BLACK BLOC (AL CERVELLO) - HA RAGIONE “ER PELLICCIA”, NON E’ UN INCAPPUCCIATO (“SONO PENTITO, MI SONO FATTO TRASCINARE”) MA UN FUTURO COMICO: “È VERO, AVEVO L´ESTINTORE MA SOLO PERCHÉ STAVO CERCANDO DI SPEGNERE L´INCENDIO DI UN CASSONETTO” (SUBLIME) - NON MALE ANCHE I GENITORI: “NON FAREBBE MAI MALE A UNA MOSCA” - SU FACEBOOK HA CARICATO DI TUTTO: DA HITLER AGLI ARTICOLO 31 - AH, OVVIAMENTE È BENESTANTE E A 24 ANNI FREQUENTA IL PRIMO DI UNIVERSITA’...

Massimo Lugli per "la Repubblica"

Un ragazzo a torso nudo, fisico esile ma pancia prominente, da bevitore, lunghi capelli inanellati, il viso parzialmente nascosto da una maglietta nera, che scaglia con tutta la forza un estintore contro i poliziotti e poi li sfida, con la faccia ben visibile, alzando il dito medio di entrambe le mani. Una sequenza diventata il simbolo degli scontri che, sabato pomeriggio, hanno devastato la capitale. Il giovane dell´estintore è stato identificato e arrestato, all´alba, dagli agenti della digos: è uno studente di buona famiglia, nato a Bassano Romano, vicino Viterbo, ma abitante a Torrevecchia, con la passione per il rap degli Articolo 31 e qualche precedente per droga.

«Sono pentito. Non sono un black bloc - ha detto agli agenti Fabrizio Filippi, 24 anni detto "er Pelliccia", un soprannome che gli è rimasto appiccicato fin dall´infanzia e dovuto, sembra, alla chioma lanosa - mi sono fatto trascinare dagli avvenimenti». Portato in questura, prima di crollare, il ragazzo ha tentato di giustificarsi: «È vero, avevo l´estintore ma soltanto perché stavo cercando di spegnere l´incendio di un cassonetto». Oltre alle immagini lo ha smentito un funzionario di polizia che ha rischiato di finire sulla traiettoria dell´estintore. L´identificazione definitiva è arrivata da una scritta che lo studente ha tatuata sul fianco.

Quello di Fabrizio Filippi è il primo arresto romano dopo i dodici giovani bloccati durante la guerriglia urbana e che, stamattina, compariranno davanti al gip Elvira Tamburelli per l´udienza di convalida. "Er Pelliccia" è accusato, come gli altri, di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale, reato "civetta" a cui, in futuro, potrebbero aggiungersi altre accuse per danneggiamento o lesioni. Il ragazzo è stato individuato durante l´analisi dei filmati e delle foto ma come i poliziotti siano arrivati fino a lui è un piccolo giallo.

Le immagini estrapolate dai video, infatti, vengono paragonate con quelle dei militanti dell´area antagonista, anarchici o black bloc già segnalati e schedati. Una comparazione antropometrica o un semplice riconoscimento, quando il viso si vede chiaramente, permette di incastrare definitivamente il sospettato. Fabrizio Filippi, però, era un perfetto sconosciuto almeno per la Digos e la polizia sarebbe stata aiutata da qualche testimone, forse addirittura da alcuni ragazzi che si trovavano al corteo. Gli investigatori, all´inizio, credevano addirittura che "Pelliccia" fosse il cognome del ragazzo. Quando ha capito di non avere scampo, Fabrizio Filippi ha deciso di collaborare e ha consegnato ai poliziotti i jeans a vita bassa e la maglietta che aveva indossato durante gli scontri.

«Ci è caduto il mondo addosso, siamo sbalorditi - dice il padre, Roberto, impiegato della scuola elementare di Bassano, un piccolo centro di 5 mila abitanti - Fabrizio non farebbe mai male a una mosca. In passato ci aveva dato qualche problema ma non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere, non sapevamo neanche che fosse andato a quella manifestazione». La madre, Ornella, è impiegata all´Università della Tuscia mentre il fratello Giuseppe, meteorologo, è stato candidato, alle comunali, per una lista civica che appoggiava il candidato di Sinistra e Libertà.

«Emarginato perché odio lo Stato. Sono straniero nella mia nazione». Così "er Pelliccia" si descrive su Facebook e la sua pagina, dopo l´arresto, ha immediatamente totalizzato oltre 250 sostenitori. Gli ultimi post risalgono a sabato scorso: «L´unica cosa che ci rimane è la vita, se sei disperato non fare lo sbaglio di buttarla via per paura di affrontare una vita da umile» scrive prima della manifestazione.

Dopo gli incidenti, alle 21.23, Fabrizio è tornato alla tastiera del pc: «Preferisco soffrire piano piano». Per il resto, molte citazioni di rapper (oltre agli amati Articolo 31 anche Nozy Narcos e Frankie HiNrg), una frase di Hitler («L´attività della cosiddetta stampa liberale è l´opera dei becchini del popolo...»), goliardia e ribellione, inni alle bevute, ai rave e allo sballo. In paese definiscono "er Pelliccia" una testa calda e ricordano soprattutto una brutta carambola in macchina contro una fila di auto in sosta.

 

BLACK BLOC IN AZIONE A ROMA BLACK BLOC CON UN ESTINTORE black bloc a RomaBLACK BLOC a ROMABLACK BLOC a ROMABRUCIA LE BANCHE - BLACK BLOC iN VIA CAVOUR

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…