rishi sunak ursula von der leyen irlanda del nord brexit carlo iii

FINE BREXIT MAI - RISHI SUNAK E URSULA VON DER LEYEN HANNO ANNUNCIATO UN ACCORDO TRA LONDRA E BRUXELLES SULLE REGOLE COMMERCIALI IN IRLANDA DEL NORD, UNO DEI NODI RIMASTI IRRISOLTI DAL 2020 – PREVISTO UN “CORRIDOIO VERDE” PER LE MERCI BRITANNICHE CHE RESTANO A BELFAST E UN “CORRIDOIO ROSSO” PER QUELLE DESTINATE AL MERCATO EUROPEO – MA ORA SUNAK DOVRÀ CONVINCERE SIA GLI EUROSCETTICI CHE GLI UNIONISTI AD ACCETTARE L’INTESA – IL GIALLO DELL'INCONTRO TRA URSULA E RE CARLO. UN TÈ CHE HA SCATENATO POLEMICHE, ACCUSE E COMPLOTTISIMI… – VIDEO

 

1 - BREXIT ULTIMO CAPITOLO 

Estratto dell'articolo di Alessandra Rizzo per “La Stampa”

 

ursula von der leyen e rishi sunak a londra

[…] Rishi Sunak non nasconde la soddisfazione nell'annunciare il nuovo accordo sulle regole commerciali post-Brexit in Irlanda del Nord. L'accordo mira a risolvere uno dei contenziosi più ostici aperti dal divorzio tra le due parti, scongiura il rischio di una guerra commerciale e consente, forse, di superare il trauma seguito alla Brexit e trovare nuovi terreni di cooperazione.

 

[…] Il premier ha annunciato l'accordo nel corso di una conferenza stampa a Windsor con Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione Europea volata nel Regno Unito suggellare l'intesa. «Dear Rishi», caro Rishi, ha esordito von der Leyen, a sottolineare una ritrovata fiducia nel governo di Londra dopo mesi, anzi anni di incomprensioni, diffidenza e tensioni.

 

rishi sunak e ursula von der leyen annunciano l accordo sull irlanda del nord

[…] L'Accordo quadro di Windsor, questo il nome, interviene sulla precedente regolamentazione del confine tra la Repubblica d'Irlanda e l'Ulster, un luogo su cui convergono molti fattori: con la Brexit è diventato il confine tra Ue e Regno Unito, e il limite del mercato unico europeo. Ma è anche un confine macchiato di sangue, intorno al quale cattolici repubblicani e unionisti pro-britannici si sono dati battaglia per decenni, causando migliaia di morti.

 

Il nuovo compromesso mira a salvaguardare gli accordi di pace, che eliminano il confine fisico di terra tra Belfast e Dublino, e proteggere gli scambi commerciali nell'ambito dei rispettivi mercati: quello interno al Regno Unito e quello unico interno all'Unione Europea. Mantiene l'allineamento dell'Ulster con l'unione doganale del precedente accordo, ma elimina le barriere interne con un sistema a due livelli: le merci inviate dalla Gran Bretagna all'Irlanda del Nord da parte di rivenditori fidati andranno in una corsia verde senza controlli; quelle destinate alle Repubblica d'Irlanda, e quindi al mercato unico, andranno in una corsia rossa e saranno sottoposte a controlli e barriere doganali.

rishi sunak e ursula von der leyen annunciano l accordo sull irlanda del nord 3

 

[…]  Il premier deve convincere sia l'ala euroscettica del partito conservatore che gli unionisti nord-irlandesi che, in polemica con il protocollo, da tempo bloccano la formazione del governo di Belfast. Il Premier ha promesso un voto a Westminster a data da destinarsi. Difficile capire l'entità della possibile ribellione, ma alcuni euroscettici di peso si mostrano possibilisti sull'accordo, mentre gli unionisti del partito Dup prendono tempo. […]

 

2 - ACCORDO LONDRA-UE SULL’IRLANDA DEL NORD: «È LA SVOLTA DECISIVA»

Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

 

ursula von der leyen e rishi sunak a londra 1

[…] La questione nordirlandese ha avvelenato i rapporti fra Londra e la Ue fin dal momento della Brexit: l’Irlanda del Nord era diventata l’unica frontiera di terra fra Gran Bretagna e Unione europea, ma per evitare il ritorno a un confine fisico fra la provincia britannica e la Repubblica d’Irlanda a Sud — la cui rimozione è uno dei cardini degli accordi di pace di 25 anni fa — si era deciso di lasciare l’Irlanda del Nord nel mercato unico.

 

[…] Ora lo «schema Windsor» indica una soluzione allo stallo: il cardine della nuova intesa è la definizione di un «corridoio verde» per le merci britanniche che restano in Irlanda del Nord, per le quali non ci saranno praticamente controlli, e un «corridoio rosso» per le merci destinate invece al mercato europeo.

