silvio berlusconi giorgi meloni matteo salvini

COME FARA' A GOVERNARE IL CENTRODESTRA? - SI RINSALDA L’ASSE SALVINI-BERLUSCONI PER ARGINARE LA MELONI: “DOPO IL 25 GIORGIA VA CONTENUTA" – IL CAV INCONTRA "IL CAPITONE" A VILLA SAN MARTINO (LA "DUCETTA" NON È STATA MANCO INVITATA): “MATTEO MI CHIAMA SEMPRE MENTRE GIORGIA QUI NON VUOLE VENIRE" – SCINTILLE CON LA MELONI CHE PUNGE: "NON SAPEVO CHE SI SAREBBERO VISTI, MA CI VEDIAMO RANDOM"…

M. Pucc. per “la Repubblica”

 

SALVINI MELONI BERLUSCONI 66

Arginare Giorgia Meloni, cercare di contenerne l'onda lunga, fare fronte contro il possibile strapotere di Fratelli d'Italia dopo il 25 settembre.

 

Matteo Salvini e Silvio Berlusconi non si vedevano da metà agosto, nella magione del secondo in Sardegna; ieri dopo aver assistito al gran premio di Monza e lì aver fatto un saluto alla collega di coalizione di Fdi, il leader della Lega ha fatto un salto a villa San Martino. Prima di un comizio a Varese e per poi farne un altro in serata a Genova.

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI - MEME

Agenda di una campagna elettorale fittissima, ma mai abbastanza da rinunciare a un salto dal Cavaliere. Specialmente adesso che i due, prima l'uno e poi l'altro capi assoluti o quasi del centrodestra, si sono ritrovati scalzati da Meloni. «Giorgia qui non vuole mai venire, invece Matteo mi chiama sempre...», scherzava il fondatore di Forza Italia.

 

Tra una cosa e l'altra è stata quasi un'ora di chiacchiere, «hanno fatto il punto della situazione in un clima come sempre molto affettuoso», recitava la nota diramata dalla Lega (molto più secca e meno cerimoniosa quella di Berlusconi: "Il presidente ha ricevuto ad Arcore il leader della Lega", stop). Il tutto comunque a insaputa di Meloni che infatti, appena arrivata a piazza Duomo, non ha nascosto di non averla presa benissimo: «Non sapevo che si sarebbero visti ma ci vediamo random...».

Piccolo particolare: Meloni, anche volendo, non era stata invitata al mini-vertice.

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI

Dopodiché i rapporti di forza interni al centrodestra appaiono ormai consolidati. I voti di Lega e Forza Italia messi assieme, nelle migliori previsioni, fanno quelli di Fdi. E mentre i primi sostenevano il governo di Mario Draghi, la seconda dall'opposizione vedeva crescere mese dopo mese i propri consensi. Il progetto di partito unico tra le due forze non è più da tempo in agenda, ma certamente - è il ragionamento condiviso da Berlusconi e Salvini - ci sarà bisogno di un coordinamento dopo il voto, necessario per riequilibrare la coalizione. «Quello che mi interessa è battere i miei avversari, non gli alleati - rassicurava Meloni dalla piazza milanese -. Vorrei che, se il centrodestra arrivasse al governo, riuscisse a restarci per cinque anni, e mi piacerebbe che tutti i partiti di centrodestra crescessero in questa campagna elettorale». Difficile dire pubblicamente qualcosa di diverso, però dei temi tanto cari ai colleghi la leader tricolore non ne ha citato neanche uno per sbaglio: né l'aumento delle pensioni, né la flat tax, né il ritorno del nucleare.

 

VERTICE CENTRODESTRA A MONTECITORIO

Quanto a Salvini, pubblicamente ribadisce che invece la partita interna è ancora tutta aperta: due giorni fa a Milano aveva paragonato i sondaggi a degli oroscopi, mai fidarsi troppo insomma; invece ieri parlando al Tg3 ragionava che «siamo una squadra, l'accordo è che gli italiani sceglieranno il 25 settembre, chi prende un voto in più avrà l'onore e l'onere. Per me sarebbe una gioia, un orgoglio, un'emozione a cui mi sento preparato, prendere per mano questo paese». In serata però tra i maggiorenti del Carroccio ci si scambiavano con preoccupazione le foto da varie angolazioni di piazza Duomo, e la sensazione prevalente era che la prova di pubblico non fosse andata per niente male ai nemici- amici.

Io - è infine l'assicurazione di Berlusconi in una intervista rilasciata a Upday - «non sono certo a caccia di alcun incarico, del quale non ho davvero bisogno. Sono e sarò come sempre al servizio del mio Paese, se vi fosse la necessità di un mio intervento ».

VERTICE CENTRODESTRA A MONTECITORIO 2salvini meloni berlusconimatteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 9matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 8SALVINI - BERLUSCONI - MELONI - VIGNETTA BY BENNY

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?