malagò giorgetti

MALAGÒ LANCIA LA BOMBA SULLA RIFORMA DELLO SPORT VOLUTA DA GIORGETTI: "CREA SERISSIMI PROBLEMI COL CIO" (CHE E’ CONTRARIO ALLA LEGGE E POTREBBE SOSPENDERE IL RICONOSCIMENTO ALL’ITALIA) – IL PRESIDENTE DEL CONI ALLA COMMISSIONE ISTRUZIONE DEL SENATO PARLA DEL CONTRATTO DI SERVIZIO CHE REGOLERÀ IL RAPPORTO FRA ‘CONI’ E ‘SPORT E SALUTE’: IL PROBLEMA RIGUARDA, INNANZITUTTO IL “TERRITORIO” (IN PARTICOLARE, I COMITATI REGIONALI) E… 

Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

 

miccichè giorgetti malagò foto mezzelani gmt04

(ITALPRESS) Il ddl che prevede deleghe al governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonche' di semplificazione "crea serissimi problemi con il Comitato olimpico internazionale". Lo ha affermato il presidente del Coni Giovanni Malago' in audizione davanti alla Commissione Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato. "Vi siamo grati, perche' e' la prima volta che possiamo parlare. Nessuno aveva mai avuto l'idea di contattarci.

 

miccichè giorgetti malagò foto mezzelani gmt06

E' abbastanza curioso che ci ritroviamo qui, per la prima volta, a poche ore dall'ipotetica

conclusione di questo intervento legislativo", ha osservato Malago' per poi soffermarsi sull'analisi del contenuto della legge delega. "Su tre punti ci sono dei problemi - ha osservato il numero uno dello sport italiano - Innanzitutto sulle modifiche

nell'ambito delle competenze territoriali, completamente in contrapposizione con uno dei principi fondamentali della Carta Olimpica. Il Cio prevede espressamente che non si possa riconoscere un mero ruolo di rappresentanza ai presidenti sul territorio, che non sono persone nominate ma elette. Questo crea un grande problema: al presidente regionale non puoi ordinare di fare una cosa piuttosto che un'altra". 

 

miccichè giorgetti malagò foto mezzelani gmt05

Il secondo problema, ha spiegato Malago', "e' legato al dettato dell'articolo 27 della Carta Olimpica: non si puo' circoscrivere le competenze del Comitato olimpico nazionale all'attivita' di alto livello. La Carta Olimpica riconosce tutta la filiera di formazione, perche' una ragazza che oggi ha 14 anni, come e' successo pochi giorni fa nei Mondiali di nuoto (riferimento alla medaglia d'argento vinto da Benedetta Pilato nei 50 metri rana, ndr), puo' gia' far parte dell'attivita' agonistica ma allo stesso tempo partecipare ancora all'attivita' giovanile".

 

malagò giorgetti pancalli foto mezzelani gmt057

Al riguardo, il presidente del Coni ha letto alcuni punti del comma 2 dell'articolo 27 della Carta Olimpica, che attribuisce ai comitati olimpici nazionali il ruolo di "promuovere i principi fondamentali e i valori dell'Olimpismo nei rispettivi paesi, in particolare nei settori dello sport e dell'istruzione, promuovendo programmi educativi olimpici a tutti i livelli di scuole, istituzioni sportive e di educazione fisica e universita'" e anche il ruolo di "incoraggiare lo sviluppo di sport d'alta prestazione cosi' come pure dello sport per tutti".

 

 

 

 

2. MALAGÒ AL SENATO: «IL CIO È CONTRARIO ALLA RIFORMA DELLO SPORT, POTREBBE SOSPENDERE IL RICONOSCIMENTO ALL’ITALIA»
 
Audizione del presidente del Coni sul ddl voluto dal governo. «Lo dico perché sono stato autorizzato dal presidente del Comitato olimpico internazionale Bach che ho sentito al telefono» La telefonata con Bach La notizia è di quelle destinate a far discutere e non poco. Da mesi è in corso una battaglia per la cosiddetta riforma dello sport. Di fatto il governo vuole avocare a sé le competenze economiche e lasciare al Coni quelle tecniche. Oggi il presidente del Coni Giovanni Malagò è intervenuto in audizione alla Commissione Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato.
 
È stato chiamato a intervenire sulla cosiddetta riforma dello sport, sul ddl che prevede il trasferimento di alcune competenze al Governo. E ha lanciato la bomba: il Cio (Comitato olimpico internazionale) potrebbe sospendere il riconoscimento olimpico all’Italia. La riforma, parole di Malagò, «crea un serissimo problema con il Cio. Lo dico perché sono stato autorizzato dal presidente Thomas Bach dopo averlo sentito ieri al telefono.
 
Il Cio non fornisce un parere preventivo sulle leggi, ma vi posso dire le sanzioni e i rischi che correrebbe il nostro Paese se dovesse essere approvato questo provvedimento. Il comma 9 della Carta Olimpica sostiene che il comitato esecutivo del Cio “può adottare le decisioni più appropriate per la protezione del movimento olimpico nel paese di un Noc (comitato olimpico nazionale, ndr), compresa la sospensione o il ritiro del riconoscimento di tale Noc se la costituzione, la legge o altre norme in vigore nella nazione in questione, o qualsiasi atto da parte di organi di governo o altri organismi, sia di ostacolo all’attività o alla libera espressione del Noc stesso”.
 
In tutta questa situazione noi non siamo mai stati interpellati e questo è molto grave». Malagò ha ringraziato la Commissione dicendo che è la prima volta che viene consentito al Coni di parlare. «Nessuno ci aveva mai contattato» (...)

malago e giorgetti foto mezzelani 5malagò giorgetti foto mezzelani gmt012malago e giorgetti foto mezzelani 11

 

malagò giorgettimalagò giorgettimalago e giorgetti foto mezzelani 8giancarlo giorgetti foto mezzelani malago e giorgetti foto mezzelani malago e giorgetti foto mezzelani 12malago e giorgetti foto mezzelani 10malago e giorgetti foto mezzelani malago e giorgetti foto mezzelani 3giancarlo giorgetti foto mezzelanimalago e giorgetti foto mezzelani 6BACHmalagò giorgettimalago e giorgetti foto mezzelani 7malago e giorgetti foto mezzelani 4malagò giorgettimalagò agabio fabbricini pagnozzi giorgetti foto mezzelani gmt037malagò giorgetti foto mezzelani gmt011malagò giorgetti mornati foto mezzelani gmt035malagò giorgetti foto mezzelani gmt013malagò giorgetti mornati foto mezzelani gmt034malagò giorgetti valente

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?