IL COSTO DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE SELVAGGIA: UN MILIONE DI CINESI UCCISI DALLO SMOG

Guido Santevecchi per "Il Corriere della Sera"

Un milione e duecentomila cinesi sono morti prematuramente nel 2010 per malattie collegate all'inquinamento dell'aria. Il numero è impressionante, come tutti quelli che vengono dal Paese che conta poco meno di un quinto della popolazione mondiale. Ma questi sono particolarmente gravi, perché rappresentano il 40 per cento dei 3,2 milioni di morti premature causate dallo smog nel mondo.

La statistica è stata elaborata dalla University of Washington in collaborazione con l'Organizzazione mondiale per la sanità e presenta un'altra cifra apocalittica: quella dei 25 anni di vita in salute bruciati dalla cappa di aria malata che avvolge molte città della Cina. Lo studio è stato pubblicato per la prima volta a dicembre dalla rivista britannica The Lancet, che aveva fornito il numero complessivo dei decessi nel mondo.

Ma gli autori adesso hanno deciso di sottolineare come i due Paesi più colpiti siano la Cina, con i suoi 1,2 milioni di vittime, e l'India con 620 mila morti premature: «Lo abbiamo fatto per richiamare l'attenzione dei leader di questi due grandi Paesi», ha detto al New York Times Robert O'Keefe, vicepresidente dello Health effects institute, che è venuto a Pechino a presentare il rapporto.

I ricercatori hanno spiegato che il degrado ambientale in Cina è al quarto posto tra i fattori di rischio mortale dopo una dieta alimentare sbagliata, la pressione del sangue alta e il fumo di sigaretta. Nel mondo l'inquinamento è invece «solo» il settimo fattore di rischio. In realtà la nebbia gialla composta da emissioni industriali, combustione di carbone e gasolio per riscaldamento, gas di scarico delle auto, polveri messe in circolazione dalle miriadi di cantieri, è diventata un argomento di dibattito in Cina proprio nell'inverno appena finito.

Per settimane, tra dicembre e febbraio, il cielo di Pechino e di molte altre città delle province centro-meridionali è stato offuscato. Si è scoperto che la causa è il Pm 2,5: particelle di inquinamento del diametro di 2,5 micron, le più dannose per i polmoni. L'Organizzazione mondiale per la sanità raccomanda di non vivere in ambienti che superino il livello 20 per metro cubo di aria e sostiene che quota 300 è estremamente pericolosa: Pechino ha trascorso un gennaio stabilmente sopra 500 e ha toccato 755 di Pm 2,5 il 12 gennaio.

All'allarme per l'aria malata si è aggiunto quello per l'acqua: nel fiume che alimenta la rete idrica di Shanghai sono state trovate le carcasse di oltre 16 mila maiali. E quando la gente ha protestato, le autorità hanno risposto che non era il caso di allarmarsi, perché «lo stato dell'acqua non era peggiorato a causa dei suini in decomposizione». Poi è stata la volta della moria delle anatre: un migliaio sono state ripescate in un fiume del Sichuan. Senza che nessuno sapesse spiegare la causa della morte.

Il problema dunque è diventato centrale per la nascente opinione pubblica cinese. Tanto da essere incluso nel piano quinquennale del governo. E addirittura, un segnale di grave inquietudine per l'inquinamento è venuto dall'Assemblea del Popolo, abituata a mettere un timbro su tutte le scelte del gruppo dirigente del partito: a marzo, dopo aver accordato il 99,8 per cento dei consensi alle nomine a presidente di Xi Jinping e a premier di Li Keqiang, i circa 3 mila deputati hanno espresso 850 no e 140 astensioni sui membri della commissione ambientale.

Il premier Li Keqiang sembra sincero quando dice che «non dobbiamo più inseguire la crescita industriale a spese dell'ambiente, perché non è buono essere poveri in una natura meravigliosa, ma non è buono neanche essere ricchi in un ecosistema degradato. E in definitiva respiriamo tutti la stessa aria, poveri, ricchi e governanti».

Ma alcuni milioni di cinesi saranno morti per l'inquinamento prima di sapere se Li avrà mantenuto l'impegno. Per esorcizzare la paura, sul web cinese circola una barzelletta: «Che vogliamo di più? Basta aprire un rubinetto e esce zuppa di maiale, ne apri un altro ed ecco il brodo d'anatra».

 

SMOG SOPRA LA CITTA PROIBITA DI PECHINO SMOG A SHANGHAI INQUINAMENTO INQUINAMENTO CINESE INQUINAMENTO A PECHINO FIUME INQUINATO IN CINA jpegFIUME INQUINATO IN CINA jpegFIUME INQUINATO IN CINA jpeg

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?