raggi di battista

STATI COMATOSI - GRILLINI PENSANO A UN RINVIO DELL'ORMAI FAMIGERATO CONGRESSO, CAUSA COVID. L'IPOTESI DI FARLO VIRTUALE VIENE BOLLATA COME ''FARSA'' - DIBBA INTANTO SI SCHIERA CON LA RAGGI E PURE DI MAIO FA UN PASSO INDIETRO DOPO LA FRASE SUL ''FOSSILIZZARSI'' - PURE CASALEGGIO PROVA A USCIRE DALL'ANGOLO: MENTRE ROUSSEAU È NEL MIRINO DEI PARLAMENTARI, SI PREPARA A LANCIARE LA NUOVA APP ''ROUSSEAU X''

CARLA RUOCCO - DI BATTISTA - VIRGINIA RAGGI - LUIGI DI MAIO

1. LA BREVISSIMA VITA DEGLI STATI GENERALI I 5STELLE VERSO IL RINVIO «CAUSA COVID»

Emilio Pucci per “il Messaggero

 

Si sta cercando a Roma una sala da 1200 posti per contenere i 300 esponenti M5S che dovrebbero rappresentare i territori. Si sta limando il programma, le tappe del percorso per la nuova leadership, le modalità per il voto finale sulla piattaforma web. Ma sugli Stati generali piomba il terrore della seconda ondata del Coronavirus. Con la stretta del nuovo Dpcm e la probabile risalita dei dati del contagio gli organizzatori della kermesse stanno ragionando su un possibile rinvio.

 

Il congresso pentastellato è stato fissato per il 7 e 8 novembre. Con una due giorni finale nella Capitale e un evento che nelle intenzioni dovrebbe prevedere la partecipazione anche di coloro che non sono delegati.

 

LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI

«Ma come facciamo a fare una iniziativa simile mentre c' è il rischio che si chiuda di nuovo?», si chiede un esponente del comitato a cui è stato affidato il compito di allestire i lavori. Non è stata presa ancora una decisione definitiva in merito ma l' eventualità che gli Stati generali possano slittare è sul tavolo.

 

«Le regole sono uguali per tutti. E' chiaro che se c' è un inasprimento delle misure riguardo le riunioni occorrerà rivedere pure la manifestazione», osserva una fonte M5S di governo. «La politica si dovrà adeguare. Una ipotesi è quella di diminuire il numero dei partecipanti ma non si esclude nulla», spiega un' altra fonte. Ogni valutazione per ora è sospesa, il timore di andare incontro ad un cluster c' è.

Ma allo stesso tempo c' è la volontà di big' e peones' di uscire dall' impasse in cui si trova il Movimento.

 

CHAT SCATENATE

Tanto che in alcune chat parlamentari è partito già l' assalto.

«Nei giorni scorsi ci hanno assicurato che l' iniziativa ci sarà e allora tocca ai vertici fare in modo che si tenga», il refrain di chi punta ad una svolta. Per ora da agenda le assemblee regionali si terranno in video collegamento «ma non è possibile il ragionamento all' interno del comitato organizzare un' assemblea consultiva soltanto online». Da qui l' ipotesi che i lavori possano esserci più avanti. Tuttavia al di là dell' opportunità o meno di un congresso in epoca di Covid c' è anche un' altra preoccupazione che assilla deputati e senatori che sono saliti sulla barricata per chiedere un cambio di passo.

alessandro di battista virginia raggi

 

LO STOP DALL' ALTO

Dall' alto sarebbe arrivato uno stop alle mozioni e ad eventuali voti sulle proposte. Per evitare una guerra tra bande e dare un' immagine di ulteriore divisione in un momento in cui i nodi si stanno sciogliendo. Il primo passo in avanti lo ha fatto Di Battista che non ha chiuso la porta a una partecipazione all' interno di un organismo collegiale. Il secondo Casaleggio.

 

Crimi e il Comitato Iniziativa Italia a 5Stelle' hanno raggiunto un accordo nei giorni scorsi secondo quanto riferiscono fonti ben informate: a pagare la kermesse sarà il comitato guidato dai membri dell' associazione Rousseau (non è presente però il figlio di Gianroberto). La spesa prevista: 180mila euro. In cambio il capo politico M5S ha rassicurato il presidente dell' associazione sul fatto che il Movimento non diventerà mai partito e che si avvarrà sempre della piattaforma web.

 

raggi taverna

Non è un caso che Enrica Sabatini, vicina a Casaleggio, dica che «questi giorni sono stati per l' associazione Rousseau come un giro della morte che ci ha fatto vedere molte prospettive diverse. E ora stiamo tornando nella direzione corretta. Stiamo riprendendo quota, posizione e direzione per un motivo straordinario: grazie al supporto di migliaia e migliaia di attivisti che in questo periodo ci sono stati accanto in un modo che nessuno di noi poteva neanche immaginare».

