GUERRA ALL’ULTIMA DIAGNOSI- LA CORTE D’APPELLO DI MILANO NON CREDE AI PROBLEMI DI SALUTE DEL BANANA E DISPONE UNA VISITA FISCALE IN OSPEDALE PER AVERLO IN AULA A TUTTI I COSTI - PER ARRIVARE A SENTENZA PRIMA POSSIBILE, LA BOCCASSINI TIENE UN RITMO DI DUE-TRE UDIENZE A SETTIMANA CHE NEANCHE PER LA BANDA ARMATA - BERLUSCONI ANNUSA “CONDANNE CERTE” PER IL RUBYGATE E DIRITTI MEDIASET (E C’è ANCHE LA GRANA DE GREGORIO) E PRIMA DI DIVENTARE INCANDIDABILE, VUOLE RISPOLVERARE “FORZA ITALIA”, PORTARE I SUOI IN PIAZZA E TORNARE AL VOTO…

1 - PROCESSO MEDIASET, SÌ A VISITA FISCALE PER BERLUSCONI. GHEDINI: "INACCETTABILE"
Dal "Fatto quotidiano"

I giudici della corte d'appello di Milano hanno disposto una visita fiscale nei confronti di Silvio Berlusconi, imputato per il caso Mediaset, ricoverato da ieri al San Raffaele per un'infiammazione agli occhi. Dura la reazione dell'avvocato Niccolò Ghedini, uno dei difensori dell'ex premier, che l'ha definito un "provvedimento al di fuori di ogni logica", dopo l'istanza di rinvio del processo per legittimo impedimento dovuto a motivi di salute del leader del Pdl. Ghedini ha spiegato di non avere "alcuna preoccupazione".

"Che vadano a fare gli accertamenti", ha detto, "noi abbiamo una certificazione medica che attesta l'assoluta necessità del ricovero". E ha aggiunto: "Non riusciamo a capire tutta questa fretta, anzi la capiamo benissimo: si vuole arrivare in tempi brevi a una sentenza", anche se "la prescrizione è nel 2014″.

I giudici della corte d'appello nel disporre la visita fiscale con urgenza hanno accolto la richiesta dell'avvocato generale di Milano, Laura Bertolè Viale, per stabilire se l'impossibilità di Berlusconi a presentarsi sia "assoluta e totale". Infatti sono stati incaricati un medico legale, Carlo Goj, e uno specialista del Policlinico, il professor Pasquale Troiano, docente anche all'università degli studi di Milano.

A differenza di quanto accaduto ieri al processo Ruby, i giudici d'appello in camera di consiglio hanno quindi deciso di concedere la visita fiscale per il Cavaliere ricoverato al San Raffaele. La difesa dell'ex premier ha presentato un certificato medico firmato dal primario dell'ospedale, che afferma la persistenza dei sintomi e l'impossibilità di Berlusconi a presentarsi in Aula.

Berlusconi, dicono i medici del San Raffaele, è affetto da uveite bilaterale, un disturbo oftalmologico. E l'avvocato Niccolò Ghedini ha spiegato in Aula che l'ex premier resterà ricoverato "fino a lunedì". Ieri al processo Ruby è stato accolto il legittimo impedimento per motivi di salute. Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini aveva chiesto la visita fiscale per l'ex premier ricoverato per accertamenti all'ospedale San Raffaele per una infiammazione agli occhi, spiegando che si tratta di "una strategia per evitare la conclusione del processo".

Dure anche le parole dell'Associazione nazionale magistrati riguardo le posizioni espresse da Berlusconi sulla giustizia. "Qualsiasi generalizzazione, qualsiasi attacco alla magistratura, idea di manifestazioni dirette contro di essa costituiscono una sfida a principi che sono fondamento della nostra Costituzione e delle democrazie mature", ha avvertito il presidente Rodolfo Sabelli a margine di un incontro a Catania, sottolineando che "il principio di autonomia e di indipendenza della magistratura non è soltanto uno dei principi fondamentali ai quali si ispira l'azione dell'Anm, ma è uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione e di qualsiasi sistema democratico maturo".

2 - COSTRETTO IN OSPEDALE BERLUSCONI LAVORA SUL BRAND FORZA ITALIA
Adalberto Signore per "il Giornale"

L'ennesimo e incredibilmente inedito capitolo della guerra tra Silvio Berlusconi e la procura di Milano si gioca a colpi di certificati medici e ricoveri, con un'inaspettata visita fiscale come gran finale.

