SILVIO, GIÀ CI MANCHI - IL CORETTO DEI CATA-FALCHI PER IL BANANA DECADUTO: “UN COPIONE GIÀ SCRITTO”

Da "Ansa.it"

La giunta per le elezioni del Senato "decide a maggioranza di proporre all'assemblea del Senato di deliberare la mancata convalida dell'elezione del senatore Silvio Berlusconi". Lo ha detto il presidente Dario Stefano al termine della camera di consiglio.

Il risultato del voto sulla decadenza di Berlusconi e' di quindici sì (di Pd, Sc e M5S), otto no (di Pdl, Lega e Gal). Si è votato anche sulle cinque questioni poste da Berlusconi nella sua memoria difensiva, inclusa la ricusazione di alcuni membri della giunta: sono state tutte rigettate.

"La relazione scritta recante le motivazioni della decisione sarà sottoposta alla giunta nella prossima seduta onde poter essere presentata al Senato entro il previsto termine di venti giorni dall'adozione della decisione" ha detto il presidente della giunta.

L'IRA DEL CAV., PUNTANO AD ELIMINARMI - Una eliminazione dell'avversario per via giudiziario, cosi' Silvio Berlusconi commenta la decisione della giunta del Senato. Aggiungendo: ''Quando si viola lo stato di diritto si colpisce al cuore la democrazia. ''Violando i principi della Convenzione Europea e della Corte Costituzionale sulla imparzialità dell'organo decidente e sulla irretroattività delle norme penali oggi sono venuti meno i principi basilari di uno stato di diritto''.

PDL: 'UN COPIONE GIA' SCRITTO' - "Peggio del previsto. Il copione era stato già scritto e se ne conosceva la trama ma si è andati oltre ogni limite di tollerabilità" afferma il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani commentando la decisione della Giunta per le elezioni del Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore.

"Al verdetto politico, fondato sul pregiudizio e sull'odio verso Silvio Berlusconi, in palese violazione del principio della non retroattività della legge penale sancito dalla Costituzione, oggi si è aggiunto l'intollerabile comportamento di un senatore che ha infranto il patto di riserbo dell'udienza pubblica dell'organismo parlamentare e inficiato così la legittimità della decisione.

Un comportamento, questo - rileva Schifani - che avrebbe dovuto imporre lo stop ai lavori, come abbiamo richiesto al presidente Grasso. Ora spetterà all'Assemblea del Senato evitare che si consumi definitivamente questo gravissimo vulnus costituzionale e regolamentare. Ci auguriamo che gli alleati di governo, Partito democratico e Scelta Civica, abbiano in quella sede un sussulto di responsabilità e respingano insieme al Pdl il pronunciamento odierno".

"Si è trattato di un verdetto squisitamente politico che la dice lunga sulla serietà e terzietà dei componenti che hanno detto prima del voto come la pensavano. Ci sono state tante anomalie, non sono state recepite le nostre osservazioni e chiederemo quotidianamente a Grasso di fare chiarezza su quanto avvenuto oggi".

"Offesa alla democrazia e al diritto. Tanto più grave perché perseguita con rancorosa pervicacia dal Partito democratico, nostro alleato nella maggioranza di governo. Solo il senso di responsabilità e la testimonianza di Silvio Berlusconi, che ha anteposto a tutto il bene comune, ci convince ad andare avanti nel nostro lavoro di rappresentanti degli italiani in una istituzione che sta tradendo se stessa.

Diciamolo: si è rifiutata la strada del diritto e del buon senso'', afferma il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta. "Esprimo al presidente Silvio Berlusconi la più profonda solidarietà. Poi vedremo se questa decisione della giunta, inficiata da palesi irregolarità, verrà sancita dall'aula". Lo afferma Fabrizio Cicchitto del Pdl. "Ben 53 processi - rileva - testimoniano l'esistenza di un sistematico attacco giudiziario contro di lui non come persona ma come leader politico del centrodestra.

"La giunta della decadenza ha votato una condanna già scritta. Aggiungendo infamia politica a una infamia giudiziaria". Lo afferma Daniela Santanchè, deputata del Pdl.

LEGALI DEL CAV, SI MINA LO STATO DI DIRITTO - La decisione del giunta del Senato di proporre all'aula la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore "mina profondamente la storia democratica del Paese e lo stato di diritto". E' quanto dicono gli avvocati Coppi, Ghedini e Longo, legali dell'ex premier.

BARUFFA IN GIUNTA - Denunciamo al presidente Grasso un fatto gravissimo: mentre la Giunta delle Elezioni è in Camera di Consiglio, l'esponente del M5S Vito Crimi, sta esprimendo su Facebook giudizi volgari e offensivi contro il presidente Berlusconi, violando il regolamento del Senato'. Renato Schifani chiede l'immediata sospensione dei lavori perche' l'attacco di Crimi inficia ladecisione della Giunta. 'E' un fatto grave ed eclatante. Crimi lede il diritto alla riservatezza dei lavori, violate palesemente le regole del diritto'.

 

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