zorro renzi funerale tasi

CASARENZI: IL FINTO FUNERALE ALLA TASI - A PARTE GLI ANNUNCI, AL MOMENTO IL TAGLIO ALLE TASSE NON SI PUÒ FARE. IL PREMIER DICE CHE LE COPERTURE CI SONO, MA NON SPIEGA DOVE SIANO

Francesco De Dominicis per “Libero Quotidiano

 

RENZI PADOAN RENZI PADOAN

Da formidabile comunicatore, Matteo Renzi riesce a mascherare una situazione critica, a ribaltarla e a cavarne financo un messaggio (apparentemente) positivo. Ieri il premier ha fatto leva sulle date, indicando un momento preciso, cioè il 16 dicembre, giorno in cui sarebbe sancita l' abrogazione della tassa sulla prima casa. Per condire il messaggio, il capo del governo ha utilizzato un termine piuttosto forte, a effetto: quel giorno sarà il «funerale» della Tasi. Che messa così pare la notizia dell' anno, visto che l' inquilino di palazzo Chigi avrebbe aggiunto sostanza alle prime dichiarazioni delle scorse settimane. Non solo.

TASI VINCINO RENZITASI VINCINO RENZI

 

Lo stesso premier ha detto pure di aver superato l' ostacolo delle coperture: «Ci siamo fatti un mazzo così, ma le abbiamo trovate» ha spiegato a Rtl. Ci mancava solo un selfie con la bottiglia di spumante accanto a un bollettino Tasi stracciato e il cerchio (mediatico) era chiuso. La memoria corta degli elettori di solito gioca in favore di chi spara promesse più o meno a casaccio. Non bisogna andare a scovare troppo negli archivi, tuttavia, per scoprire che Renzi non la racconta giusta.

 

Anzitutto sulla data «X». A metà luglio, quando all' assemblea del Partito democratico, annunciò per la prima volta l' eliminazione del tributo sugli immobili principali indicò la legge di stabilità come veicolo normativo. Legge che viene presentata obbligatoriamente entro il 15 ottobre. Dunque, nei fatti ieri è stato annunciato un rinvio della misura. Rinvio che si spiegherebbe, come rivelano fonti vicine al dossier, con le difficoltà legate alla ricerca dei fondi. Altro che «mazzo»: quei soldi - stiamo parlando di 4-5 miliardi di euro, mica bruscolini - al momento non ci sono.

 

trise-tari-tasitrise-tari-tasi

Altrimenti, c' è da scommetterlo, sarebbero state indicate, con dovizia di particolari e slide a ripetizione, tutte le fonti di copertura e l' abolizione del balzello sul mattone sarebbe stata portata subito sul tavolo del consiglio dei ministri. E invece. Per adesso il taglio della Tasi non c' è. Ciò non toglie che al governo possa riuscire l' impresa, peraltro auspicata soprattutto dai proprietari di casa che negli ultimi quattro anni, come segnala Confedilizia, hanno visto triplicare il carico fiscale.

 

Nel 2014 il gettito di Imu e Tasi è stato di circa 25 miliardi, mentre fino al 2011 il gettito dell' Ici era stato di circa 9 miliardi. Denaro che finisce per lo più nelle casse dei comuni, preoccupati non poco per le mosse - finora solo annunciate - dell' esecuivo. Non a caso, ieri Piero Fassino ha messo le mani avanti. Il sindaco Pd di Torino, pur appoggiando, il governo («è giusto abolire la tassa sulla prima casa perché ci rendiamo conto che nel Paese l' 81% delle famiglie vive in proprietà») ha detto chiaramente che «occorre garantire» agli enti locali «in altro modo le risorse che fino a oggi erano garantite dalla Tasi e dall' Imu».

 

TASSETASSE

I sindaci, che negli ultimi anni - va detto - hanno fatto i conti con drastici tagli, non sono disposti a fare nuovi sacrifici. E quindi pretendono compensazioni. Quattrini che arriveranno ai comuni solo con l' incremento di tasse già esistenti (statali o locali) oppure con la creazione di nuovi tributi. Vorrebbe dire che il taglio della Tasi sarebbe finanziato da altre tasse. A fronte di risparmi, calcolati dalla Cgia di Mestre in 204 euro in media a famiglia (2mila nel caso di ville di proprietà di «ricchi»), i contribuenti verrebbero colpiti con altri prelievi. Oppure potrebbero fare i conti con una riduzione dei servizi locali.

 

tassetasse

Del resto, l' ipotesi che le coperture finanziarie necessarie a cancellare la Tasi siano individuate da riduzioni della spesa è impraticabile: sia per la difficoltà di rendere concreto qualsiasi piano di spending review sia perché ben 16 miliardi sono già «prenotati» da vecchie clausole di salvaguardia. Con la prossima manovra sui conti pubblici, infatti, il governo è chiamato a evitare un giro di vite sull' Iva (che potrebbe salire fino al 25%) proprio con una cura dimagrante sul bilancio pubblico.

