di maio grillo reddito

L’ERNIA DEL GRILLO – QUAL È IL VERO MOTIVO PER CUI BEPPE GRILLO NON SI È PRESENTATO ALL’EVENTO SUL REDDITO DI CITTADINANZA? UFFICIALMENTE “HA UN’ERNIA”, PARLA SOLO IN UN VIDEO SBIADITO VIA SKYPE – QUASI NESSUNO LO NOMINA E CASALEGGIO NE PARLA AL PASSATO (“ERA CON NOI”), PERCHÉ I NUOVI POTENTI DEL MOVIMENTO ORMAI SONO ALTRI…

Luca De Carolis per “il Fatto Quotidiano”

 

beppe grillo via skype all'evento sul reddito di cittadinanza 2

Il fondatore è sfuocato, come il video dove parla sottovoce. Prima era tutto per il M5S , ora è la voce dello sketch di fine festa: e alcuni ridono per educazione, altri cercano il cappotto. Nel giorno del raduno all' americana sul reddito di cittadinanza, con eletti e ministri ripartiti per gerarchie e Luigi Di Maio che fa il presentatore, Beppe Grillo è altrove. "Ha l' ernia" spiegano. E comunque già lunedì sera l' Adnkronos scriveva che si sarebbe collegato via Skype.

 

luigi di maio

Perché i Cinque Stelle ormai sono un' altra cosa, cioè un partito, e Grillo è come certi parenti che si sentono a Natale e Pasqua. E le parole dicono perfino più dell' assenza, visto che in oltre due ore gli unici a ricordare Grillo sono la senatrice Nunzia Catalfo, la prima firmataria della pdl sul reddito, e Alessandro Di Battista. E c' è un inciso di Davide Casaleggio, all' imperfetto: "Beppe era con noi in tutto questo".

lino banfi e luigi di maio

 

Poi, certo, c' è l' introduzione al video finale di Di Maio, in cui il capo politico saluta "la persona grazie a cui siamo qui, colui che ha sempre creduto nel reddito di cittadinanza". Ma a contare sono gli equilibri e il linguaggio nel M5S di governo. Con i ministri in prima fila a sinistra, e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e gli altri maggiorenti a destra. Gli eletti più dietro, anche rispetto ai giornalisti.

lorenzo fioramonti e di maio

 

E il precedente, ricordato anche da Di Maio, è quello della presentazione dei ministri del futuro governo a 5Stelle del marzo scorso. Anche in quel caso dominava il blu e il simbolo del Movimento era di contorno. Dieci mesi dopo quello che doveva essere un ministro, Conte, è premier. E proprio lui, l' avvocato, scippa a Grillo la parola che incarna il suo ultimo ruolo: "Sarò il garante di un nuovo patto sociale sul reddito".

 

beppe grillo via skype all'evento sul reddito di cittadinanza

E magari Conte neanche rammenta che il Garante da Statuto è l' artista genovese. Ma Di Maio, attento ai fogli della scaletta, non fa una piega. E infila anche una gaffe presentando il nuovo capo dell' Anpal, l' italo americano Mimmo Parisi. "È italo-pugliese" sostiene il vicepremier. Ma si accorge subito dell' errore e ride forte.

paola taverna

 

Però c' è anche chi non ride, come il viceministro all' Istruzione Lorenzo Fioramonti, l' economista che insegnava a Pretoria. Non è entusiasta di come vanno le cose dentro il Movimento, e dal palco morde subito: "È un piacere rivedervi tutti dopo mesi". Parla a tono alto, e fa sapere: "Stasera lo dirò in tv, se deciderò di andare". Frasi in sintonia con la pancia del M5S , dove in molti invocano "più condivisione". E l' hanno ripetuto anche lunedì a Di Maio in un' assemblea congiunta.

 

paresi di maio e le slides del navigator

Così non è un caso se nella sala tutta sorrisi e telecamere non si vedono parlamentari vicini a Roberto Fico, il presidente della Camera che è rimasto a istituzionale distanza. A riempire le file sono soprattutto parlamentari della nuova leva: giovani, spesso avvocati, per nulla barricaderi. Quel ruolo è tutto per Di Battista, che si siede un attimo prima dell' inizio come le star accanto a Virginia Raggi. Nella gara degli applausi batte tutti.

beppe grillo via skype all'evento sul reddito di cittadinanza 1

 

Ma ognuno ha il suo ruolo. Di Battista è d' assalto, anche contro la stampa ("Le coperture ce stavano" urla), mentre Conte è il legale che rassicura e Paola Taverna parla alla base con l' elogio del pauperismo: "Ero povera, ma il M5S mi ha reso ricca di valori". È emozionata la senatrice, e quasi piange quando torna a sedersi. Ma alla fine ecco quello che non c' è, Grillo.

mimmo paresi, davide casaleggio, alessandro di battista, virginia raggi

 

Vestito di nero, sussurra che "questa è la più grande manovra economico-finanziaria della storia di questo Paese". E piazza la battutina: " Se le persone stanno meglio risparmiamo, ve lo dice uno di Genova". Poi si riaccendono le luci, e tutti inseguono Di Battista e Conte. Quelli che contano.

mimmo paresi creatore di navigatorcasaleggio e di maiobanfi di maiobonisoli, bonafe, toninelli, grillo davide casaleggio 3davide casaleggio 2conte e di maioalessandro di battistadi battista parla alla plateadavide casaleggioalessandro di battista 1di battista e di maio 2di maio abbraccia di battistadi maio con paola tavernadi maio e tridicodi maio e contegiuseppe conte saluta i ministri m5sdi maio intervistatointervento di giuseppe conteraggi, tridico, conterocco casalinorocco casalino e giuseppe contele slides di luigi di maio 4le slides di luigi di maio 5lino banfi e alberto bonisoli lezzi, grillo, toninelli, bonafe e bonisoli ascoltano di maiolorenzo fioramontilino banfi e luigi di maio 2luigi di maio con le slides 2luigi di maioluigi di maio con le slidesluigi di maio presenta giuseppe contemimmo paresi, davide casaleggio, alessandro di battista, virginia raggi, pasquale tridico, giuseppe conte ascoltano di maio

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…