LA CENSURA DI CAPODANNO INFIAMMA LA CINA - IL TRADIZIONALE EDITORIALE DEL ‘’SOUTHERN WEEKLY’’ STRAVOLTO DALL’UFFICIO DI PROPAGANDA DEL REGIME - L’INVOCAZIONE ALLE RIFORME POLITICHE “TRASFORMATA” NELL’ELOGIO DEL PARTITO COMUNISTA CINESE - I GIORNALISTI IN RIVOLTA SCRIVONO UNA DURISSIMA LETTERA DI PROTESTA: DEFINITI “ROMANTICI” DA UN GIORNALE VICINO AL PARTITO - DILAGA OVUNQUE LA POLEMICA SULLA COSTITUZIONE…

Renata Pisu per La Repubblica

Anno nuovo, vecchia censura, hanno scritto i blogger cinesi, non appena si è diffusa la notizia dell'intervento della censura che ha distorto completamente il senso del tradizionale editoriale di auguri di Capodanno del settimanale della ricca provincia del Guandong, il
Southern Weekly. Considerato il fatto che la Cina si è data da poco un nuovo vertice di dirigenti che avrebbero dovuto mostrarsi al passo con i tempi, nell'articolo di apertura del settimanale si invocavano le tanto attese riforme politiche.

E invece, sorpresa, l'editoriale, all'insaputa della redazione, non è stato semplicemente censurato modificando qualche termine poco gradito, ma è stato totalmente stravolto: tanto per fare un esempio là, dove nella versione originale si diceva che il sogno cinese è quello di un sistema costituzionale, si leggeva che il sogno cinese era ormai realizzato grazie ai nuovi leader comunisti del Paese. Furiosi per questo intervento, sessanta giornalisti del
Southern Weekly sono passati immediatamente all'attacco firmando un'aperta protesta, fatto questo di per sé eccezionale visto che modifiche di censura sono in genere accettate previa consultazione tra giornalisti e censori.

Ma questa volta i censori hanno agito da soli. Contro il responsabile provinciale dell'Ufficio di Propaganda del partito, Tuo Zhen, sono insorti subito dopo anche trentacinque ex giornalisti dello stesso settimanale i quali hanno rincarato la dose chiedendo le sue immediate dimissioni. «Se la stampa perde credibilità e seguito, come pensano i dirigenti del partito di convincere la gente circa le loro giuste intenzioni?» scrivono gli ex giornalisti nella loro lettera di denuncia di un fatto che, sostengono, non ha precedenti nemmeno nelle ore più buie.
Così, negli ultimi tre giorni, la questione di un editoriale in cui si chiedevano riforme politiche trasformato in una sperticata lode al sempre glorioso grande Partito, ha sollevato una bufera di commenti e di proteste in tutti i media cinesi, così come sul web. Secondo il giornale
Global Times direttamente controllato dal Partito, i giornalisti del Southern Weekly
sarebbero troppo "romantici".

Nel senso che non si rendono conto delle condizioni reali del Paese, e questa azzardata definizione ha scatenato i più salaci commenti dei blogger la cui libertà di espressione è stata di recente, ancora una volta, limitata da misure che ora in Cina vengono definite "anticostituzionali".

Ma i giochi di parole e di doppi sensi sulla Costituzione - i cinesi si riferiscono a quella del 1982 che garantiva l'avvento dello stato di diritto e che era il tema dell'editoriale censurato del Southern Weekly - si sprecano.

I romantici si dichiarano tutti "costituzionalisti", gli innamorati reclamano lo stato di diritto, lo stravolgimento di significati si allarga a macchia d'olio impegnando moltissimi cinesi a sbizzarrirsi in quello che è ormai diventato il loro gioco preferito per parlare di argomenti che il Potere considera "sensibili".

Tuttavia, anche se il controllo politico sui media si è andato rallentando negli ultimi tempi e la stampa e la Tv possono occuparsi di scandali sessuali e indulgere nel gossip più becero, vi sono argomenti che continuano a essere considerati troppo "sensibili".

Sulla scia dell'intervento di censura nei confronti del Southern Weekly, è stato bloccato anche il sito web del giornale Yahuang Chunqiu senza che venisse data alcuna motivazione. Anche quel sito si era occupato di recente delle promesse non mantenute della Costituzione, a quanto pare la questione più "sensibile" oggi in Cina.

 

mappa cina grande WEN x CINA Torture MARCELLO LIPPI IN CINA jpegINFLAZIONE CINA NUOVI RICCHI IN CINA

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…