silvio berlusconi al quirinale - by osho

“COSA SIGNIFICA DOVER GARANTIRE I NUMERI?” – BERLUSCONI FURIOSO CONTRO MELONI E SALVINI CHE COME DAGO-ANTICIPATO SPERANO CHE IL CAV VADA A SBATTERE E PREPARANO IL PIANO B (GIANNI LETTA) – "ZIO SILVIO" SFIDA IL CAPITONE E LA DUCETTA: “VOGLIO VEDERE CHI DEI MIEI ALLEATI DECIDERÀ DI ABBANDONARMI" - IL CAVALIERE POTREBBE NON UFFICIALIZZARE MAI LA CANDIDATURA E MAGARI POI VESTIRE I PANNI DEL KING MAKER DANDO SCACCO MATTO A SALVINI E MELONI - IL DAGOREPORT

SALVINI E MELONI SPERANO CHE BERLUSCONI PRENDA UNO SCHIAFFO. LO SCHIAFFO DEFINITIVO...

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/fatto-rsquo-incontro-gabbato-santo-salvini-meloni-sperano-che-296229.htm

 

 

L'AMAREZZA DI BERLUSCONI

EMILIO PUCCI per il Messaggero

 

SILVIO BERLUSCONI AL QUIRINALE - BY OSHO

Il sospetto nella Lega e in Fdi è che Berlusconi voglia tirarla per le lunghe, arrivare al vertice di giovedì ancora con dubbi e incertezze per poi giocarsi la mano di poker direttamente alla quarta votazione, una sorta di all-in. Ma Salvini e Meloni non si possono permettere di affrontare la partita del Quirinale al buio. È arrivata la sponda alla candidatura del Cavaliere, oltre che il riconoscimento per la figura che rappresenta nella storia del centrodestra. Ma senza numeri la mossa avanzata due giorni a Villa Grande si tramuterebbe semplicemente nella concessione dell'onore delle armi, nulla di più.

 

Ecco il motivo del pressing del Capitano leghista e della presidente di FdI. Al prossimo incontro si ragioni, insomma, anche su un piano B. Al massimo si può arrivare alle prime tre votazioni, con una strategia comune per verificare le forze in campo. E dunque non votare scheda bianca ma un candidato di bandiera, oppure proprio il nome di Berlusconi, declinato in varie modalità. «Berlusconi faccia presto», il refrain.

SILVIO BERLUSCONI AL QUIRINALE - BY OSHO

 

Perché la diffidenza sui numeri si sta trasformando in irritazione per la mancata possibilità, considerata la contrarietà dell'ex premier, di sedersi al tavolo con la controparte e trattare su una figura d'area (Pera o Moratti). La paura degli ex lumbard è che in caso di sconfitta alla conta l'ex fronte rosso-giallo possa compattarsi sul nome di Draghi, «sarebbe difficile dire di no», la tesi. Ieri l'ex ministro dell'Interno ha invitato il Pd a non chiamare in causa il premier: «Ipotizzare per lui un altro ruolo è una mancanza di rispetto al presidente del Consiglio e al Paese».

 

Il timore della presidente di FdI è, invece, la riproposizione del Mattarella bis, considerato che quella sulla riconferma del capo dello Stato è per ora l'unica convergenza sicura tra Pd e M5s. Salvini è sulla stessa lunghezza d'onda di Meloni: «Se qualcuno a sinistra - ha spiegato - vuole tirare per la giacchetta Mattarella manca di rispetto soprattutto a lui, che più volte ha ribadito l'indisponibilità a un secondo mandato».

 

IL VERTICE SUL QUIRINALE A VILLA GRANDE BY ELLEKAPPA

Il resto è polemica, con i capigruppo della Lega Molinari e Romeo che ricordano a Letta quando «elemosinava i voti di Berlusconi» per formare il suo governo. Il capogruppo di FdI alla Camera, Lollobrigida insiste sulla necessità di arrivare ad una personalità che sia «garante dei principi della nostra Costituzione e difenda gli interessi dei cittadini italiani». E Salvini ribadisce che ora tocca al centrodestra «l'onore e l'onere di avanzare una proposta».

 

meme del presepe con matteo salvini giorgia meloni silvio berlusconi

I NUMERI E Berlusconi? È amareggiato, riferisce un big azzurro. «Cosa significa dover garantire i numeri? Secondo voi qualcuno può uscire allo scoperto?», si chiede l'ex premier. La vera prova a suo dire ci sarà da questa settimana. La caccia non è facile e intanto Sgarbi e gli altri acchiappa-farfalle sono stati impallinati proprio dentro FI per i metodi un po' folcloristici. «Voglio vedere - continua a ripetere Berlusconi chi dei miei alleati cercherà i numeri o deciderà di abbandonarmi». Il Cavaliere potrebbe quindi non ufficializzare mai la candidatura e fare un passo indietro prima del momento fatidico. E magari poi vestire i panni del king maker per Draghi, «cosa che farà anche Salvini», la convinzione nel Pd. Ma per ora l'ex premier non molla. Sta pensando se andare o no a Strasburgo per la commemorazione di Sassoli, sul resto si vedrà.

silvio berlusconi 7berlusconi meloni salvini totiHouse of Crucci - Berlusconi, Meloni, Salvini, Renzi, Mattarellasalvini meloni berlusconiRIUNIONE DEL CENTRODESTRA A VILLA GRANDE

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