giuseppe conte pos bancomat cashless contante contanti

CONTANTI SALUTI – “GIUSEPPI” AGLI STATI GENERALI RICICCIA LA SOLITA STORIA DELL’ABOLIZIONE DEL CONTANTE. ANZI, DELLA TRANSAZIONE “DOLCE, FAIR, GENTILE” AL CASHLESS (HA DETTO COSÌ) – L’OBIETTIVO È FAR EMERGERE 100 MILIARDI DI NERO, I COMMERCIANTI SONO CRITICI (CHE SORPRESA) – MA SIAMO SICURI CHE QUESTO MOMENTO, IN CUI BISOGNEREBBE AGEVOLARE LA CIRCOLAZIONE DI LIQUIDITÀ, SIA QUELLO GIUSTO?

 

 

Tommaso Montesano per “Libero Quotidiano”

 

gli italiani amano i contanti 4

Per Giuseppe Conte il peggio, incredibile a dirsi, deve ancora arrivare: «Siamo consapevoli che gli effetti della crisi devono ancora dispiegarsi». Eppure la fissazione, se non una vera e propria ossessione, per il numero uno di Palazzo Chigi resta quella della guerra all'uso del contante.

 

Dal 1° luglio, in base a quanto stabilito da un decreto del 2019, il limite per i pagamenti "cash" scenderà dai 3 ai 2mila euro. In caso di inosservanza della norma - che abbassa la soglia fissata dal governo Renzi nel 2016 - scatta la sanzione che può arrivare, per le somme fino a 250mila euro, a un massimo di 50mila euro.

 

giuseppe conte meme 1

Ma il presidente del Consiglio, approfittando degli effetti del Coronavirus, guarda già oltre. All'ultima spallata. Alla transizione «dolce, fair, gentile», verso il "cashless". Ovvero il mondo del pagamento digitale. Proprio quando ci sarebbe bisogno, per favorire la ripresa di un Paese bloccato e terrorizzato da due mesi e mezzo di lockdown, di agevolare in ogni modo la circolazione di liquidità, come chiesto dai rappresentanti di commercianti e artigiani ricevuti ieri.

 

PAGAMENTI NFC CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE

Invece per Conte l'obiettivo è togliere di mezzo il contante a favore di strumenti tracciabili e, di conseguenza, controllabili.

 

TABELLA DI MARCIA

Al quotidiano on line Fanpage.it, il presidente del Consiglio spiega che serve una «completa e integrale digitalizzazione del Paese», visto che ci sono «transazioni commerciali che si sottraggono ai pagamenti digitali».

 

giuseppe conte meme

Ma il premier ha messo il sigillo sulla lotta al "cash" durante la terza giornata degli "Stati generali dell'economia" in corso a Roma, nella cornice di villa Pamphilj. Premessa: «Non possiamo digitalizzare il Paese se rimarrà consistente l'economia sommersa. È questo il vero problema».

 

gli italiani amano i contanti 1

E dunque, al di là dei «100, 110, 120 miliardi che sono sottratti al circuito legale» ogni anno, l'obiettivo di Conte è molto più ambizioso. E porta alla digitalizzazione delle transazioni. Certo, il premier a parole esclude forzature - «non abbiamo mai pensato di imporre penalizzazioni a chi non si conforma a questa buona pratica dei pagamenti digitali» - ma la strada è segnata.

 

pagamenti contactless

«Se noi andiamo a modernizzare il Paese per renderlo più avanzato, per farlo correre con la crescita del Pil, per non avere più una sofferenza congenita nella produttività e nel Prodotto interno lordo, non potremo mai raggiungere questo risultato perché potremo digitalizzare quel che vogliamo, ma una grande percentuale dell'economia del Paese rimarrà sottratta alla digitalizzazione».

 

ROBERTO GUALTIERI AKA MAO TSE TUNG

Un percorso sul quale il capo del governo ha ritrovato l'intesa con il suo ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, secondo cui le «ragioni» alla base del piano - già avviato - per la «digitalizzazione dei pagamenti e il superamento del contante» sono uscite «ulteriormente rafforzate» dalla crisi causata dalla pandemia da Coronavirus.

 

contanti

E allora via con la rivoluzione «dolce, fair, gentile» per eliminare dalla circolazione l'odiato contante. Una rivoluzione che dopo la tappa di luglio ne conoscerà un'altra, ancora più  significativa, dal 1° gennaio 2022, quando il tetto all'uso del cash scenderà a 999,99 euro. Oltre questa soglia, il pagamento di potrà effettuare solo con bonifico bancario e carte di debito o di credito. Altrimenti scatta un sistema sanzionatorio di fronte al quale le rassicurazioni di Conte - «mai pensato di imporre penalizzazioni» - lasciano il tempo che trovano.

 

gli italiani amano i contanti 5

Ovvero, fino a 250mila euro, la sanzione va da un minimo di 2mila a un massimo di 50mila euro per le parti contraenti; oltre i 250mila euro, la sanzione va da 15mila a 250mila euro. Per i professionisti obbligati alla segnalazione, in entrambi i casi la sanzione va da 3mila a 15mila euro.

 

OK DAI SINDACATI

Un progetto contro cui si sono espressi i rappresentanti di diverse categorie produttive, in primis quelli dei commercianti, infastiditi dal meccanismo delle sanzioni in caso di superamento della soglia. Quelle stesse categorie ricevute ieri a villa Pamphilj (Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Confartigianato, Cna) e per le quali le priorità sono, piuttosto, «credito e liquidità».

 

pagare con il pos 5

Mentre applausi - anche ieri - sono arrivati dai sindacati. «Ridurre l'uso dei contanti, a beneficio dei pagamenti elettronici, rappresenta un'ottima soluzione sia per contrastare l'economia sommersa e l'evasione fiscale, fenomeni odiosissimi, che minano le basi democratiche della nostra società, che per assicurare progresso al Paese», ha messo nero su bianco in una nota Domenico Proietti, segretario confederale della Uil. riproduzione riservata.

gli italiani amano i contanti 2

 

pagare con il pos 2pagare con il pos 4pagare con il pos 1

 

pagare con il pos 3

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…