringere i parlamentari a votarlo. Ed è un atto improprio, perché il governo non può legare il proprio destino a una legge elettorale. Do atto all’esecutivo di aver dato impulso alle riforme, ma il Parlamento deve rimanere un luogo di confronto. Questa legge, nata dal patto del Nazareno, rischia di essere approvata con una maggioranza inferiore a quella che sostiene il governo. Non si capisce la ragione di tanta fretta.

 

BERSANI LETTA RENZI BERSANI LETTA RENZI

Renzi ha bisogno di un trofeo prima delle Regionali o vuole un’arma carica per indire le elezioni quando vuole?

Sono vere entrambe le cose. Renzi fa politica in questo modo, e in parte lo comprendo. Quando dice che chi ha la responsabilità di decidere deve farlo, ha ragione: avremmo dovuto applicare questo principio anche in passato. Ma questo non si può fare sulla legge elettorale o sulla riforma costituzionale, provvedimenti che devono essere condivisi.

Se la legge non passa si va davvero alle urne?

Assolutamente no, sono regole che si inventa Renzi, che non esistono. Se tornasse a chiedere la fiducia in Parlamento la otterrebbe. E comunque lo scioglimento delle Camere spetta al capo dello Stato

 

Su Repubblica Luca Lotti ha detto: “Cambieremo la costituzione nel solco della resistenza”.

Se si stravolge la Carta rendendo il Parlamento ancillare rispetto al governo non si onora la Resistenza.

sergio mattarella e rosy bindisergio mattarella e rosy bindi

Lei cosa cambierebbe nell’Italicum?

Il nodo principale rimane il premio di lista, che rende complicatissima la ricostituzione dei campi politici. Non è vero che questa legge favorisce il sistema bipolare: l’Italicum porterà al partito unico della Nazione, circondato da opposizioni in lotta tra loro. Ho visto finire la Prima repubblica perché mancava una legge elettorale che favorisse l’alternanza.

 

Obiezione: con il premio di lista si cancella il rischio di coalizioni brancaleone come fu l’Unione del 2006.

Se si volevano scoraggiare i piccoli partiti, non si doveva riportare la soglia di ingresso in Parlamento al 3 per cento. La verità è che l’Italicum porta a un premierato, senza contrappesi.

Verso il Pd di Renzi c’è un continuo migrare da altri partiti.

Quando un partito va da Irene Tinagli (ex Scelta Civica, ndr) a Gennaro Migliore (ex Sel), l’unico elemento pseudo-unificante è la figura del capo.

Ma cosa sarà il partito della Nazione?

ROSY BINDI LEGGE ROSY BINDI LEGGE "EUROPA"

Un gigantesco comitato elettorale, che porterà alle larghe intese sugli interessi in un unico partito.

 

Questo progetto la preoccupa

Sì. E prima di concludere la mia esperienza in Parlamento vorrei evitare una legge elettorale che ci riportasse a prima del Mattarellum.

È davvero la sua ultima legislatura?

La vivo come la mia ultima legislatura, sono in Parlamento dal 1994.

Lei è tra i tanti nomi di peso non invitati alla festa dell’Unità di Bologna.

Beh, nella festa si parlerà di lotta alle mafie, e io sono il presidente della commissione Antimafia. Ma non me la sono presa tanto.

 

Renzi ha detto che andrebbe a prendere Bersani in corriera.

È un furbacchione. Si è tenuto il nome della festa, il brand , poi però ne vuole il contenuto: per esempio, non invitando gli ex segretari del partito.

Il premier è davvero l’uomo degli annunci come il metadone, come sostiene Enrico Letta?

rosy bindirosy bindi

Letta prova una delusione comprensibile, ma la sua analisi è giusta. Quella renziana è più una politica degli annunci che dei fatti, e quei pochi fatti dipendono da Draghi e dalla congiuntura internazionale. Il premier rivendica risultati con la Ue sull’immi - grazione. No, è andata male e andrebbe raccontato. Io sono molto critica con l’Europa, ma Renzi ha usato toni trionfalistici assolutamente impropri.

 

Ha fatto arrabbiare Prodi, sostenendo che l’Onu non lo voleva come mediatore in Libia perché ex premier di un paese amico di Gheddafi.

Ma non scherziamo, quel posto era pronto per Prodi, perfetto per quel ruolo. E comunque la diplomazia internazionale impone prudenza quando si raccontano certe cose.

Torniamo all’Italicum. Rischia la bocciatura di Mattarella o della Consulta?

luca lotti  rosy bindi (2)luca lotti rosy bindi (2)

Sulla decisione del Capo dello Stato sono tranquillissima, non mi permetto di dargli consigli. Davanti alla Corte la legge indubbiamente rischierà. Di materia per i giudici ce n’è, soprattutto se nel frattempo non verrà completata la riforma del Senato. Per questo, Renzi farebbe bene a fermare l’Italicum e a completare prima la riforma della Carta.

 

La minoranza spesso va in ordine sparso. E molti ritirano sempre la gamba.

Quelli della battaglia del giorno dopo sono tanti, è vero. Ma esiste un’area che ha progetti e valori coerenti, e vuole confrontarsi.

Sempre dentro il Pd?

pignatone e rosi bindipignatone e rosi bindi

In un Paese dove in certe regioni vota il 37 per cento degli elettori (l’Emilia Romagna, ndr) esiste la possibilità di allargare il coinvolgimento. Ma il Pd è la mia casa, che ho contribuito a fondare. È presto per rinunciare alla battaglia.

 

Si avvicinano le Regionali. Il candidato del Pd in Campania, Vincenzo De Luca, ha una condanna in primo grado, mentre la candidata ligure, Raffaella Paita, ha ricevuto un avviso di garanzia.

Il caso di De Luca è politico e giuridico: se vincesse non potrebbe essere eletto presidente. Mentre in Liguria c’è un serio problema di opportunità politica, tanto che pochi giorni fa in 200 hanno invitato al voto di coscienza.

Lei cosa avrebbe fatto?

ENRICO LETTA E ROSY BINDI ENRICO LETTA E ROSY BINDI Rosy Bindi ed Enrico LettaRosy Bindi ed Enrico LettaLETTA-BINDI-BERSANI ALL'ASSEMBLEA PDLETTA-BINDI-BERSANI ALL'ASSEMBLEA PD

Vorrei che la politica sapesse selezionare la classe dirigente, prima dell’arrivo dei magistrati.

Rosy Bindi ed Enrico LettaRosy Bindi ed Enrico Letta

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VANCANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIN, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, MEZZI SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO