conte scuola politica m5s

IL CAMALE-CONTE COLPISCE ANCORA: PIÙ A SINISTRA DEL PD E PIÙ A DESTRA DI MELONI - LA SETTIMANA PROSSIMA L'ISTITUTO DI FORMAZIONE POLITICA DEL M5S SI OCCUPERÀ DI PATRIOTTISMO IN SALSA ROSSOBRUNA CON IL SINISTRATO STEFANO FASSINA, LA FILOSOFA DONATELLA DI CESARE E IL PROFESSORE, IDEOLOGO DELLA NUOVA DESTRA MARCO TARCHI (CREATORE DELLA VOCE DELLA FOGNA) - I RELATORI (DI IDEE POLITICHE OPPOSTE) HANNO IN COMUNE LA CRITICA AL SOSTEGNO ALL’UCRAINA – L’INARRIVABILE CAMALEONTISMO DI CONTE: PUPILLO DI TRUMP, SODALE DI SALVINI E “PUNTO DI RIFERIMENTO FORTISSIMO DEI PROGRESSISTI”...

Stefano Cappellini per “la Repubblica” - Estratti

 

giuseppe conte scuola di formazione m5s 1

Giuseppe Conte si può dire: presidente, avvocato, avvocato del popolo, populista gentile, il leader che presenta sorridente i decreti sicurezza a fianco di Salvini e il presidente del Consiglio che sferza in aula il Salvini fresco di Papeete, punto di riferimento fortissimo dei progressisti, “Giuseppi” pupillo di Trump e Giuseppe aspirante Prodi, l’ammiratore di Enrico Berlinguer, il sovranista che a Giorgia Meloni rimprovera mica di essere sovranista, casomai di non esserlo abbastanza, certamente non quanto lui.

 

Conte uno, Conte due, Conte tre, ma la numerazione potrebbe essere già più avanti, le versioni contiane sono più vorticose e obsolescenti dei telefonini con la mela.

 

giuseppe conte elly schlein roberto speranza foto di bacco

Nel Pd stanno impazzendo a corrergli dietro per costruire il famoso o famigerato campo largo e lui, che appena disarcionato da Palazzo Chigi mise un banchetto in piazza per annunciare la nascita dell’Alleanza progressista con i partiti che lo avevano sostenuto, oggi che non è più il capo della baracca, almeno per ora, nutre seri dubbi sia sull’alleanza che sul progressismo.

 

Dicono non ci sia leader politico che, costretto a lasciare Palazzo Chigi, non abbia trascorso gli anni successivi sperando di tornarci.

 

Perché Giuseppe Conte dovrebbe essere diverso? In certi casi la regola vale anche senza eccezioni. La sua dichiarazione di equidistanza da Joe Biden e Donald Trump ha gettato nello sconforto anche i più attivi e convinti pontieri tra i dem.

 

giuseppe conte scuola di formazione m5s 2

Nel Pd ognuno ha la sua ricetta per agganciare l’alleato riluttante, ma l’abile Conte, l’unico in Italia capace di strappare un partito personale al padre padrone e fondatore, ha la capacità di mettere in crisi anche i più pragmatici. Perché va bene che non importa di colore è il gatto purché acchiappi il topo, ma che succede se è il topo a cambiare continuamente colore?

 

 

(...)A Conte non si può chiedere di scegliere il campo. Ha il terrore di essere incasellato: vuole restare nella condizione di contendere i voti al Pd in quanto più di sinistra del Pd e contendere i voti a Fratelli d’Italia in quanto più sovranista di Fratelli d’Italia.

giuseppe conte elly schlein roberto speranza foto di bacco

 

LA SCUOLA ROSSO BRUNA

Antonio Bravetti per “la Stampa”

 

«Patria e politica». Torna la scuola di formazione del Movimento 5 stelle. Appuntamento venerdì 9 febbraio a Roma, nel Tempio di Adriano, a due passi da Montecitorio. Titolo e relatori colorano di "rossobruno" la lezione, che sarà moderata da Pasquale Tridico e conclusa da Giuseppe Conte.

 

«Patria. Patriottismo. Che reazione vi suscitano questi concetti? Li rivendicate orgogliosamente - domanda l'ex premier - o li ignorate disinvoltamente?». Per sviscerarli tra una settimana saliranno in cattedra Stefano Fassina, la filosofa Donatella Di Cesare e il professore Marco Tarchi. Tre voci molto critiche sul sostegno militare all'Ucraina.

 

conte scuola di formazione dek m5s

Martedì alla Camera, durante la presentazione del libro dell'ex ministro Roberto Speranza, Conte ha criticato duramente il Pd e il suo appoggio a Kiev: «Mi si rizzano i capelli a vedere un Pd bellicista». Un punto di vista condiviso pienamente da Di Cesare, docente di filosofia teoretica all'università La Sapienza di Roma, e Tarchi, professore di scienze politiche all'università di Firenze.

 

Di Cesare, scettica sul sostegno militare all'Ucraina e sulle sanzioni contro la Russia, finì sulla lista nera di Kiev per le sue opinioni. Il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina, attraverso il canale Telegram del suo centro anti-disinformazione, l'accusò di «diffondere narrazioni identiche a quelle russe sui media occidentali».

 

conte trump

Lei si è sempre opposta alla «politica di guerra, che è stata sempre fallimentare e sempre raccontata all'interno del pensiero unico, tra semplificazioni e banalizzazioni». Con Michele Santoro lo scorso aprile lanciò la "staffetta della pace" per chiedere ai leader politici di prendere «una posizione più decisa contro la guerra».

 

Tarchi, un passato nell'Msi («esperienza che ho sottoposto a una severa autocritica personale. Non ho fatto abiure. Ma un profondo esame di coscienza sì»), è uno dei maggiori studiosi del fenomeno del populismo. Uno «storico sostanzialmente legato al fascismo» lo definì il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo, facendolo arrabbiare. «Ridicolo», ribatté il professore. Anche lui non è tenero con la resistenza ucraina e il sostegno occidentale:

scuola politica m5s

 

«La guerra vile e per procura che la Nato, l'Unione europea e i governi di quasi tutti i Paesi che la compongono stanno conducendo contro la Russia potrebbe far pagare prezzi inauditi ai popoli che sono ad essi assoggettati. È perciò un dovere civile, prima ancora che una scelta politica o ideologica, contrastare con fermezza questa folle deriva».

 

Stefano Fassina da deputato, nel marzo 2022, votò contro l'invio di armi a Kiev. Nel 2018 ha fondato Patria e Costituzione, un'associazione politica euro critica. Sovranismo di sinistra. Tra una settimana saranno tutti e tre docenti della scuola di formazione pentastellata. Lezione di «patria e politica». Conte la inquadra così: «Che spazio semantico gli riconoscete nel quadro dei nostri valori costituzionali, nella unitaria prospettiva europea, nel vasto mare della più ampia dimensione globale?».

 

(…)

conte trumpCONTE SCHLEIN

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