LE BAMBOLE DI CAMERON (COME RENZI!) - TRA L’EX VOLTO TV E L’INESPERTA ANCHE LONDRA SCOPRE IL FASCINO DEL CASTING - MA IL RIMPASTO ROSA SCATENA LE POLEMICHE: “BUONE SOLO PER L’ASPETTO” – “CERCASI MERITOCRAZIA”

LE NEO-MINISTRE? SOLO BAMBOLINE

Giuseppe Sarcina per “Il Corriere della Sera

 

Il Primo Ministro inglese David Cameron prima del selfie Il Primo Ministro inglese David Cameron prima del selfie

I tabloid inglesi vanno avanti da una settimana, pubblicando le foto della «sfilata delle ministre al numero 10 di Downing street», esercitandosi sull’altezza dei tacchi, la profondità dello spacco, l’acconciatura dei capelli. Ne è nato un caso politico, fino ad arrivare allo scambio di insulti dell’altro giorno.

 

«Sono solo bamboline, con loro non cambierà nulla, e l’unica cosa veramente di interessante che hanno è il loro aspetto», ha dichiarato Helen Goodman, la portavoce del partito laburista, 56 anni. Risposta di un’ex parlamentare dei Tory, Louise Mensch, 43 anni: «Helen, sei un disgustoso dinosauro». Il dibattito, almeno per ora, non vola alto.


Il primo ministro David Cameron ha affidato al «rimpasto di governo» (reshuffle) il compito di riposizionare il partito conservatore in vista delle elezioni del maggio 2015. Due gli obiettivi dei cambi varati il 14 luglio: convincere gli elettori che l’esecutivo non si farà divorare dall’Europa a guida tedesca; svecchiare e riequilibrare «la squadra» aprendo alle giovani donne.

Downing streetDowning street


I primi riscontri non sono soddisfacenti. Il sondaggio pubblicato ieri dall’Observer segnala che Cameron ha recuperato un punto rispetto al rivale laburista Ed Miliband, dati rispettivamente al 30 e al 34 per cento. Ma gli interpellati non hanno attribuito alcun peso al «reshuffle».
 

In definitiva l’opinione pubblica sembra comunque condizionata dalla ricostruzione offerta dai giornali popolari, che vendono, non va mai dimenticato, milioni di copie. Nell’edizione di mercoledì 16 luglio il Daily Mail ha presentato la galleria delle nuove arrivate. La foto più grande è dedicata a Esther McVey, 46 anni, ex presentatrice televisiva, ora ministro del lavoro. Titolo: «Esther, la regina della sfilata di Downing Street».

Ed MilibandEd Miliband

 

La «regina» è immortalata sorridente e, guarda caso, proprio nel momento in cui lo spacco della gonna grigia si tende al massimo. Completa il «focus» su McVey una serie di schedine-pagelle di questo tenore: «vestito», «capelli», «gambe», «scarpe», «trucco». Stessi contenuti, ma più sintetico, il profilo che accompagna le foto delle altre ministre o sottosegretarie: Liz Truss, 39 anni, la più giovane (ambiente, alimentazione e agricoltura); Penny Mordaunt, 41 anni (comunità locali); Nicky Morgan, 42 anni (Educazione); Priti Patel, 42 anni (segretaria al Tesoro).


Tutta l’attenzione, però, si concentra su Esther McVey. Il giorno dopo, giovedì 17 luglio, il Daily Express ripropone la foto della neo ministra in grigio sottolineandone «l’ancheggiare» verso il n.10 di Downing street, la sede del premier. E a fianco accosta un’immagine che risale al 1999: «McVey posa seminuda, coperta strategicamente da un tappeto».

 

trusstruss

L’articolo largheggia sui particolari della sua vita privata, mentre va al risparmio sulle notizie necessarie per capire se potrà essere una buona ministra oppure no. In realtà la campagna dei tabloid offrirebbe la possibilità di avviare un dibattito interessante sui criteri di ascesa e di nomina ai vertici di uno dei Paesi politicamente più avanzati del mondo, qual è la Gran Bretagna.

 

Nessuna delle ministre coinvolte, però, ha colto l’occasione. Esther McVey ha liquidato il diluvio di flash e di notazioni sulla sua chioma bionda con una battuta: «Va bene anche così, se questo può ispirare le ragazze a entrare in politica». Troppo poco per diverse commentatrici e diversi opinionisti.

 

priti patelpriti patel

Anche il primo ministro Cameron poteva e può spiegare meglio le sue scelte. Altrimenti corre il rischio, come segnalano appunto i sondaggi, di ottenere l’effetto opposto a quello sperato. L’ala più radicale dei Tory ha già cominciato ad attaccare Liz Tuss, perché «inesperta». Alcuni opinionisti di grandi quotidiani come il Guardian o l’Independent, invece, si chiedono per quale motivo siano stati sostituiti uomini di mezza età considerati di grande talento, a cominciare dal titolare dell’Istruzione Michael Gove, 47 anni, solo uno più di Esther McVey. Le ministre resteranno sotto osservazione da qui alla fine del mandato.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)