1. POI MAGARI OGGI RENZI DA ARCORE CI STUPIRÀ CON NUOVI EFFETTI SPECIALI, MA INTANTO LA COPERTURA DELLO STROMBAZZATISSIMO SCONTO IRPEF PER IL 2015 NON C’È. SIAMO QUINDI DI FRONTE A UN REGALINO UNA TANTUM, COPERTO DA RISPARMI UNA TANTUM E DESTINATO AD ACCHIAPPARE IL VOTO DI GENTE CHE VA A VOTARE UNA TANTUM 2. SE QUESTA STORIELLA DEGLI “80 EURO IN BUSTA PAGA” ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI L’AVESSE INVENTATA IL CAVALIER POMPETTA, IL CENTROSINISTRA E I COMMENTATORI PIÙ ILLUMINATI - DA SCALFARI IN GIÙ - AVREBBERO GIÀ TELEFONATO PERSONALMENTE ALLA TROIKA 3. INVECE PITTIBIMBO DAI GIORNALONI RICEVE AL MASSIMO UN PO’ DI BONARIO SCETTICISMO, ANCHE PERCHÉ I SIGNORI EDITORI IMPURI STANNO ANCORA CERCANDO DI CAPIRE CHE COSA POSSONO RACCATTARE DAI FONDI PUBBLICI PER LA LORO EDITORIA AVARIATA 4. PROVA A CACCIARMI, CARO ELKANN: DOPO L’INTERVISTA AL PAPA, DE BORTOLI SCODELLA UNA LETTERA DI RE GIORGIO. DI QUI ALL’ASSEMBLEA DI RCS MANCANO SOLO UN TWEET DI OBAMA E UN VIDEO CON WANDA NARA CHE POI SCRIVE SU FB: “KAKI CE L’HA PICCOLO, INVECE FERRUCCIO…”

a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)


1 - PRENDI E SOLDI E SCAPPA (AL MARE)
Poi magari oggi Renzie ci stupirà con nuovi effetti speciali, ma intanto la copertura dello sconto Irpef per il 2015 non c'è. Siamo quindi di fronte a un regalino una tantum, coperto da risparmi una tantum e destinato ad acchiappare il voto di gente che va a votare una tantum. Se questa storia degli "80 euro in busta paga" alla vigilia delle elezioni l'avesse inventata il Banana, il centrosinistra e i commentatori più illuminati - da Scalfari in giù - avrebbero già telefonato personalmente alla Troika.

Invece Pittibimbo dai giornaloni di Lor signori riceve al massimo un po' di bonario scetticismo, anche perché i signori editori impuri stanno ancora cercando di capire che cosa possono raccattare dai fondi pubblici per la loro editoria avariata.

L'Italia è un paese che si regge sulla creatività e sull'evasione fiscale. Per le truffe, grandi e piccine, abbiamo un talento riconosciuto nel mondo. Se un Achille Lauro 3.0 ti mette dei soldi in tasca per avere il tuo voto, salvo riprenderseli poco più avanti, l'unica cosa da fare è prenderli, ringraziare e quella domenica andare al mare. Del resto continuare a prenderla in quel posto ma poter dire almeno "'Cca' nisciuno è fess" è un principio di diritto naturale.

2 - FUGA PER LA CICORIA
La Repubblica dei renziani titola spensierata: "Bonus in busta paga a 15 milioni di italiani. 80 euro per metà di loro, trenta agli incapienti. Il top degli sconti ai redditi tra i 18 e 25 mila euro. Operazione da 7 miliardi, aliquota Irap al 3,5%. Coperture da sanità, difesa, stipendi dei manager, imprese, rendite e acquisti" (p. 6). Felice anche la Stampa: "Arriva il bonus: 620 euro per il 2014. L'anno prossimo raggiungerà i 950. Soldi anche agli incapienti" (p. 2)
Tutto a posto, dunque?

Insomma, mica tanto. Basta leggere il Sole 24 Ore: "Irpef, per ora sconto solo per il 2014. Nella bozza di decreto sgravi limitati a quest'anno. Alla legge di stabilità il compito di renderli strutturali" (pp. 1-3). Più diretto il Cetriolo Quotidiano: "Ecco gli 80 euro una tantum: li pagano la sanità e gli statali" (p. 6).

