marina silvio berlusconi marta fascina licia ronzulli

COME DAGO-RIVELATO, IL DUPLEX MARINA BERLUSCONI-MARTA FASCINA AZZERA LICIA RONZULLI: NEI PROSSIMI GIORNI I DUE CAPIGRUPPO DI FORZA ITALIA, “KISS ME LICIA” E ALESSANDRO CATTANEO, SARANNO SFIDUCIATI. ALLA CAMERA È GIÀ PARTITA LA RACCOLTA FIRME CONTRO IL PORTAROSSETTO DELL’EX INFERMIERA: 31 DEPUTATI SU 44 HANNO FIRMATO UN DOCUMENTO CONTRO CATTANEO – LA FIGLIA E LA MOGLIE “MORGANATICA” DI SILVIO SI SONO PRESE IL PARTITO, E LO STANNO SPOSTANDO VERSO IL MELONISMO SENZA LIMITISMO…

Articoli correlati

FLASH!-BANG, AZZERATA LICIA RONZULLI! NEI PROSSIMI GIORNI SARANNO SFIDUCIATI I DUE CAPIGRUPPO DI FI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marta Fascina Silvio Berlusconi Marina Berlusconi

LA BATTAGLIA IN FORZA ITALIA, RACCOLTA DI FIRME CONTRO CATTANEO PER UN NUOVO CAPOGRUPPO

Estratto dell’articolo di Paola Di Caro per il “Corriere della Sera”

 

[…] Forza Italia è diventata una polveriera. Una sorta di sotterraneo fiume in piena in cui si rompono rapporti, se ne creano di nuovi, si siglano e sfasciano alleanze, cadono big, ritornano in auge esclusi, e — alla fin fine — ognuno pensa per sé.

 

Il risultato non è tanto una linea politica oscillante […] ma la guerra per chi dovrà trovarsi in pole position a gestire prima o poi l’eredità del leader di FI è feroce. Ecco dunque che dopo settimane di spifferi, è Dagospia, sito bene informato sui veleni di Palazzo, a «ufficializzare» che le liti non possono più essere composte.

 

SILVIO BERLUSCONI ALESSANDRO CATTANEO E LICIA RONZULLI VANNO AL QUIRINALE PER LE CONSULTAZIONI

La compagna di Berlusconi, Marta Fascina, dopo anni di sodalizio con la potente Licia Ronzulli, su spinta di Marina Berlusconi che sembra aver ripreso a nome della famiglia le redini del partito ridando spazio anche all’opera mediatrice nella coalizione di Gianni Letta (è lui che sta gestendo la delicata partita delle nomine), ha già fatto capire che molte cose cambieranno.

 

E che riprenderà vigore l’ala più governativa del partito, quella di Antonio Tajani, capodelegazione azzurro in Consiglio dei ministri e molto vicino alla premier Meloni, che per l’impero Mediaset è troppo importante per entrare in collisione per mere ragioni di «visibilità personale», come ha scritto qualche giorno fa in una nota la stessa Fascina.

 

paolo barelli foto di bacco

Sembra quindi a un passo il terremoto: i due capigruppo di Senato e Camera, la stessa Ronzulli e Alessandro Cattaneo, potrebbero essere ad horas defenestrati l’uno dal braccio destro del ministro degli Esteri a Montecitorio Paolo Barelli (oppure da Deborah Bergamini, che pure gode della fiducia generale ad Arcore), l’altra da uno dei favoriti di Fascina, Adriano Paroli, oggi vice capogruppo.

 

Un vero ribaltone: assicurano da FI che sono addirittura 31 i deputati su 44 ad aver firmato un documento contro Cattaneo, reo — secondo i racconti — di tenere troppo d’occhio gli onorevoli facendoli fotografare o comunque controllare se intrattengono rapporti troppo stretti con l’area dei fedelissimi di Tajani.

 

licia ronzulli e alessandro cattaneo

Più difficile capire la posizione di Ronzulli. Tutti confermano che in effetti il rapporto con chi oggi comanda ad Arcore è ai minimi termini, ma quello con Berlusconi — dicono — è storico e resiste. Come accantonarla definitivamente?

 

[…]  Ma perché tanta tensione? Al di là dei difficili rapporti personali al femminile non nuovi nel complicato universo berlusconiano, raccontano che motivi di forte agitazione sarebbero la formazione delle giunte del Lazio e della Lombardia [...] e le ultime nomine parlamentari, come le presidenze delle commissioni bicamerali, tre delle quali spettano a FI. «O si incassa qualcosa adesso — dicono nel partito — o si rischia che al prossimo giro il partito non c’è proprio più...».

 

silvio berlusconi bacia marta fascina durante il discorso di giorgia meloni

Da capire adesso come avverranno i singoli passaggi. Non c’è dubbio che l’uscita pubblica di Marta Fascina — che è rarissimo si esponga — sulla necessità di avere gruppi coesi e mai più voci dissenzienti in libertà abbia nei giorni scorsi segnato un prima e un dopo. E pare quindi che l’allinearsi della stessa Ronzulli a posizioni molto filomeloniane delle ultime ore non basti per riequilibrare lo spostamento dei poteri in atto.

 

Una ipotesi è che a «pagare» sia il solo Cattaneo, ma tutto appunto è adesso nelle mani di Berlusconi. Che, giurano, non è particolarmente appassionato al tema (se non per alcune nomine nelle partecipate alle quali tiene, come quella di Scaroni) e lascia molto fare al nuovo duo potentissimo del partito, la figlia Marina che rappresenta la famiglia e la stessa Fascina che comunque gli sta accanto e si adegua, delle quali si fida ciecamente. […]

roberto tavani paolo barelli foto di baccoberlusconi marta fascina marina 4marta fascina silvio berlusconi matteo salvini attilio fontanasilvio berlusconi tra marina e marta fascina

 

 

ANTONIO TAJANI LICIA RONZULLI ALESSANDRO CATTANEO SILVIO BERLUSCONI AL QUIRINALE PER LE CONSULTAZIONI

 

marta fascina silvio berlusconi natale

 

 

 

PAOLO BARELLI SILVIO BERLUSCONI TRA MARINA E MARTA FASCINA berlusconi marta fascina marina 5

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”