 

Né esistono spazi per agire sul deficit, visto che la partita con Bruxelles per ottenere un margine dello 0,4% è legata a dirottare sugli investimenti in grandi opere pubbliche eventuali fondi extra derivanti dalla flessibilità. Peraltro, nonostante l' ottimismo mostrato anche ieri dal sottosegretario Sandro Gozi, l' ok dell' Unione europea non è affatto scontato.

Ultimi Dagoreport

giampaolo rossi stefano de martino bruno vespa pier silvio berlusconi gerry scotti antonio ricci

DAGOREPORT- SE IN RAI SI BALLA LA RUMBA, IN MEDIASET IMPAZZA UN ISTERICO ‘’BALLO DI SAN VITO’’ - DAVANTI AL PERSISTENTE SORPASSO DELLA “RUOTA” VESTITA DI NUOVO DA GERRY SCOTTI SUI “PACCHI” DELLO SCULETTANTE DE MARTINO, CHE FARÀ L'AD RAI, GIAMPAOLO ROSSI? RITORNERÀ IN ONDA FRA 7 GIORNI “CINQUE MINUTI” DI BRU-NEO VESPA METTENDOSI DI MEZZO TRA IL CLAUDICANTE TG DI CHIOCCI E L’AZZOPPATO "AFFARI TUOI"? - GIÀ INCAZZATO PER IL DECLINO VERSO LA MEZZANOTTE DI “PORTA A PORTA”, L’80ENNE CONSIGLIORI DELLA MELONA SA CHE NELLA TESTA DI ROSSI FRULLA L’IDEA DI ACCOMPAGNARLO, PIANO PIANO, IN UNA RSA A GIOCARE A BRISCOLA? - SE VIALE MAZZINI È UN COVO DI VIPERE, A COLOGNO MONZESE NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA. "STRISCIA LA NOTIZIA" VERRA' MESSA DA PARTE, DAVANTI ALL’INASPETTATO TRIONFO DELLA “RUOTA” IN UNA FASCIA FONDAMENTALE PER LA RACCOLTA PUBBLICITARIA E PER LO SHARE DELLA PRIMA SERATA? - PIER SILVIO SI RICORDERÀ DI CIÒ CHE DISSE BALDANZOSO ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI"? AH, SAPERLO....

matteo ricci francesco acquaroli

FLASH! – SI RACCONTA CHE IL CANDIDATO MELONIANO ALLA REGIONE MARCHE, FRANCESCO ACQUAROLI, MAGARI CONSAPEVOLE DELLA PROPRIA INCAPACITA’ COMUNICATIVA, HA COMINCIATO A DARE I NUMERI ALL’IDEA DI DUELLARE CON MATTEO RICCI SULLA DISTANZA DI TRE CONFRONTI ORGANIZZATI DAL TG3 REGIONALE - INTERPELLATA, LA VIGILANZA RAI AVREBBE FATTO PRESENTE CHE LA DECISIONE SPETTAVA AL DIRETTORE DEI TG REGIONALI, ROBERTO PACCHETTI, UN VARESOTTO IN QUOTA LEGA – ET VOILÀ, DEI TRE SCONTRI NE È SOPRAVVISSUTO UNO, CON GRAN SCORNO DELLA REDAZIONE DEL TG DELLE MARCHE…

vladimir putin roberto vannacci matteo salvini

DAGOREPORT: ALLARME VANNACCI! SE L’AMBIZIONE DETERMINATISSIMA PORTASSE IL GENERALISSIMO A FAR SUO IL MALCONCIO CARROCCIO, PER SALVINI SAREBBE LA FINE - E IL "VANNACCISMO ALLA VODKA", CIOE' FILO-RUSSO, ALLARMA NON POCO ANCHE GIORGIA MELONI – CON LA CONQUISTA DI CIRCA UN TERZO DEL CONSENSO ALLE EUROPEE, VANNACCI POTREBBE FAR DIVENTARE LA "PREVALENZA DEL CREMLINO" GIA PRESENTE NELLA LEGA DI “SALVINOVSKIJ” DEFINITIVAMENTE DOMINANTE - L’EX PARÀ SI BAGNA PARLANDO DI PUTIN: “NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, HA FATTO RIFIORIRE LA RUSSIA’’ - SE RIUSCISSE A ESPUGNARE LA LEGA, IL GENERALISSIMO CHE FARÀ? MOLLERÀ LA "CAMALEONTE DELLA SGARBATELLA", CHE ABBRACCIA ZELENSKY E ELOGIA GLI UCRAINI PER LA LORO “RESISTENZA EROICA”, DECISO A SFIDARE I FRATELLINI SMIDOLLATI D’ITALIA CHE HANNO MESSO IN SOFFITTA IL BUSTO DEL DUCE E I SILURI DELLA DECIMA MAS? - I VOTI DELLA LEGA SONO IMPRESCINDIBILI PER VINCERE LE POLITICHE DEL 2027, DOVE L’ARMATA BRANCA-MELONI DUELLERA' CON UN INEDITO CENTROSINISTRA UNITO NELLA LOTTA...

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...