iva zanicchi arrigo sacchi

COME VOTERA’ L’EMILIA DEI VIP? DA MIHAJLOVIC E LUCA TONI (PRO BORGONZONI) A BOTTURA E CASADEI (PRO BONACCINI), TUTTI GLI ENDORSEMENT - ARRIGO SACCHI SI È RITRATTO: "NON PARLO DI POLITICA" – IVA ZANICCHI HA PRONOSTICATO LA VITTORIA DI BONACCINI MA ANNUNCIATO IL SOSTEGNO A BORGONZONI POI RITIRATO («L'HO VISTA IN TV, NON M' È PIACIUTA»)- LA CHIOSA BY MATTIA FELTRI: "SE CADE IL MURO DI BOLOGNA, LE PIETRE FINISCONO SU MOLTE TESTE A ROMA"

Mattia Feltri per la Stampa

 

salvini mihajlovic

Intanto che i candidati si contendono sino all' ultimo respiro e maniche rimboccate piazze e citofoni di periferia, si fa incalzante anche la blasonata sfida dentro la ztl. E infatti in quello che ormai sembrava il feudo del Pd - più consensi laddove cresce il reddito - i leghisti rispondono colpo su colpo. Voi avete Raul Casadei? E noi rilanciamo con Serena Grandi.

 

Vi giocate un Francesco Guccini? Eccovi un Luca Toni. E naturalmente viceversa, perché all' appoggio a Lucia Borgonzoni dell' allenatore del Bologna, Sinia Mihajlovic, a sinistra si è replicato con l' appoggio dell' ex allenatore del Bologna, Renzo Ulivieri.

 

Questo frullare di elevati endorsement, uno via l' altro, di ora in ora, persino annunciati come imminenti, come il colpo di scena finale e decisivo (ieri l' altro era girata voce che in serata Arrigo Sacchi avrebbe schioccato il suo bacio sulla guancia di Borgonzoni, e invece lui si è ritratto: non parlo di politica) dipenderanno senz' altro dal valore glocal di queste elezioni, per cui, se cadesse il Muro di Bologna, le pietre finirebbero su parecchie teste a Roma. La caccia è dunque aperta e fitta, e si può offrire un parziale consuntivo.

iva zanicchi SANREMO 2009

 

Vip per Bonaccini: Francesco Guccini, cantautore; Carlo Lucarelli, scrittore e uomo di tv; Julio Velasco, ex allenatore della nazionale italiana di pallavolo; Ivan Zaytsev, campione di volley; Renzo Ulivieri, allenatore di calcio; Luca Bottura, chef ultrastellato; Raul Casadei, celeberrimo re del liscio. Vip per Borgonzoni: Sinisa Mihajlovic, allenatore di calcio; Gianluca Pagliuca, ex portiere della nazionale azzurra; Luca Toni, centravanti campione del mondo; Serena Grandi, attrice molto apprezzata (fra gli altri) dagli adolescenti degli anni Ottanta; Francesco Amadori, incontrastato re del pollo.

arrigo sacchi

 

Restano in posizione vaga (solo un poco) la mitologica Aquila di Ligonchio, Iva Zanicchi - gran rivale di Mina e Milva, poi europarlamentare di Forza Italia, che ha pronosticato la vittoria di Bonaccini («ha governato bene») ma annunciato il sostegno a Borgonzoni («serve ricambio»), poi ritirato per motivi non precisissimi («l' ho vista in tv, non m' è piaciuta») - e Pif, regista e attore siciliano, e dunque a Bologna non vota, ma s' è fatto vedere in piazza con le Sardine, e indosso aveva la felpa della Padania («vesto vintage», l' estrosa spiegazione).

 

Lo straordinario di questo derby sono stati i modi. Sarà che si parla di gente di mondo. Ma mentre i rivali politici se le danno di santa ragione, e i tifosi-elettori peggio che peggio, loro hanno esposto le preferenze con un garbo degno di un ballo del Settecento.

Sentite, per esempio, che ha detto Velasco: «E' vero che nella sinistra ci sono esponenti e simpatizzanti pronti a giudicare con aria di superiorità morale, e questo spesso dà molto fastidio a chi la pensa diversamente. Ma è altrettanto vero che Bonaccini non è uno di loro. Lui è un uomo del popolo».

 

Oppure Serena Grandi: «Penso che Matteo Salvini ci possa ridare la nostra identità e la nostra cultura. Mi sembra che lotti per cose ben definite, come nella Prima Repubblica».

iva zanicchi forum

 

E infatti, quando Mihajlovic, stentoreo sostenitore a suo tempo della Tigre Arkan (al secolo, eljko Ranatovi, paramilitare serbo dalla fama un po' più plumbea di quella di Barbablù), si è detto dalla parte di Salvini («è uno tosto, fa quello che fanno i grandi nel calcio: se promette, mantiene»), contro di lui si è snocciolata una delle più spettacolari e desolanti serie di insulti, oltre ad auguri di contrarre, in sovrapprezzo alla leucemia che già sta combattendo, un intero compendio di morbi più o meno incurabili.

ZAYTSEV BONACCINI

 

Intanto il collega Ulivieri inorridiva («non dategli retta, ma sono un estimatore di Sinia, e come tutti ha il diritto di esprimere la sua opinione»), e Bonaccini si produceva nel piccolo capolavoro della sua battaglia elettorale: «Mihajlovic sostiene chi gli pare. Io gli auguro di guarire, per lui, per la sua famiglia e per tutti quelli che gli vogliono bene, fra i quali c' è il sottoscritto». Il far play non sarà di moda, ma veste ancora bene.

iva zanicchiARRIGO SACCHIbottura

 

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA