milena gabanelli giovanna d'arco

A NOI CI PIACE IL NERO – DOPO “CORRIERE” E “FATTO”, MIJENA GABANELLI SBARCA ANCHE SUL “FOGLIO” PER CONDURRE LA CROCIATA CONTRO IL CONTANTE – “I PAGAMENTI CASH PIACCIONO AD AVVOCATI, NOTAI, MEDICI, DENTISTI, RISTORANTI, PARRUCCHIERI, ESTETISTI, MECCANICI E IDRAULICI”. CI SARÀ UN PERCHÉ?

milena gabanelli blumilena gabanelli blu

Milena Gabanelli per “Il Foglio

 

E' accertato che tutti coloro che non lavorano a busta paga, o che sono obbligati a registrare le operazioni (per esempio i gestori di carburante), preferiscono pagamenti cash perché prospettano uno sconto al posto della fattura o della ricevuta fiscale. Stiamo parlando di avvocati, notai, medici, dentisti, ristoranti, parrucchieri, estetisti, meccanici, idraulici ecc. oltre ai commercianti. Ne consegue la possibilità di dichiarare volumi di incasso più bassi di quelli reali.

 

Questo dato di fatto è confermato dalle stime nazionali sull' economia sommersa, che è del 21 per cento, mentre secondo il Fondo monetario arriva al 27 per cento. Un dato inferiore solo a paesi che non dovrebbero rappresentare un modello a cui tendere, come il Messico, la Bulgaria, la Romani, la Croazia, la Grecia.

 

RENZI PADOAN RENZI PADOAN

Nessun altro paese industrializzato ha un' economia "nascosta" paragonabile alla nostra, e di conseguenza una evasione altrettanto alta. Perché? 1) Le sanzioni sono alte, l' evasore viene considerato un ladro e la condanna sociale è più forte. 2) Possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi alcune spese. 3) Commissioni bancarie più basse. 4) L' uso delle "carte" è enormemente più diffuso, ne consegue una maggiore difficoltà a occultare gli incassi. Questa è la ragione per la quale non ha senso fare paragoni con i limiti (o non limiti) adottati da altri paesi: loro ne hanno meno bisogno.

EURO CONTANTIEURO CONTANTI


Tuttavia tutti gli organismi internazionali sono concordi sul fatto che meno contante circola e più si abbassa la possibilità di farne un uso criminoso. A tutto questo si aggiunge la possibilità di trasferire contante attraverso i "money transfer". Uno strumento nato per favorire il trasferimento di piccole somme da parte degli immigrati verso la loro famiglia di origine. Basta prendere gli elenchi di Bankitalia per capire la vastità del fenomeno.

 

Nel 2014 sono usciti più di 5 miliardi di euro. E' frutto di lavoro regolare o lavoro nero? Impossibile saperlo. Sono solo gli immigrati che trasferiscono denaro contante, o anche qualcun altro che si costruisce la sua riserva di "nero", magari da utilizzare per corrompere?

RICICLAGGIO DENARO SPORCORICICLAGGIO DENARO SPORCO


Guardando la tabella ufficiale suddivisa per province, si vede che somme significative vanno anche verso San Marino, Svizzera, Stati Uniti. Dai money trasfer di Parma sono partiti 700.000 milioni di euro con destinazione Emirati Arabi. A Parma risultano residenti 2 soli cittadini provenienti dagli emirati arabi. Qualche domanda bisognerà pur porsela!

Evasione FiscaleEvasione Fiscale

 

E' evidente che il "tetto" a 1.000 euro non è risolutivo, ma vista la peculiarità del nostro paese sarebbe più utile abbassarlo anziché aumentarlo, se non altro per dare almeno l' impressione che le nostre istituzioni hanno a cuore il problema. Bene fa dunque la Orlandi a premere su questo punto. La direttrice dell' Agenzia delle entrate sa bene che incrociando i dati si hanno risultati concreti, ma sa anche che sul sommerso i dati non esistono (altrimenti si chiamerebbe economia "emersa"), e quindi la battaglia va fatta a tutto campo.

Evasione FiscaleEvasione Fiscale


La prima politica di dissuasione è quella di obbligare le banche a diminuire il costo delle commissioni, poi dare la possibilità di scalare qualche spesa dalla propria dichiarazione dei redditi, e infine una campagna informativa. Se la popolazione capisse che più paga con mezzi tracciabili e meno rischia di vedersi alzare il ticket sanitario o togliere un servizio, userebbe più volentieri bonifici, assegni, prepagate, bancomat, ecc. Quello che bisogna smettere di raccontare è la balla degli anziani che hanno poca dimestichezza con le carte.

guardia di finanzaguardia di finanza

 

Quando Tremonti decise di regalare 40 euro mensili agli anziani disagiati attraverso la social card, si scoprì che non avevano nessuna difficoltà verso la carta elettronica. Se oggi l' unica idea che abbiamo per incentivare i consumi, e vedere risalire un po' l' inflazione, è quella di agevolare il sommerso è preoccupante. Preferirei che la discussione si concentrasse su un progetto industriale, quello si che attirerebbe investitori e ci porterebbe verso la modernità.
 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”