Quindi passa Giulio Tremonti, che intervistato dalla Stampa spiega: "Se hai il posto fisso e un reddito basso, hai un beneficio. Ma se non hai un posto, ma un po' di risparmio e la casa, hai un maleficio. In giugno l'impatto della Tari temo che per troppi sarà devastante". E poi fa anche notare "un fatto curioso": sul Def c'è solo la firma del premier e manca quella del ministro dell'Economia, "sembra quasi che Renzi abbia l'interim..." (p. 2)

In realtà la maggioranza "ufficiale" ha seri problemi e si sta scazzando su tutto, come racconta il Corriere: "Rinvio del pareggio con Sel ed ex M5S. Lavoro, Alfano frena sulle modifiche. Opposizione in aiuto della maggioranza al Senato sul varo del Def. Ncd: tornano i vincoli sull'apprendistato. Poletti: nessuno stravolgimento" (p. 6). Se ne accorge anche il Messaggero: "Precari: le proroghe scendono a 5. La maggioranza si spacca" 8p. 2). Infine, capolavoro della Stampa di Mariopio Calabresi, che la rigira così: "Renzi sfonda al centro, la manovra convince i moderati" (p. 5).

3 - EVASIONE DI MASSA (E ANCHE IL GRANDE ARMANI...)
"Evaso 1 euro ogni 4 pagati. Sottratti 120 miliardi all'anno. Peggio di noi solo la Grecia". Meritoria inchiesta di Repubblica, condotta elaborando dati di Bankitalia e Istat. "La Gdf: il perno degli illeciti è l'Iva, il falso in bilancio torni reato. Oggi l'evasione vale circa l'8% del Pil, rispetto a un livello inferiore al 4% per cento dei Paesi europei. Nessun governo ha mai osato stimare le tasse scaricate sui contribuenti onesti" (pp. 2-3).

E il Sole 24 Ore pizzica Giorgio Armani, che zitto zitto ha saldato un conticino con l'Erario: "Armani, transazione con il Fisco da 270 milioni. Lo stilista milanese ha versato mercoledì all'Amministrazione finanziaria un assegno di ben 270 milioni di euro, con una transazione effettuata nel corso di una verifica delle Fiamme gialle su tre società estere del gruppo per i periodi d'imposta 2002-2009" (p. 1). Con questi soldi a momenti ci si finanzia la cassa integrazione per il resto del 2014.

4 - L'UOMO CHE ASSISTEVA GLI ANZIANI (E TRA UN PROCESSO E L'ALTRO RIFORMA LA COSTITUZIONE)
Giornali in ordine sparso sul Banana e i magistrati. "Torna Berlusconi: un miracolo FI al 20%. E sui magistrati sceglie l'autocensura. L'ex Cavaliere: il volontariato è un piacere. E conferma l'intesa con Renzi" (Corriere, p. 8). Messaggero: "Sarà un piacere fare volontariato'. Berlusconi torna e attacca i giudici" (p. 8). Il Cetriolo Quotidiano gufa di brutto: "Berlusconi attacca i magistrati. La prossima volta va in galera" (p. 1).
Il Giornale prova veramente a fare arrestare il suo padrone con questa prima pagina criminogena: "La ricetta di Berlusconi: ‘Stampiamo più euro'". Non si è accorto che Draghi lo sta già facendo. Con astuzia, ma lo sta facendo.

5 - MA FACCE RIDE!
Clemente Mastella strappa una candidatura con Forza Italia e ringrazia Papi Silvio con un'intervista a Repubblica. Sui propri guai giudiziari, se la cava così: "Il rinvio a giudizio è per fatti vecchi. E poi ci sono altri rinviati a giudizio, ad esempio del Pd. Ma chissà perché si parla solo di me, sugli altri non succede nulla. Avevo pure chiesto al giudice di rinviarmi a giudizio il giorno dopo la presentazione della lista, ma l'ha fatto prima" (p. 11).

Non male anche Giuseppe Scopelliti, alfanoide con grandi pacchetti di voti, che dopo una condanna in primo grado a sei anni per i bilanci falsi del comune di Reggio Calabria assicura: "Macchè immunità, mi candido per passione" (Repubblica, p. 12).

6 - PROVA A CACCIARMI, CARO ELKANN
Ferruccio de Bortoli scrive a Re Giorgio per ringraziarlo di quanto ha fatto nel primo anno del suo secondo settennato e ne ottiene una risposta da pubblicare sul Corriere della Sera con la massima evidenza. La missiva di Re Giorgio non svuoterà le edicole, nonostante un'eroica titolazione a tutta prima: "Ho pagato un prezzo alla faziosità, ma il bilancio è positivo".