Il segno che ormai il livello dello scontro è così alto che difficilmente si potrà andare oltre. Dopo l'invio di alcuni certificati medici a sostegno della richiesta di legittimo impedimento, infatti, in tarda mattinata - e quando già i pm si opponevano al rinvio dell'udienza Ruby - il Cavaliere si presenta al San Raffaele di Milano per degli accertamenti. La congiuntivite che ha ormai da qualche settimana, spiega infatti il suo medico di fiducia Alberto Zangrillo, «si è aggravata» nel corso della notte.

E certo pure la voglia di velocizzare il lavoro dei magistrati non deve essere tanta visto che, confidava l'ex premier nei giorni scorsi, «si va al ritmo di due o tre udienze a settimana che neanche per la banda armata si teneva un simile tabellino di marcia». Così, mentre in ospedale iniziano gli accertamenti sull'ex premier affetto da «uveite bilaterale», i giudici del tribunale di Milano si limitano a sospendere l'udienza in attesa dell'esito della visita.

È l'inizio di un vero e proprio ping pong che si concluderà con il ricovero del Cavaliere, la concessione del legittimo impedimento e Ilda Boccassini che chiede la visita fiscale per Berlusconi. Un Berlusconi, quello che passa la notte al San Raffaele, ovviamente con la testa soprattutto ai processi. Quello Ruby, ma pure l'appello per i dritti tv Mediaset.

E per tutti e due il Cavaliere dà per scontata «una condanna certa». Senza contare l'inchiesta di Napoli sull'affaire De Gregorio, con i pm che pur di velocizzare stanno pensando di chiedere il giudizio immediato. Tre inchieste che si dovrebbero affiancare ad almeno un'altra che è in caldo da tempo e che condizioneranno i delicati passaggi politici che ci aspettano: dalla nomina dei presidenti delle Camera, al mandato di formare un nuovo governo fino all'elezione del capo dello Stato.

D'altra parte, che il Cavaliere sia convinto che la magistratura voglia condizionare la formazione del nuovo esecutivo non è un mistero. «Stanno cercando di farmi fuori per via giudiziaria - si sfoga - e male che va il risultato che vogliono ottenere è quello di tenermi fuori dai giochi, mettermi all'angolo in un momento così delicato». Pubblicamente, però, Berlusconi continua a preferire il silenzio.

se è chiaro che per il leader del Pdl esiste una sola alternativa: governo del presidente che duri almeno due anni e con esponenti politici dentro oppure elezioni subito. Altre strade non ce ne sono e se davvero si tornerà alle urne il Pd «dovrà farsene carico davanti al Paese e all'Europa». Dovrà, ripete Berlusconi, «assumersi la responsabilità di aver voluto escludere a priori qualsiasi dialogo con noi». Per dirla con un tweet di Angelino Alfano, «se sono in grado di fare un governo lo facciano e rapidamente, altrimenti torniamo al voto perché l'Italia non può restare appesa ad un'impuntatura del Pd».

A Roma, intanto, prendono piede gli scenari più suggestivi. Come quello circolato ieri secondo cui ci sarebbero già dieci senatori del Pdl pronti a sostenere un governo guidato da Pier Luigi Bersani. Ora, non che il Cavaliere non nutra qualche dubbio sulla assoluta fedeltà della sua pattuglia parlamentare visto che già un mese fa scricchiolò pesantemente.
Ma immaginare che a tre settimane dal voto ci siano dieci senatori del Pdl pronti a sostenere non un esecutivo guidato da Mario Monti ma addirittura da Bersani è uno scenario che neanche gli autori di Lost.

Così Berlusconi preferisce concentrarsi sull'ipotesi che ritiene più probabile, quella del ritorno alle urne. Per questo Denis Verdini sta sollecitando i vari coordinatori regionali in vista della manifestazione di piazza del Popolo del 23 marzo. Si punta alle 800mila presenze. Con il Cavaliere che è tornato a far sondare ad Alessandra Ghisleri quanto vale il brand di Forza Italia.

 

berlusconi-boccassini-stretta-di-manoruby BERLUSCONI BOCCASSINI FEDE MINETTI jpegboccassini-berlusconi-bruti processo ruby Bele n Rodriguez il suo avvocato e lavvocato di Berlusconi Niccolo Ghedini BERLUSCONI IN AULA AL PROCESSO RUBY ruby berlusconi SERGIO DE GREGORIO E VALTER LAVITOLANICCOLO GHEDINI PARLA CON ILDA BOCCASSINI jpegSERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?