governo letta in ritiro

COMINCIA BENE IL RITIRO IN CONVENTO! - SCAZZO LETTA-ALFANO: QUANTO È SUCCESSO IERI A BRESCIA "É INACCETTABILE’’

Repubblica.it

E' iniziato il ritiro di due giorni del governo nell'abbazia di Spineto. Tra questa sera e domani all'ora di pranzo i componenti dell'esecutivo guidato da Enrico Letta cercheranno di "fare spogliatoio", come ha detto lo stesso presidente del Consiglio nei giorni scorsi. Ma soprattutto tenterà di mettere a punto i primi provvedimenti economici e di chiarire i rapporti tra le varie forze della maggioranza.

Niente raduni e trasmissioni elettorali. La prima notizia è arrivata in apertura dei lavori. Letta ha comunicato quanto concordato con il vice premier Angelino Alfano: da qui alle elezioni amministrative i membri del governo non parteciperanno a manifestazioni elettorali né a dibattiti radiotelevisivi "che non siano incentrati sull'attività di governo o sulle competenze dei rispettivi dicasteri". Una decisione dettata dalle polemiche scatenate dalla presenza di Alfano e di altri ministri al comizio anti-pm di Silvio Berlusconi a Brescia. E presa al termine di quello che fonti dell'esecutivo hanno definito un duro botta e risposta tra Letta e il vice presidente del Consiglio durante il viaggio per Spineto.

Lo scontro si è riproposto durante il vertice, con Letta che ha definito quanto successo ieri a Brescia "inaccettabile", un qualcosa che "non si può più ripetere perché le ricadute negative sul governo sono superiori alla capacità di tenuta dell'esecutivo".

Dal canto suo, Alfano ha risposto dicendo che "il Pdl non abbassa la sua bandiera, non appiattisce le sue politiche e resta accanto al suo leader Berlusconi" e assicurando durante il vertice che quella di ieri non è stata una manifestazione contro i giudici ma di una kermesse elettorale. E poi, sul "divieto" imposto ai ministri: "Non c'è stato nessun cedimento da parte di nessuno ma si è trovata una soluzione di equilibrio".

Letta ha quindi insistito sul fatto che il governo deve rimettere il Parlamento al centro della sua attività perché la situazione politica non è più quella del novembre 2011 quando ci fu l'urgenza di ricorrere al governo dei tecnici. "Sono tanti anni ormai che il rapporto tra governo e Parlamento è molto complesso e faticoso" - ha detto Letta e "una delle missioni che ci siamo dati è far sì che questo rapporto" si risolva in una "collaborazione efficace".

Il presidente del Consiglio ha anche invitato i ministri a evitare l'effetto annuncio: "Quello che conta sono i provvedimenti e non l'annuncio di questi". E a "fare politiche e non politica" concentrandosi sull'attività di governo.

Sui temi che saranno trattati nel "conclave" governativo il più esplicito è stato finora il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. Arrivando, ai giornalisti che gli chiedevano se a Spineto sarà risolta la questione Imu ha risposto: "Parleremo di tutto".

L'organizzazione e il viaggio. Diversi ministri si sono ritrovati a palazzo Chigi e sono partiti su due pullmini per la località in provincia di Siena. Sul primo minivan hanno viaggiato il premier, Alfano, i titolari dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini e delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Sul secondo, un po' più grande, c'erano Emma Bonino (Esteri), Beatrice Lorenzin, Cecile Kyenge (Integrazione), Gianpiero D'Alia (Funzione Pubblica), Mario Mauro (Difesa), Enrico Giovannini (Lavoro), Gaetano Quagliariello (Riforme), Anna Maria Cancellieri (Giustizia), il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi.

Saccomanni e Trigilia sono strati tra quelli arrivati in auto e non con i pullman della presidenza del Consiglio. Tra loro Saccomanni e il ministro della Coesione territoriale Carlo Trigilia. Il primo a raggiungere l'abbazia, sotto una pioggia intensa, è stato il ministro dei Beni culturali Massimo Bray. Poi è stata la volta dei responsabili dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza e dell'Ambiente Andrea Orlando, che abitano in Toscana e Liguria e sono partiti da casa. Ad accoglierli tutti hanno trovato un finto Enrico Letta, inviato di Striscia la notizia. E ai giornalisti che chiedevano cosa si aspettassero da questa due giorni tutti hanno risposto con brevi frasi del tipo "Una bella discussione tra di noi", "Capire meglio cosa fare per il Paese e come coordinarci meglio".

Per la riunione informale del governo sono state prese imponenti misure di sicurezza. Polizia e carabinieri presidiano l'uscita Chiusi-Chianciano Terme dell'A1, e la strada che da lì porta a Sarteano e poi a Spineto. Massiccia la presenza di forze dell'ordine nel sito dell'abbazia, dove possono entrare solamente giornalisti, fotografi e cameraman muniti di un regolare pass.

 

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