Gelido il passaggio sulla staffetta Letta-Renzi, liquidata così: "Che questo processo delle riforme istituzionali si sia messo in moto, e di recente decisamente accelerato, senza essere bloccato da una crisi e susseguente ristrutturazione della maggioranza di governo né, più tardi, dal cambiamento politico sfociato in una nuova compagine e guida governativa, mi fa considerare positivo il bilancio dell'anno trascorso" (p. 3).

In realtà, dopo l'intervista a papa Bergoglio, il pericolante De Bortoli espone in bacheca un altro alloro, tutto dedicato a Rotolone Scott Jovane e al pallido Kaki Elkann. Di qui all'assemblea di maggio di Rcs mancano solo una lettera di Obama e un video con Wanda Nara che poi scrive su Fb: "Kaki ce l'ha piccolo, invece Ferruccio..."

7 - CIELO, UNA POLTRONA LIBERA IN RAI!
"Rai, ipotesi ribaltone. Todini pronta all'addio. La maggioranza del cda torna al centrosinistra. Se la neo presidente delle Poste lascerà Viale Mazzini la Vigilanza eleggerà il sostituto cambiando gli equilibri" (Repubblica, p. 15). Che tra Renzie e il Banana ci sia anche un accordo sul toccare il meno possibile le tv è abbastanza scontato. Ma che un furbetto come Pittibimbo non si sia reso conto che nominando la Todini avrebbe aperto una crepa nei delicati equilibri Raiset è totalmente da escludere.

8 - TELECOM-MEDIA SENZA FINE
Assist alle famose "Autorità di vigilanza" da parte dello sconfitto Fossati. Repubblica: "Il cda Telecom al via. Fossati contro la Telco: ‘Ha il controllo di fatto'. I neo consiglieri decidono le deleghe del presidente. Un comitato controllerà le azioni in conflitto d'interesse" (p. 26). Il Sole capisce al volo il pericolo: "La mossa imprevedibile di Fossati che spariglia i giochi Telecom. Il voto di Findim ai fondi ribalta gli schemi" (p. 1).

9 - ALI-TAGLIA E GLI EMIRI CHE NON SONO FESSI
Trattativa in salita per il salvataggio di Ali-taglia (e dei Capitani coraggiosi): "Alitalia-Etihad a un passo dalla rottura. Dura lettera degli arabi: irrisolti i punti chiave della trattativa, dalla riduzione del debito al costo del lavoro. Il ministro Lupi calma le acque: ‘Dialogo ancora in corso'. Abu Dhabi punta i piedi e chiede garanzie per le pendenze passate e il contenzioso con Toto" (Sole, p. 1 del dorso di finanza).

10 - A COSA SERVIVA LA RIVALUTAZIONE DELLE QUOTE BANKITALIA
Gelatina Saccomanni negava e Lettanipote anche. Ma basta aspettare e poi tutto si vede: "Mps, la spinta di Bankitalia. Il Banco incassa 1,5 miliardi. Rocca Salimbeni rimborserà i Monti bond e coprirà di più i crediti in vista dei test per la vigilanza Bce" (Corriere delle banche, p. 41).

11 - NON SONO STATO, IO
Un mazzo di chiavi in una busta diretta all'"Illustrissimo onorevole dottor Nicola Cosentino, sottosegretario di Stato Economia e Finanze". E un bigliettino da parte dell'ex prefetto di Caserta, Ezio Monaco, con in calce la scritta "Affettuosamente, Ezio". Quando i carabinieri hanno trovato queste chiavi a casa Cosentino, sotto processo per camorra, hanno temuto che servissero a introdursi liberamente in prefettura. Ma poi si è scoperto che servivano per andare a correre in santa pace nel parco della Reggia di Caserta, anche dopo l'orario di chiusura (Repubblica, p. 17). Poi dicono che i prefetti sono un retaggio dello Stato fascista e che non servono più a nulla. Servono eccome.

 

LA MANO DI RENZI SULLA SCHIENA DI MARIA ELENA BOSCHISergio Iasi e Giulio Tremonti RENZI, BOSCHI,Giuliano Poletti LIVIO PROLI E GIORGIO ARMANI alfano berlusconi adn x Giuseppe Scopelliti Clemente Mastella Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.angi42 ferruccio de bortoli alf dellerarioSCOTT JOVANE A BAGNAIA SACCOMANNI E LETTA alitalia etihad

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?