 

ursula von der leyen e rishi sunak a londra 2

Ma non si tratta solo di un problema commerciale, perché al cuore c’è una questione di sovranità: e su questo punto Sunak ha portato a casa molto, ma non poteva ottenere tutto. Infatti le leggi europee continueranno ad applicarsi in Irlanda del Nord, anche se le autorità della provincia avranno diritto a esercitare un «freno di emergenza»: ma Ursula von der Leyen è stata chiara nel ribadire che la Corte di Giustizia europea avrà l’ultima parola sulle dispute. Queste è una «linea rossa» per unionisti ed euroscettici, che rifiutano l’idea che una istanza straniera possa avere voce in capitolo in Gran Bretagna.

 

 

3 – BREXIT, IL MISTERO DELL'INCONTRO TRA RE CARLO E VON DER LEYEN: CHE COSA È SUCCESSO

Estratto dell'articolo di Antonello Guerrera per www.repubblica.it

 

re carlo iii e ursula von der leyen a windsor

Dopo la conferenza stampa alla Guildhall, dove ha presentato il nuovo accordo sul Protocollo Brexit sull'Irlanda del Nord insieme al primo ministro Rishi Sunak, incontriamo per caso Ursula von der Leyen, a Windsor: "Sono così felice di vedere il re!", dice a Repubblica nelle stesse stanze dove proprio Carlo III e la regina consorte Camilla si sposarono nel 2005. Prima di infilarsi in macchina e dirigersi verso il vicino castello.

 

Qui Von der Leyen ieri si è trattenuta con il re per un tè pomeridiano. Un meeting che, nonostante la soddisfazione della presidente della Commissione Ue, ha scatenato polemiche, speculazioni, accuse e complottisimi.

 

re carlo iii e ursula von der leyen a windsor 1

Premessa: l'incontro tra i due è nato sotto una cattiva stella. Tutto inizia nel weekend, quando Sky News rivela che il re e Von Der Leyen avrebbero dovuto incontrarsi sabato, in gran segreto, nel pieno dei negoziati tra Ue e Uk sul controverso Protocollo Brexit che spacca in due in Regno Unito, ossia ponendo una frontiera tra Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Il summit viene prima cancellato, poi rinviato a ieri.

 

La notizia del misterioso meeting subito agita il fronte dei conservatori brexiter duri e puri, oltre agli unionisti e protestanti a Belfast, che da mesi boicottano il governo di coalizione in Irlanda del Nord (con i repubblicani di Sinn Féin) proprio in protesta contro il Protocollo.

 

[…] sebbene il Regno Unito non abbia una vera costituzione (scheletro della Magna Carta a parte), gli equilibri tra Stato e monarchia si basano su convenzioni secolari. Una di queste è che il monarca debba essere assolutamente apolitico, rispettando il suo ruolo puramente cerimoniale.

ursula von der leyen arriva a windsor per incontrare carlo iii

 

[…] Dunque: è stato davvero Carlo a chiedere di incontrare Von der Leyen? Da Buckingham Palace smentiscono. Anzi, dal Palazzo fanno capire che se il re ha incontrato la leader Ue è stato solo su indicazione del governo britannico. Ciò non stupirebbe, visto che la Royal Family è il gancio più prestigioso e influente del soft power della politica estera britannica nel mondo.

 

Ma a Downing Street respingono questa ricostruzione: "Non trascineremmo mai il sovrano" in una controversia politica, sottolinea il portavoce del primo ministro Sunak, facendo intuire che il re è autonomo in una decisione come quella del tè con Von der Leyen.

 

rishi sunak e ursula von der leyen annunciano l accordo sull irlanda del nord 1

Ma c'è un'altra cosa che non torna. Quando ieri mattina incontriamo il portavoce di Sunak a Downing Street, lui ci riferisce che "Sua Maestà ha incontrato diversi leader stranieri negli ultimi tempi, come il presidente polacco Andrzej Duda e quello ucraino Volodymyr Zelensky". Eppure, a differenza di questi ultimi, Von der Leyen non è un leader di uno Stato sovrano. Quando glielo facciamo notare al portavoce di Sunak, chiedendo dunque come potremmo definire l'incontro tra re Carlo III e Von Der Leyen (visita di stato? Meeting informale?) lui consiglia di "chiedere a Buckingham Palace".

 

rishi sunak 1

Il mistero si infittisce. Durante la mattinata tra i palazzi di Whitehall gira un'altra voce: sarebbe stata proprio Von der Leyen in persona, in viaggio verso Londra, a chiedere contestualmente di incontrare re Carlo III. Ricostruzione che però, al di là di quella che sarebbe una bizzarra richiesta della leader Ue in un momento così delicato e divisivo nel Regno Unito per la Brexit, non trova comunque alcun riscontro in ambienti europei. […]

jeremy hunt rishi sunak rishi sunak 2rishi sunak 1rishi sunak cop26

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)