carlo calenda luigi di maio lucia azzolina

“I CINQUE STELLE DIMOSTRANO OGNI GIORNO LA LORO INCAPACITÀ” – CALENDA MENA SUI GRILLINI! “IL PAESE DEVE REAGIRE, NON FARSI GOVERNARE DA CHI NON HA MAI LAVORATO IN VITA SUA. NON C' È DUBBIO CHE LA MINISTRA AZZOLINA DEBBA ANDARE A CASA”– “DOVEVANO FARE DUE MANDATI E BASTA E INVECE SI SONO INVENTATI IL MANDATO ZERO. LORO SONO LA VERA CASTA DEGLI INCAPACI. IL PD? ORMAI È INCOERENTE SU TUTTO, È UNA BARZELLETTA…”

 

 

Brunella Bolloli per “Libero Quotidiano”

 

CARLO CALENDA

Silvio Berlusconi lo voleva premier di un governo di larghe intese, Matteo Renzi lo cita ogni due per tre per il dopo Raggi a Roma, ma Carlo Calenda rifiuta le offerte e va avanti. Il suo partitino, Azione, nato nel 2019 dopo l' uscita dell' ex ministro dal Pd, negli ultimi mesi ha scalato varie posizioni e ha superato Italia Viva anche se l' ultimissimo sondaggio sui leader politici più apprezzati dagli italiani, ammette lui, non gli rende giustizia: l' ex manager Ferrari ora è al 26%, mentre qualche mese fa era al 27 e se dovesse cambiare la legge elettorale, magari con un innalzamento della soglia di sbarramento al 5%, potrebbe restare fuori dal Parlamento. In compenso il suo ultimo libro, I Mostri e come sconfiggerli (Feltrinelli), sta andando bene: «È primo in classifica», dice fiero tra una diretta Twitter e l' altra.

GRILLO - DI BATTISTA - DI MAIO

 

L' ex titolare dello Sviluppo Economico, infatti, è a suo agio nel magico mondo della comunicazione social: twitta, risponde, replica, ironizza, non si nega a nessuno, anche se a volte può perdere le staffe, specie se l' interlocutore è un troll grillino.

 

luca cordero di montezemolo carlo calenda flavio cattaneo

Calenda, i Cinquestelle sono i mostri di cui parla nel suo libro?

«No, i mostri non rappresentano un partito in particolare, non sono gli avversari, piuttosto il prodotto delle nostre scelte sbagliate, l' idea della politica come faida infinita. In quanto ai Cinquestelle, dimostrano ogni giorno la loro incapacità. Per questo bisogna dire: "Basta, vi fermiamo qui. State distruggendo il Paese". Ora il Paese deve reagire, non farsi governare da chi non ha mai lavorato in vita sua».

 

LUCIA AZZOLINA

C' è un problema scuola. La ministra Azzolina è nel mirino dell' opposizione. Voi di Azione siete favorevoli alla mozione di sfiducia del Carroccio?

«Non c' è dubbio che la ministra Azzolina debba andare a casa. Perché io ci sto anche che uno, in pieno Covid, possa sbagliare l' apertura delle scuole, l' ha fatto pure Israele, cacchio, ci sta. Ma dare tutti i messaggi contradditori che ha dato lei: il plexiglass, i banchi con le rotelle, i turni, provocando solo panico e confusione tra le famiglie non è ammissibile».

 

matteo renzi carlo calenda

Alla Camera siete in tre e uno al Senato. Voterete la mozione di sfiducia della Lega?

«Siamo in tre ma arriveranno altri.

Però la mozione di sfiducia non passa, sarà respinta, è solo propaganda».

 

Pescate al centro?

BEPPE GRILLO MANGIA UN GELATO

«Non stiamo facendo campagna acquisti in Parlamento, se intende questo. Ma la nostra idea è quella di mettere insieme popolari, liberali e riformisti, cioè tutti coloro che non si riconoscono né nei populisti né nel blocco sovranista e che sono rimasti senza punti di riferimento».

 

Qualcuno direbbe che lei cerca di aggregare i moderati. È così?

«Moderati è un termine che non vuol dire niente. Meglio parlare di pragmatismo contro gli estremismi ideologici. Noi siamo un Paese dove regna lo scontro politico: perfino sul Mes siamo riusciti a dividerci a livello ideologico.

 

IL TWEET DI BEPPE GRILLO SULLA RAGGI CHE SI RICANDIDA

Invece noi vogliamo costruire un polo che vada oltre la destra e la sinistra, composto da persone capaci, che hanno fatto tutto il cursus honorum come si faceva una volta. Lei affiderebbe casa sua o i suoi risparmi a chi non ha mai gestito nulla prima?

 

Eppure lo facciamo tutti i giorni quando si tratta di scegliere a chi fare gestire lo Stato. Una follia. Noi vogliamo riportare alla politica tanti bravi amministratori che si sono dati da fare sul territorio, hanno toccato con mano quali sono i problemi reali e i cittadini sanno che possono fidarsi. Li candideremo».

 

CARLO CALENDA E IL CAMPIDOGLIO

A proposito di candidature, Renzi, forse per levarla di torno, ha fatto il suo nome come sindaco di Roma. Lei non ci pensa. Perché?

«Intanto perché il Pd non mi appoggerebbe, poi perché il mio progetto, come ho detto, è un altro».

 

Dovrebbe, invece, essere Renzi a puntare al Campidoglio?

«Ma no, non lo farà mai. Matteo non ama tanto Roma. Io poi ho già detto chi vedrei bene: Carlo Fuortes».

 

Il sovrintendente del Teatro dell' Opera di Roma: un manager, com' è stato Beppe Sala prima di fare il sindaco di Milano.

carlo fuortes foto di bacco (1)

«Esatto. Uno che ha esperienza, che ha trattato duramente con i sindacati. La Capitale merita di essere rimessa in moto dopo gli anni bui della Raggi».

 

Si torna ai Cinquestelle, sponsor del referendum sul taglio dei parlamentari "fatto a cavolo" ha dichiarato lei. È vero che a Di Maio ha detto "tagliati tu"?

«Certo. Questi ci vengono a dire che si risparmiano milioni, 57 milioni su 800 miliardi di spesa pubblica, e il Parlamento funzionerà peggio di ora, con persone ancora di più scelte per la fedeltà.

 

CARLO CALENDA MATTEO RENZI

Fosse per me abolirei una Camera, sono per il monocameralismo secco, ma così invece si avranno due Camere con maggioranze molto diverse e un lavoro estremamente più lento. Poi stiamo parlando dei grillini, quelli che dovevano fare due mandati e basta e invece si sono inventati il mandato zero. Loro sono la vera casta degli incapaci».

 

Il Pd su questo procede in ordine sparso. Zingaretti è incoerente?

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

«Il Pd ormai è incoerente su tutto, è una barzelletta. Ci sono dem che hanno votato per tre volte contro una riforma e adesso sono pronti a cambiare idea raccontando che in fondo lo avevano sempre pensato».

 

Alle Regionali si profila una vittoria per il centrodestra. Cambierà qualcosa a livello nazionale?

«Secondo me non cambierà nulla, perché questa maggioranza improvvisata è nata non per governare l' Italia ma per non farla governare ad altri. Cioè quello che succede sempre: l' essere contro qualcuno, senza un progetto reale per il Paese. E questo purtroppo accade da trent' anni ed è un vero mostro che divora l' Italia».

LUIGI DI MAIO NICOLA ZINGARETTI BY EDOARDOBARALDILUCIA AZZOLINA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…