COLPO DI PARA-SOLE – UN PO’ INGUATTATA SU “REPUBBLICA” È FINITA IN UN FOTOGRAMMA SBIADITO L’ENNESIMA BUFALA SUI MISTERI SICILIANI

1 - PARASOLE ANTIMAFIA
Da "Il Foglio"

"Non è l'agenda rossa di Borsellino ma un parasole". Così ha risposto ieri la Scientifica di Roma, dopo aver visionato il famoso "video dello scandalo". Quell'oggetto rosso era stato usato per coprire i resti di Emanuela Loi, agente della scorta di giudice Borsellino. Un po' inguattata sul sito di Rep., è finita in un fotogramma sbiadito l'ennesima bufala sui misteri siciliani.


2 - POVERA SINISTRA - CERCA L'AGENDA ROSSA E TROVA UN PARASOLE
Giordano Tedoldi per "Libero"

Avrete sentito parlare alla nausea del mistero dell'agenda rossa, il diario segreto di Paolo Borsellino. In quelle pagine il magistrato trucidato dalla mafia avrebbe lasciato appunti da far tremare i polsi, verità definitive sulla trattativa tra Cosa Nostra e lo Stato. Per questo, il pomeriggio dell'attentato di via D'Amelio, una misteriosa manina l'avrebbe trafugata subito dopo l'esplosione.

Negli ultimi giorni il mito dell'agenda rossa si è arricchito di un capitolo inquietante. Il 18 maggio sia Repubblica che il Fatto rilanciano una notizia clamorosa, con tanto di prova fotografica: l'agenda rossa emerge da un fotogramma di un video dei vigili del fuoco che dura «oltre due ore girato nell'immediatezza della strage », scrive Francesco Viviano di Repubblica, che la definisce «una prova schiacciante».

Stava «lì dove avrebbe dovuto essere, a terra, integra, accanto al corpo carbonizzato del magistrato». E già che possa stare «integra» accanto «al corpo carbonizzato» non quadra granché. Ma procediamo. Allora chi l'ha presa da lì? Che domanda ingenua,ma «l'uomo misterioso», è ovvio, chi altri. Egli, «non in divisa» (certo, l'uomo è misterioso, mica scemo) «si avvicina al corpo di Paolo Borsellino e, con il piede sinistro» (dettaglio prezioso, è mancino!) «alza un pezzo di cartone che copre l'agenda rossa», evidentemente per rubarla.

«Eccola qui l'agenda rossa di Paolo Borsellino, quella da cui il magistrato non si separava e che tutti cercavano invano da vent'anni». E che tutti continueranno a cercare, visto che ieri la scientifica di Roma, che ha esaminato il video, ha confermato ciò che peraltro già si sapeva, e cioè che quell'oggetto rosso è un parasole di un'automobile, usato con disperata pietà per coprire i resti dell'agente di scorta Emanuela Loi.

L'oggetto, di dimensioni insolite per un'agenda, si trovava a distanza dal corpo del magistrato (che dalla mitica agenda, come scrive Repubblica, «non si separava»), era incredibilmente intatto, insomma c'erano già tutti gli elementi, anche prima del verdetto della scientifica, per capire che non era l'agenda.

Ma il ritrovamento della «scatola nera della II Repubblica», come aveva titolato Il Fatto lo stesso giorno del presunto scoop di Repubblica, era un'occasione troppo ghiotta per farsi scrupoli.

Nel suo articolo, Giuseppe Pipitone avanza gli immancabili interrogativi inquietanti: «Adesso la prima domanda da porsi è questa: come mai in vent'anni di indagini nessuno si è mai accorto di quel piccolo, importantissimo, particolare?». Sottintendendo depistaggi, complicità, sabotaggi, tutto il repertorio tipico della scienza di cui noi italiani siamo fondatori: la dietrologia.

A onor del vero, il giornalista del Fatto qualche dubbio ce l'ha: «In effetti l'immagine contenuta nel filmato, mostra un'agenda che sarebbe eccezionalmente scampata alla devastante esplosione, capace di danneggiare i palazzi e tutte le automobili parcheggiate in via d'Amelio».

Ma anche lui si focalizza sull'uomo misterioso: «C'è un uomo in abiti civili che si aggira intorno ai resti di Borsellino e tenta più volte di coprire l'agenda con un pezzo di cartone che si trova sull'asfalto. Chi è quell'uomo? E perché si aggira tra i resti di Borsellino indisturbato?». Alla luce del fatto che l'agenda rossa non è l'agenda rossa ma un parasole, la risposta è che quell'uomo è un uomo in abiti civili che si aggira intorno ai resti (non di Borsellino, ma di Emanuela Loi, se è vicino al parasole) e tenta di coprirne i resti alle telecamere, che a volte, se fa comodo, mentono.

 

L'AGENDA ROSSA DI BORSELLINOSTRAGE DI VIA D'AMELIO - I SOSPETTI CHE HANNO POTUTO TRAFUGARE L'AGENDA ROSSA DI BORSELLINOpaolo borsellino Strage via d'Amelioborsellinoborsellino stragepaolo borsellino lap

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…