ARMAGEDDON PD - BLITZ SULL’ITALICUM: RENZI ALLA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRA: "LA LEGGE ELETTORALE É COME GLI 80 EURO" - I RENZIANI: "CHI REMA CONTRO SI FA FUORI ANCHE DALL’ESECUTIVO" (E TORNA L’IPOTESI RIMPASTO)

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

bersani renzi bersani renzi

 

Oggi il Pd chiederà la calendarizzazione della legge elettorale alla Camera prima delle Regionali, dunque fra qualche settimana. È questa la risposta di Renzi alla minoranza del suo partito, che ancora ieri preannunciava una lettera per chiedere cambiamenti, cabine di regia fra Camera e Senato sulle riforme: il premier sembra aver sciolto i dubbi e deciso di accelerare; niente modifiche in vista al testo finora approvato, almeno non quelle che la minoranza chiede a gran voce, provvedimento vigente già prima delle prossime Amministrative. 
 

La risposta di Renzi è corredata dalla convocazione della direzione del Pd per lunedì prossimo: si discuterà appunto di legge elettorale e di riforme. Per una sorta di verifica e di resa dei conti: «Per me la legge elettorale ha lo stesso valore degli 80 euro e ho intenzione di mantenere le promesse». 
 

IL SALUTO TRA RENZI E BERSANI IL SALUTO TRA RENZI E BERSANI

La minoranza fa dell’ironia, visti i rapporti di forza in direzione, e si aspetta «un richiamo disciplinare». Richiamo che i renziani a Montecitorio, a mo’ di avvertimento, lanciano già in queste ore a tutte le componenti del partito; il concetto che circola, più o meno, veicolato ovviamente dallo stesso premier, è questo: «Chi rema contro si fa fuori da solo, anche dal governo». E a questo proposito tornano anche le voci di un rimpasto dopo le Regionali. 
 

Già lunedì invece Renzi, potrebbe in qualche modo compensare l’accelerazione con una discussione sulla composizione delle liste: quanti saranno i posti che verranno concessi agli argomenti che in queste settimane sono stati portati avanti da Gianni Cuperlo Pippo Civati? Uno schema su cui si ragione è quello del 70% dei posti indicati dai renziani, ma ovviamente la discussione è aperta. 
 

Massimo D'AlemaMassimo D'Alema

Accelerazione in vista anche sulla Rai: sembra confermato il Consiglio dei ministri, domani, che dovrebbe avere in agenda proprio la riforma della tv pubblica, più volte annunciata, con l’introduzione di un amministratore delegato di nomina governativa, con poteri più ampi di quelli che oggi sono appannaggio del direttore generale. Sempre in Consiglio potrebbe essere varato un altro decreto della presidenza del Consiglio sull’Ilva, primo passo per la costituzione di un fondo che dovrebbe rilevare quote della società siderurgica. Non è previsto invece che venga discusso alcun pezzo della delega fiscale: si pensava che potessero arrivare dei decreti considerati in qualche modo minori, come quello sul catasto o sulla fatturazione elettronica, sembra che slittino ancora. 
 

MASSIMO D'ALEMAMASSIMO D'ALEMA

Passerà invece ancora qualche giorno per verificare il testo della la riforma della scuola. Approvata 15 giorni fa, presentata da Renzi subito dopo, la riforma è stata inviata al Quirinale, che ne deve autorizzare la presentazione alle Camere, solo l’altro ieri sera. È possibile che l’istruttoria degli uffici del Colle almeno sino a domani, non è detto dunque che questa settimana il testo arrivi alla settima commissione di Montecitorio, dove il disegno di legge dovrebbe iniziare il suo iter. 

 

Ieri Matteo Renzi ha ricevuto a Palazzo Chigi il segretario del partito socialista portoghese, Antonio Costa, che è anche sindaco di Lisbona. Ha anche deciso che domenica prossima sarà presente a Tunisi, alla marcia della pace cui parteciperanno anche altri leader e capi di Stato e di governo europei, fra cui Hollande. La marcia, sul modello di quella che seguì all’attentato contro di Parigi contro i giornalisti di Charlie Hebdo , è stata organizzata dal governo tunisino in omaggio alle vittime dell’attentato terroristico contro i turisti del museo Bardo. 
 

madia renzimadia renzi

Continuano ad attendere il premier, ma finora senza esisto, al ministero delle Infrastrutture. Né ieri né l’altroieri, quando sembrava che dovesse fare un passaggio (aveva preavvertito gli uffici), Renzi ha ancora messo piede nel ministero di cui ha preso l’interim per un periodo non brevissimo, almeno un paio di settimane. La sensazione è che Renzi sia ancora alla ricerca di un nome di peso e un pensierino sembra sia andato anche verso Mauro Moretti, ex Fs, oggi ad di Fin-meccanica. 

Matteo Renzi davanti ad una foto di Maurizio Landini, Matteo Renzi davanti ad una foto di Maurizio Landini, HAPPY PD DALEMA RENZI BERSANI FRANCESCHINI FINOCCHIARO HAPPY PD DALEMA RENZI BERSANI FRANCESCHINI FINOCCHIARO renzi stazione terminirenzi stazione terminiRENZI  dalemaRENZI dalemabersani renzi bersani renzi CUPERLO RENZI CIVATI CUPERLO RENZI CIVATI

 

CONVENZIONE PD CUPERLO CIVATI RENZI CONVENZIONE PD CUPERLO CIVATI RENZI

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…