 

IL DISGELO

Un segnale del disgelo tra le parti al quale ha concorso anche Di Maio. Intanto le truppe pentastellate si stanno organizzando. Venerdì ci sarà un webinar dell' associazione Parole guerriere', guidato dalla deputata Nesci e aperta «agli attivisti e ai portavoce», per lanciare il manifesto che prevede «l' evoluzione del Movimento». Ma ogni discussione sulle questioni sul tavolo legate alla vita del Movimento rischiano dunque di essere rimandate. La direzione è quella di costituire un comitato collegiale ma probabilmente in un primo momento non ci sarà sempre nell' eventualità che gli Stati generali dovessero tenersi - alcun primus inter pares, proprio per evitare di acuire le fibrillazioni interne.

 

 

2. I 5 STELLE E LO SPETTRO DI UN CONGRESSO VIRTUALE «DIVENTEREBBE UNA FARSA»

Emanuele Buzzi per il ''Corriere della Sera''

 

quando di battista raggi taverna di maio lombardi frongia e de vito chiedevano il carcere per marino con le arance in campidoglio

La candidatura di Virginia Raggi al Campidoglio nel 2021 e l'iter sempre più virtuale che conduce agli Stati generali di inizio novembre: in un Movimento che continua a ribollire sono questi i temi che agitano gli eletti e la base. Anzitutto la kermesse in programma per il 7-8 novembre.

 

I malumori crescono. C'è chi come l'eurodeputato Piernicola Pedicini lo ha detto pubblicamente: «Gli Stati generali saranno solo una farsa», ma molti iniziano a nutrire dubbi, anche perché - secondo voci sempre più insistenti - rischiano di essere solo virtuali. Un effetto indiretto della diffusione del contagio di Covid che nel Movimento, ovviamente non solo per ragioni politiche, molti sperano di poter evitare. Ma lo spettro di una kermesse senza confronti faccia a faccia inizia a serpeggiare sempre più concreta.

 

«Come sarà possibile organizzare tra qualche settimana un incontro pubblico con centinaia di persone se già ora pensiamo a limitazioni per le feste private?», ragiona un parlamentare M5S. E conclude: «Se saranno solo virtuali, potrebbe essere un problema per tutti». Già, perché è il timore che gli Stati generali «virtuali» possano essere contestati anche dalla base. E non solo che alimentino ancora di più la frattura tra governisti e ribelli, con gli ultimi che potrebbero lamentarsi per la mancanza di confronto diretto (se non addirittura sfilarsi, anche se questa possibilità appare più improbabile).

 

Anche i governisti dal canto loro rischiano di vedere annacquato il loro progetto di riforma del Movimento senza un endorsement reale. Si parla anche di un rinvio, ma il termine ultimo previsto da Beppe Grillo per designare un nuovo capo politico (e quindi aver anche concluso il percorso deliberativo) è fissato per fine dicembre: difficilmente far slittare la data porterebbe a una risoluzione del problema. L'organizzazione al momento prevede incontri virtuali regionali. La macchina per la kermesse è partita ed è nelle mani di Paola Taverna e Roberta Lombardi (che in passato ha gestito le prime edizioni di Italia 5 Stelle).

grillo e crimi

 

«Faremo loro presente il problema», assicurano nel Movimento, anche perché «nessuno vuole un effetto farsa». E c'è chi invece si mostra ottimista: «Forse un ritardo per cause superiori ci darà tempo per far scemare le tensioni tra di noi». Ma la giornata in casa Cinque Stelle segna anche un fronte distensivo per quel che riguarda la vicenda Raggi. Da un lato si ricompatta il fronte sulla sua candidatura. Anche Luigi Di Maio continua a ribadire il pieno sostegno alla sindaca e dal Movimento trapela l'intenzione di tenere Roma fuori dall'accordo con i dem per le prossime Amministrative. Intanto la sindaca si è confrontata (anche con i detrattori) in un incontro serale su Zoom.

 

Raggi è apparsa decisa a proseguire e rivolgendosi all'assemblea ha gettato un ponte verso il mondo dell'imprenditoria - «Dobbiamo aprirci all'ascolto della città, dar voce a tutti: da chi è più in difficoltà a chi crea opportunità di lavoro e di ricchezza per Roma» -, ha ribadito come il M5S sia compatto sul suo bis - «Abbiamo dimostrato di essere uniti. Qui ci sono Paola (Taverna, ndr ) e Alessandro (Di Battista, ndr ) a dimostrarci che le idee e la nostra visione di Roma ci uniscono».

 

Poi la sindaca ha spronato gli attivisti spingendoli a scendere «di nuovo in pista per vincere insieme la sfida del futuro». Anche Di Battista le fa sponda: «Il nome di Virginia Raggi e la prosecuzione di questo progetto non è negoziabile». Intanto, proprio nel momento in cui Rousseau è nel mirino dei parlamentari, Davide Casaleggio si prepara a lanciare la nuova app Rousseau X: «un progetto Open Source ed è stata sviluppata con un lavoro di diversi mesi attraverso la collaborazione di programmatori e designer».

 

 

 

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