boschi dalema

MARIA ELENA BOSCHI SALE SUL “MONTE” E SPUNTA IL BAFFO DEL MAGO DALEMIX: “CHI HA DISTRUTTO MPS VA CERCATO NEGLI ISPIRATORI DEGLI STRANI ACCORDI CON BANCA 121 E IL MONDO DALEMIANO IN PUGLIA, FINO ALLA SCIAGURATA OPERAZIONE ANTONVENETA” - “BERSANI SPERANZA E D'ALEMA, DOVREBBERO PROVARE SOLO VERGOGNA PER GLI APPLAUSI ALLA FESTA DI LEU MENTRE TRAVAGLIO INSULTAVA DRAGHI - SALVINI HA RAGIONE QUANDO DICE CHE CONTE VUOLE SABOTARE IL GOVERNO: CONSIDERA DRAGHI UN USURPATORE - I MAGISTRATI CONTRO LA RIFORMA CARTABIA? ORA CHE MOLTISSIMI DI LORO SONO INDAGATI..."

Alessandro Di Matteo per “la Stampa”

 

maria elena boschi

Chi accusa Pier Carlo Padoan di conflitto di interessi su Mps dovrebbe ricordare che l'ex ministro ha «evitato il disastro» e i responsabili dei guai della banca vanno cercati «negli ispiratori degli strani accordi con il mondo dalemiano in Puglia». Maria Elena Boschi difende l'ex collega di governo, applaude la riforma della giustizia - «la Bonafede è prescritta» - e critica il Pd sul Ddl Zan: «Vuole una bandierina per la campagna elettorale».

 

boschi Padoan

Unicredit è una buona soluzione per Mps? La maggior parte dei partiti è preoccupata dallo "spezzatino" e dal Nazareno è filtrata anche una presa di distanze da Padoan, ex ministro, che ha gestito il salvataggio della banca, ora nel cda di Unicredit.

«Padoan ha evitato il disastro nel 2017. Chi l'ha distrutta va cercato negli ispiratori degli strani accordi con Banca 121 e il mondo dalemiano in Puglia, fino alla sciagurata operazione Antonveneta. Ma purtroppo la storia delle banche in questo Paese viene raccontata solo a senso unico».

 

piercamillo davigo al tg2 3

Un problema in più per Enrico Letta candidato a Siena?

«Penso che Letta vincerà. Del resto è uno dei collegi più sicuri di tutto il Paese. Fossi un senese vorrei essere rappresentata da una persona con un ruolo di primo piano nella politica nazionale».

 

La ministra Cartabia chiede ai partiti di rispettare i patti sulla riforma giustizia. M5s reggerà?

«Abbiamo fatto due diverse mediazioni, solo perché loro hanno cambiato idea. Entrambe approvate all'unanimità. Se adesso cambiano idea di nuovo, non è più un nostro problema politico ma di loro credibilità. La verità è che la riforma Bonafede non c'è più: è archiviata. Con una battuta potrei dire: prescritta».

PADOAN BOSCHI

 

Comunque, la magistratura - dal Csm fino a Davigo - stronca la riforma: favorisce gli indagati, dicono.

«Non è così. E comunque adesso che indagati sono moltissimi magistrati, tra cui lo stesso Davigo, forse finirà questa "lettera scarlatta" che viene imposta a chi semplicemente ha ricevuto una informazione di garanzia. Serve garantismo, non giustizialismo. Peraltro la credibilità di questo Csm mi pare profondamente minata».

MARIO DRAGHI E GIUSEPPE CONTE

 

Nelle ultime settimane è rispuntata la "Lega di lotta". Questa maggioranza reggerà anche dopo l'elezione del nuovo presidente della Repubblica?

«Nelle ultime ore vedo Salvini nuovamente governista, anzi il più draghiano tra i draghiani. Vediamo quanto dura, ma per adesso meglio così. Mi colpisce molto la battaglia miope e ideologica della Meloni contro il "green pass"».

 

Se il governo dura fino al 2023 per il Quirinale si guarderà a una figura diversa da Draghi? O magari si proverà a convincere Mattarella a fare un bis?

«Noi vogliamo arrivare a finire la legislatura. Draghi tuttavia è un candidato perfetto per molti ruoli. Trovo saggio lasciarlo lavorare e riparlarne a gennaio 2022. Nel frattempo evitiamo di tirare per la giacchetta Mattarella».

 

sergio mattarella mario draghi festa della repubblica 2021

Per il leader della Lega Conte vuole "sabotare" il governo. E accusa Letta di "fare il palo" ai 5 stelle.

«Salvini ha ragione quando dice che Conte vuole sabotare il governo. Ancora non si è ripreso dalla nostra mossa di gennaio e considera Draghi un usurpatore. Aveva vinto alla lotteria palazzo Chigi, ha scelto di buttar via il biglietto sbagliando praticamente tutto e continua a non accettarlo. L'Italia con Draghi oggi è più forte. Salvini ha invece torto su Letta. Passate le suppletive a Siena archivierà il populismo di Conte e smetterà di inseguire i grillini».

alfonso bonafede

 

In questi giorni accusate il Pd di tirarla per le lunghe sul Ddl Zan. Ma non eravate voi a dire che al Senato i numeri sono a rischio?

«Infatti vogliamo fare un accordo e approvare velocemente la legge sia al Senato che alla Camera. Il Pd vuole tenersi una bandierina da campagna elettorale. Peccato, un'occasione persa».

 

Alle amministrative andrete in alcuni casi alleati con il Pd, in altri no. A Siena avete evitato la rottura all'ultimo. Ci crede ancora in un'alleanza con i democratici per le prossime politiche, considerando che è quasi certo un accordo tra Pd e Bersani-D'Alema-Speranza?

ENRICO LETTA

«Deve chiederlo al Pd non a noi. Io continuo a mangiarmi le mani per Roma. Se il Pd avesse appoggiato Calenda oggi sarebbe tutto un altro film. Se il Pd recupera lucidità e abbandona l'illusione grillina, siamo competitivi ovunque. Quanto a Bersani Speranza e D'Alema, dovrebbero provare solo vergogna per gli applausi alla festa di Leu mentre Travaglio insultava Draghi».

Ultimi Dagoreport

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...