BERGOGLIO VOLEVA UNA “CHIESA POVERA PER I POVERI”? DETTO, FATTO: I CONVENTI VUOTI HANNO SMESSO DI RICICLARSI IN AFFITTACAMERE E ORA STANNO DANDO RIFUGIO A 15 MILA PROFUGHI

Paolo Rodari per “la Repubblica

 

PAPA FRANCESCOPAPA FRANCESCO

Quando il 10 settembre 2013, in visita al Centro Astalli, Francesco ha detto che i conventi vuoti non devono diventare alberghi per guadagnare soldi perché sono «per la carne di Cristo che sono i rifugiati», suor Emerenziana Bolledi è saltata sulla sedia. Novantenne, ha ricordato quando era novizia alla fine del ‘43. Roma era nelle mani delle forze d’occupazione tedesche che eseguivano rastrellamenti ai danni degli ebrei. Pio XII chiese alle comunità religiose di aprire le porte «ai fratelli perseguitati».

 

Suor Emerenziana, assieme a suor Ferdinanda Corsetti direttrice della scuola di San Giuseppe di Chambéry al Casaletto, rispose affermativamente tanto che, successivamente, venne riconosciuta dallo Yad Vashem (con lei anche suor Ferdinanda) “Giusta tra le Nazioni”.

 

A distanza di anni, ciò che è accaduto non è stato dimenticato. Anzi, ha contribuito a far sì che la comunità non restasse indifferente. L’anziana suora, sentite le parole del Papa, ha incoraggiato la superiora dell’Istituto di via del Casaletto di cui ancora fa parte a «non avere paura» e ad aprire la porte ai perseguitati: un tempo erano gli ebrei oggi sono i rifugiati.

suoresuore

 

Tanto che da qualche mese tre rifugiati, due dal Gambia e uno dal Niger, stanno vivendo un’accoglienza di secondo livello: una sorta di passaggio intermedio che li porterà entro un tempo stabilito alla completa integrazione nella società italiana. Abitano in un locale accanto al convento dove, oltre a gestire in autonomia la casa messa a loro disposizione, tornati dai rispettivi lavori hanno anche la possibilità di coltivare (per loro e per le suore) un piccolo orto.

 

Non è che un esempio di un movimento che, in seguito all’invito del Papa, sta coinvolgendo sempre più conventi in tutta Italia. Solo a Roma presso il Centro Astalli — l’associazione dei gesuiti che da oltre trent’anni è impegnata ad accogliere e difendere i diritti di chi arriva nel nostro Paese in fuga da guerre, violenze e torture — si sono rivolti nel 2014 una dozzina di conventi che hanno accolto una ventina di rifugiati. Non poca cosa, anche se tutti i giorni (Natale e Pasqua compresi) sono circa 400 i rifugiati che consumano un pasto caldo alla mensa del Centro dietro la Chiesa del Gesù. Ma anche in tutta Italia i numeri sono significativi.

 

CaritasCaritas

Li mostra a Repubblica monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale Fondazione Migrantes: «Nell’ultima ondata di arrivi del 2014 — ormai giunti a 170mila — dopo la tragedia di Lampedusa del 2013 e l’appello di Francesco, gli istituti religiosi (insieme a loro anche parrocchie e famiglie) sono arrivati a mettere a disposizione in via straordinaria oltre 15mila posti».

 

Certo, l’accoglienza non è dell’ultima ora: «L’impegno della Chiesa italiana a favore dei richiedenti asilo e rifugiati — spiega — si è intensificato negli anni. L’accoglienza dal 2000 a oggi ha visto come protagoniste le 23mila parrocchie, gli istituti religiosi, le cooperative sociali e le associazioni di volontariato d’ispirazione cristiana, attraverso Caritas e Migrantes».

 

Dice padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli: «Il numero dei rifugiati accolti nei conventi e istituti religiosi è significativo se si pensa che ogni volta che uno di questi istituti apre le porte occorre un lavoro previo prima dell’accoglienza. Ogni istituto ha il suo carisma che l’accoglienza non può stravolgere. Si tratta di trovare il giusto modo tramite il quale aprire le proprie porte».

 

migranti al largo della costa africanamigranti al largo della costa africana

Le suore di via del Casaletto hanno pensato di riaprire la vecchia casa agricola che permette a loro e ai rifugiati di avere un “campo in comune” in cui lavorare e conoscersi. «La mia casa di gesuiti a Sant’Andrea al Quirinale — nota Ripamonti —ha pensato di accogliere al proprio interno, come se fosse uno di noi, un rifugiato col quale facciamo vita in comune. Oppure ci sono i religiosi della parrocchia a Ripa Grande a Trastevere. Qui, negli anni ‘70, si ospitavano studiosi di teologia. Oggi si ospitano rifugiati e bisognosi».

 

Bimbi profughi afghani Bimbi profughi afghani

Nel centro di Roma c’è la casa delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Touret. In risposta all’invito di Francesco le 65 suore hanno messo ai voti la possibilità di ristrutturare la foresteria per accogliere rifugiate. La decisione di aprire è passata senza voti contrari. Racconta padre Ripamonti: «Aprirsi richiede coraggio, l’invito del Papa ha toccato il cuore di molti soprattutto nella sua città».

 

Ed è anche grazie a coloro che al posto di chiudere aprono che la vita di tanti rifugiati si realizza. Un esempio è la storia di Adam, rifugiato sudanese dal Darfur: un giorno dei militari diedero fuco al suo villaggio. Adam venne costretto ad arruolarsi con i ribelli, suo fratello con l’esercito governativo. Quando dopo due mesi Adam si trovò faccia a faccia col fratello come fossero due nemici, lanciò a terra il fucile e scappò. Dopo mesi di peripezie arrivò in Italia dove venne accolto. E dove ha potuto smettere di scappare.

 

 

Ultimi Dagoreport

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…