bruno tabacci

PER BRUNO NON C’È PIÙ SPAZIO – TABACCI HA RIMESSO LE DELEGHE SULL’AEROSPAZIO DOPO IL CASINO SCATENATO DALL’ASSUNZIONE DEL FIGLIO IN LEONARDO, RIVELATA DA “DOMANI”.  DRAGHI HA PRESO ATTO E LO HA INVITATO A PROSEGUIRE COME IL SUO LAVORO DI DELEGATO AL COORDINAMENTO DELLA POLITICA ECONOMICA E DI SEGRETARIO DEL COMITATO INTERMINISTERIALE CIPESS…

IL FIGLIO DI BRUNO TABACCI, SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E BRACCIO DESTRO DEL PREMIER MARIO DRAGHI, E' STATO ASSUNTO NEL COLOSSO DELLA DIFESA LEONARDO CON UNO STIPENDIO INFERIORE A 100 MILA EURO! PER IL QUOTIDIANO "DOMANI", LA DECISIONE SI DEVE ALL'AD PROFUMO - DAGOSPIA 28 LUGLIO 2021

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/governo-migliorabili-39-39-posto-tutti-nbsp-figlio-277935.htm

 

NOTA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

 

bruno tabacci

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Bruno Tabacci, ha rimesso nelle mani del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la delega allo Spazio e all’Aerospazio.

 

Il presidente Draghi, prendendo atto dell’irrevocabilità della decisione del sottosegretario Tabacci, gli ha confermato fiducia e stima, invitandolo a proseguire nel lavoro di delegato al coordinamento della politica economica e alla programmazione degli investimenti pubblici di interesse nazionale e di segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS).

 

BRUNO TABACCI LASCIA L’INCARICO SULL’AEROSPAZIO

Da www.editorialedomani.it

 

ALESSANDRO PROFUMO

Dopo le inchieste di Domani Bruno Tabacci ha rimesso le deleghe sull’aerospazio di cui si occupava da sottosegretario alla presidenza del consiglio. Tutto questo dopo che il nostro giornale aveva rivelato l’assunzione del figlio nella società Leonardo, controllata dallo stato, per la quale si occuperò, come stava facendo il padre nel governo, di aerospazio. Una vicenda che aveva sollevato molte critiche e posto una questione di opportunità anche all’interno dell’esecutivo.

 

BRUNO TABACCI

Tabacci è stato nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio dal presidente del consiglio Mario Draghi, i due si conoscono dagli anni Ottanta e Tabacci è un suo consigliere economico. Il fatto che il figlio Simone sia stato assunto da Leonardo Finmeccania ha creato non pochi imbarazzi all’interno dell’esecutivo e della maggioranza. Il motivo? Conflitto di interesse palese. Infatti Tabacci padre aveva ottenuto le deleghe governative sulle politiche aerospazioali italiane, comparto fondamentale per l’ex Finmeccanica, curato dalla divisione dove è stato assunto Simone Tabacci, il figlio dell’ormai ex sottosegretario. 

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

La decisione di assumere Tabacci junior è stata presa dall’amministratore delegato Alessandro Profumo e dai suoi uomini più fidati, che (come confermano fonti dell’azienda e il curriculum su Linkedin) hanno piazzato il 49enne nella divisione chiamata Chief strategic equity officier, oggi guidata da Giovanni Saccodato. Un ufficio-chiave della multinazionale, dove si coordinano tutte le partecipazioni e delle joint venture strategiche della spa romana di Piazza Montegrappa. 

 

Dopo la pubblicazione dell’inchiesta di Domani era intervenuto anche il ministero dell’Economia, senza troppo clamore. Leonardo infatti è quotata, ma è controllata proprio dal ministero dell’Economia e delle Finanze guidato dal fedelissimo di Draghi, Daniele Franco.  Franco sarebbe intervenuto, era emerso da alcune ricostruzioni, di chiedere come si è svolta la selezione, e perché – nonostante Tabacci junior abbia preso le deleghe sullo spazio – il figlio del politico sia entrato a luglio proprio nel dipartimento che si occupa, oltre all’equity, di business dello spazio.

ALESSANDRO PROFUMO GIUSEPPE CONTE

 

Non è dato sapere se Leonardo nella persona del suo amministratore delegato Profumo abbia già fornito queste risposte al governo. Di certo c’è che Tabacci padre ha rimesso le deleghe per quel settore i cui interessi confliggono con il nuovo ruolo del figlio in Leonardo. E non solo. Perché in una seconda puntata dell’inchiesta avevamo svelato come sempre Tabacci si stava muovendo per far assumere il tesoriere di partito, Centro democratico, nell’Agenzia spaziale italiana.

 

 Tabacci si è infatti adoperato nelle scorse settimane affinché l’Agenzia spaziale italiana assegnasse un progetto di ricerca da 80 mila euro l’anno al capo della sua segreteria tecnica, che è pure tesoriere del suo partito.

bruno tabacci

 

Il passo indietro di Tabacci sulle deleghe del conflitto di interesse è statao comunicato con una nota in tarda serata da palazzo Chigi, in cui spiega che comunque il sottosegretario si occuperà di programmazione degli investimenti pubblici: «Bruno Tabacci, ha rimesso nelle mani del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la delega allo Spazio e all’Aerospazio. Il presidente Draghi, prendendo atto dell’irrevocabilità della decisione del sottosegretario Tabacci, gli ha confermato fiducia e stima, invitandolo a proseguire nel lavoro di delegato al coordinamento della politica economica e alla programmazione degli investimenti pubblici di interesse nazionale e di segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile»

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?