matteo salvini

COME SI SALVA SALVINI? - ACCERCHIATO DALLA MELONI, DAL DISASTRO DI FONTANA E DAL SUCCESSO DI ZAIA, IL SUO DESTINO E' APPESO ALLE REGIONALI E AI PM - AD AGOSTO IL TRUCE PERDE LA BROCCA, E QUEST'ANNO NON SI SMENTISCE: PRIMA È L'IDOLO DEI ''NO MASK'' POI CONSIGLIA AI RAGAZZINI DI METTERLA SEMPRE, PRIMA GODE PER I SONDAGGI DELLA CECCARDI IN TOSCANA POI SOFFRE PER QUELLI DELL'ODIATA MELONI - ALLA FESTA DELLA LEGA A CERVIA SI PARLA APERTAMENTE DI SCISSIONE - DOPO LE REGIONALI, IL CAPITONE RIUSCIRÀ A TENERSI IL PARTITO A DUE CONDIZIONI…

DAGONEWS

 

matteo salvini invita un bambino sul palco a milano marittima 1

Matteo Salvini è di nuovo una pallina del flipper. Agosto è il mese in cui il segretario della Lega, come certi adolescenti presi dagli amorazzi estivi, perde un po' la brocca.

 

Prima si trasforma nell'idolo dei ''no mask'', si presenta in Senato (al chiuso) senza mascherina e sfida la comunità scientifica. Poi avverte i ragazzini che la mascherina va usata e i contagi sono pericolosi.

 

matteo salvini alla festa della lega di cervia 2020 1

Un giorno cavalca l'evidente incapacità del governo sul tema dei migranti – l'unico tema che continua a fargli guadagnare consensi – e quello dopo si ritrova non solo a rischio processo per il caso Open Arms, ma pure scavalcato a destra dai suoi ex sodali Lamorgese e Conte che promettono di cacciare tutti i migranti economici e ''irregolari'' (questo è il governo sostenuto dal Pd, ricordiamolo).

matteo salvini a cervia con l'ex compagna giulia martinelli

 

 

 

 

 

 

Una mattina si sveglia e legge che in Toscana tra la sua Ceccardi e Giani ci sono solo due punti di distanza nei sondaggi, ed è una notizia grossa visto che un tempo erano otto.

 

Poi sfoglia un altro giornale e si ritrova la sua rivale Giorgia Meloni al 18%, cioè la percentuale ottenuta dalla Lega alle elezioni del 2018. Fratelli d'Italia, proprio come il Carroccio, partiva dal 4-5%, dunque non è escluso che possa continuare l'ascesa.

 

salvini giorgetti

 

 

 

 

Tanto più che Giorgia intende riempire il vuoto lasciato da Pd e 5 Stelle al centro-sud, avendo lei un partito da sempre a vocazione nazionale. Invece il povero Matteo, dopo la svolta nazionalista, si trova un -30% di tesserati nella Lega (ex) Nord. I padani non sono così entusiasti di avere un leader che deve tenere insieme le esigenze degli imprenditori del Nord e dei forestali siciliani. 

salvini ceccardi

 

E poi, senza starlo a ripetere per la centesima volta, ha il problema del Lombardo-Veneto, dove il disastro di Fontana è speculare al successo di Zaia. Chi vive in Lombardia sa bene che il governatore era "commissariato" da un trio di fedelissimi salviniani: la sua ex Giulia Martinelli (capo segreteria), il portavoce Matteo Pandini e l'assessore al bilancio Davide Caparini. Quindi ora è difficile per il segretario operare un ''distanziamento sociale'' da Fontana.

 

Intanto ci ha pensato il povero Attilio a tenersi a distanza dalla festa della Lega a Cervia, dove è apparso solo in collegamento video. Una festa peraltro in tono molto minore, e non solo per le esigenze sanitarie: i numeri della kermesse romagnola sono moscetti, e l'evento fa notizia solo quando Salvini fa togliere la mascherina a un ragazzino (ariecco il flipper) o quando Giorgetti mette in piazza la sua delusione per la strategia politica del Truce (''Mi rimprovera sempre di dire le cose sbagliate ma poi avvengono puntualmente'').

 

matteo salvini luca zaia e le ciliegie

Come si salva Salvini? Dipende dalle regionali. Si salva se Zaia non dovesse superare la soglia del 70% che si è dato come trampolino per lanciare l'assalto al partito. E soprattutto se gli riesce il colpaccio di strappare la Toscana al Pd.

 

Come abbiamo scritto parecchi giorni fa, la regione non è più blindata per la sinistra, che ha scelto una vecchia volpe socialista epoca Lelio Lagorio per sfidare la giovane ex sindaca di Cascina.

 

GIULIO GALLERA ATTILIO FONTANA BY CARLI

Se poi il flusso dei migranti dovesse continuare per il resto dell'estate, sarebbe ulteriore balsamo per il Capitone. Che però ha sempre un problema grosso come una casa, anzi come una Cassazione: è al centro di troppi processi, più o meno politicizzati, più o meno solidi. La sua attuale debolezza dipende soprattutto da questo, dalla paura che hanno i suoi sostenitori che venga fatto fuori (politicamente) per via giudiziaria, come Berlusconi.

 

beppe sala luciana lamorgese matteo salvini attilio fontana ballerini di liscio alla festa della lega di cervia

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI SELFIE IN PIAZZAAttilio Fontana e la figlia alla Prima della Scala

fan leghisti alla festa di cervia

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....