gian marco chiocci giuseppe conte giorgia meloni

CONTE È SEMPRE PRONTO A INCIUCIARE IN RAI – IL CONSIGLIERE D’AMMINISTRAZIONE IN QUOTA CINQUE STELLE, ALESSANDRO DI MAIO, VOTA A FAVORE DELLA CONFERMA DI GIAN MARCO CHIOCCI COME DIRETTORE DEL TG1 (IN QUANTO ESTERNO, IL RINNOVO È LEGATO ALL’INCARICO DELL’AD ROSSI) – MAGGIONI E GIORGINO TREMANO PER UNA VECCHIA DELIBERA – NONOSTANTE IL FLOPPONE DI “L’ALTRA ITALIA”, MONTELEONE AVRÀ UN NUOVO PROGRAMMA IN SECONDA SERATA – L’ARRIVO DI “CHE MAGNIFICA IMPRESA” BY MARIO SECHI

Estratto dell’articolo di Lisa Di Giuseppe per www.editorialedomani.it

 

gian marco chiocci foto di bacco

Il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci è stato confermato nel suo incarico dopo la scadenza del suo primo anno di mandato. Il rinnovo, essendo il direttore un giornalista esterno alla Rai, è legato all’incarico di Giampaolo Rossi: scadrà il 60esimo giorno successivo alla scadenza del mandato dell’ad.

 

Il direttore, in buoni rapporti con Giorgia Meloni, è stato confermato con un voto quasi unanime: a votare a favore sono stati quasi tutti i consiglieri, incluso quello d’area Cinque stelle Alessandro di Majo. Contrario il consigliere d’area Avs Roberto Natale, astenuto quello eletto in rappresentanza dei dipendenti Davide Di Pietro.

 

antonio marano

[…] Il presidente pro tempore, il consigliere anziano Antonio Marano, ha invece voluto sollevare una questione che rischia di creare grosse tensioni in azienda. Il manager di area Lega ha tirato in ballo una delibera del 2003 che prevede che direttori e vicedirettori di testata e di genere non possano condurre e che vincola le loro possibilità di mandare avanti troppe attività parallele agli incarichi Rai.

 

Il regolamento attualmente non è applicato, ma qualora qualcuno ne chiedesse l’applicazione, la porzione riguardante la conduzione metterebbe in difficoltà diversi volti Rai.

 

alessandro di majo foto di bacco

A partire da Francesco Giorgino, che conduce XXI Secolo ma è direttore del Centro studi, o Monica Maggioni, al timone di In mezz’ora e direttrice dell’Offerta informativa. Anche Sigfrido Ranucci e Alberto Matano sono vicedirettori, come pure Milo Infante: la discussione, in ogni caso, è stata rinviata a data futura.

 

Il cda ha anche nominato il successore di Gian Paolo Tagliavia, che negli ultimi anni ha fatto volare gli incassi pubblicitari della Rai nonostante i palinsesti spesso non lo aiutassero. Il nuovo ad di Rai pubblicità è Luca Poggi, interno all’azienda.

 

GIORGIA MELONI GIUSEPPE CONTE - ATREJU

[…] All’ordine del giorno anche i palinsesti invernali, in parte già anticipati la scorsa estate. A quanto risulta a Domani, sono confermati i programmi di Massimo Giletti e Maria Latella nonostante gli ascolti inferiori alle aspettative di questo autunno. In arrivo anche Che magnifica impresa, condotto da Mario Sechi sotto la direzione Cultura: «Dal Bel Paese dei mestieri a quello dell’industria per raccontare tutte le volte che ce l’abbiamo fatta».

 

andrea del mastro chiara colosimo antonino monteleone

Parte degli Approfondimenti di Paolo Corsini invece La mia metà di Concita Borrelli, storica autrice di Porta a porta, in onda il sabato pomeriggio «per chiacchierare di amore forse eterno, di convivenza, matrimoni...» Primo ospite: Rocco Siffredi. Per Monica Setta, sette programmi tra radio e tv, secondo quanto filtra da viale Mazzini […] E poi, il grande ritorno di Antonino Monteleone. Per lui […] un nuovo programma in seconda serata, come previsto dopo la chiusura di L’altra Italia.

antonino monteleonegian marco chiocci (2)flop rai - telemeloni - poster by macondo

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…