pensione

CAMPI DI PIU’? LAVORI DI PIU’! – L’ISTAT CERTIFICA L’ALLUNGAMENTO DELLA SPERANZA DI VITA ED IL GOVERNO NON FA NULLA PER BLOCCARE L’AUMENTO A 67 ANNI DELL’ETA’ PENSIONABILE – L’ASPETTATIVA DI VITA ARRIVA AD 85 ANNI PER LE DONNE E A 80 PER GLI UOMINI – DIMEZZATE LE PROBABILITA’ DI MORIRE A 65 ANNI

 

Rosaria Amato per La Repubblica

anziani al lavoro

 

L'aspettativa di vita a 65 anni si allunga, cinque mesi in più rispetto al 2013.L'Istat conferma le stime, e dunque, sulla base della riforma Fornero, dal 2019 la pensione di vecchiaia scatterà a 67 anni e non più a 66 anni e 7 mesi, com'è adesso. Il governo ha infatti deciso che non ci saranno "sconti", nonostante le richieste di fermare l'adeguamento automatico.

 

A luglio i presidenti della commissione Lavoro di Camera e Senato, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, avevano tenuto una conferenza stampa congiunta sostenendo che lo spostamento in avanti dell'età pensionabile sarebbe stato iniquo, alle loro richieste si erano subito uniti, compatti, i sindacati. Alcuni giorni fa però il no definitivo, sulla base dei calcoli dell'Inps e della Ragioneria Centrale dello Stato, L'Inps, in particolare, ha quantificato in 141 miliardi cumulati nei prossimi dieci anni il costo del mancato adeguamento.

anziani al lavoro 1

 

L'aumento della speranza di vita centra perfettamente le previsioni, e quindi si arriverebbe a 67 anni precisi. Fino a ieri sera tuttavia erano in molti ad augurarsi che il governo potrebbe anche non fare un'equivalenza, tenendo anche conto della diminuzione che s'è invece registrata nel 2015.  "Il calcolo dell'Istat dovrà prendere a riferimento il triennio 2014-2016, periodo nel quale, nel 2015, è avvenuto un calo dell'aspettativa di vita. - ha detto Damiano - Noi ci aspettiamo un calcolo che tenga conto di questo calo e non solo degli aumenti". Damiano auspica inoltre che  "la decisione sull'aumento dell'età pensionabile sia rinviata a giugno del 2018".

 

anziani al lavoro 2

Ma sembra improbabile, dati i costi quantificati e dato che il "pacchetto pensioni" è praticamente fuori ormai dalla Legge di Bilancio. Ne faceva parte anche la cosiddetta "Ape rosa" cioè la possibilità per le donne in condizioni disagiate di anticipare l'età pensionistica di 6 mesi per ogni figlio fino ad un tetto di due anni. Si era parlato anche di pensione di garanzia per i giovani, ma in quel caso fin dall'inizio era stato chiaro che quest'anno si sarebbero semmai solo gettate le basi di una riforma estremamente costosa, che si è rimandata alla prossima legislatura.

cesare damiano

 

Per andare in pensione in anticipo rispetto all'età di vecchiaia (l'ex pensione di anzianità contributiva) dal 2019 saranno necessari 43 anni e tre mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne. Al momento infatti per l'uscita anticipata verso la pensione ci vogliono 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne.

 

Aumenta anche l'aspettativa di vita alla nascita, che in Italia arriva adesso a 82,8 anni (più 0,4% sul 2015). Si tratta come sempre di una media: per le donne è di 85 anni e per gli uomini 80,6. Nel 2016 si registra anche una leggera riduzione delle disuguaglianze territoriali di sopravvivenza, tuttavia le differenze sono sempre notevoli: nel Nord-Est le donne possono contare su un'aspettativa di vita a 85,6 anni mentre nel Mezzogiorno si scende a 84,3  e per gli uomini si scende sotto gli 80 anni. Gli italiani più longevi vivono in Trentino Alto Adige mentre quelli meno longevi in Campania.

 

maurizio sacconi

Gli indicatori Istat sono positivi, dopo la battuta d'arresto del 2015, anche per quanto riguarda il tasso di mortalità. Infatti due anni fa si era registrato un aumento dell'8,2%. Nel 2016 invece la mortalità torna in linea con il biennio precedente, e quindi ci sono 32.000 decessi in meno rispetto al 2015 (meno 5%). I miglioramenti rispetto a 30 o 40 anni fa sono enormi, rileva inoltre l'Istat: rispetto a 40 anni fa in particolare la possibilità di morire nel primo anno di vita si è abbattuto di oltre sette volte, mentre quello di morire a 65 anni si è più che dimezzato.

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