greta cop26 clima

HANNO CREATO UN CLIMA INFAME - AVVISATE GRETINA CHE L'IMMINENTE COP26 DI GLASGOW, LA CONFERENZA SUL CLIMA "PIÙ IMPORTANTE DI SEMPRE", STA PER ESSERE SABOTATA! - PRIMA LE DEFEZIONI DI CINA E RUSSIA, ORA LA MOSSA DEI PAESI PRODUTTORI DI CARBONE, PETROLIO E CARNE BOVINA CHE STANNO TENTANDO DI "ANNACQUARE" IL RAPPORTO DELLE NAZIONI UNITE, IN MODO DA ELIMINARE LE INFORMAZIONI PIÙ SCOMODE - ALTRO CHE SALVARE IL PIANETA, ALLA FINE VINCERANNO LE LOBBY...

Monica Perosino per "La Stampa"

 

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L'imminente Cop26, la conferenza sul clima «più importante di sempre», descritta come «l'ultima grande possibilità per il pianeta», pare condannata al fallimento prima ancora di cominciare. Come se non bastassero le defezioni di Cina e Russia, che non saranno a Glasgow, viene fuori che alcuni dei Paesi produttori di carbone, petrolio e carne bovina stanno tentando di "annacquare" il prossimo rapporto sul clima dell'International Panel on Climate Change (Ipcc) delle Nazioni Unite, in modo da eliminare le informazioni e le conclusioni più scomode, quelle che potrebbero minacciare gli interessi di alcune grandi aziende.

 

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Una lobby, insomma, che preme per bloccare gli accordi destinati a essere messi nero su bianco a conclusione del vertice in Scozia. Arabia Saudita, Giappone e Australia, ad esempio, sono tra i Paesi che "chiedono" alle Nazioni Unite di minimizzare la necessità di abbandonare rapidamente i combustibili fossili.

 

Un consigliere del ministero del petrolio saudita suggerisce che «frasi come "il bisogno di azioni urgenti e rapide per mitigare a tutti i livelli..." dovrebbero essere eliminate dal rapporto.

 

L'inchiesta di Greenpeace

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L'esistenza della lobby è stata svelata da un'inchiesta realizzata da Unearthed, il team di giornalisti investigativi creato da Greenpeace Uk, a pochi giorni dall'inizio del cruciale vertice sul clima Cop26, che chiede al mondo di assumere impegni significativi per rallentare il cambiamento climatico e mantenere il riscaldamento globale a 1,5 gradi.

 

Molti di quegli stessi Paesi che presenzieranno alla conferenza di Glasgow armati - a parole - dalle migliori intenzioni, stanno invece lavorando dietro le quinte per continuare a non agire, in nome del profitto.

 

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L'inchiesta si è basata su oltre 32.000 documenti e osservazioni presentati da governi, aziende e altre parti interessate, al team di scienziati delle Nazioni Unite a proposito delle bozze del prossimo rapporto Ipcc. Questi rapporti sono prodotti circa ogni sei anni dall'organismo delle Nazioni Unite incaricato di valutare il cambiamento climatico e vengono utilizzati dai governi per decidere quale azione è necessaria per affrontare il cambiamento climatico.

 

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E tutti sanno che il prossimo rapporto sarà cruciale per i negoziati alla conferenza di Glasgow. Da qui le pressioni di diversi Paesi che, ad esempio, vogliono far passare l'idea che «il mondo non ha bisogno di ridurre l'uso di combustibili fossili così rapidamente come raccomanda l'attuale bozza».

 

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Carbone, petrolio e gas

Secondo l'inchiesta, alcuni Paesi (tra cui Brasile, Argentina, Australia, Giappone, Arabia Saudita e gli Stati membri dell'Opec) stanno facendo pressioni per eliminare o indebolire la parte conclusiva del rapporto, che afferma che dovremmo rapidamente cessare l'estrazione di fonti fossili come carbone, petrolio e gas fossile. Un alto funzionario del governo australiano nega in una nota che sia necessaria la chiusura delle centrali a carbone, anche se porre fine all'uso del carbone è uno degli obiettivi dichiarati dalla conferenza Cop26.

 

protesta ambientalista a roma 20

Ma l'Australia è uno dei maggiori esportatori di carbone, quindi nessuna sorpresa. Uno scienziato dell'India's Central Institute of Mining and Fuel Research, molto vicino al governo indiano, avverte che il carbone rimarrà probabilmente il «pilastro della produzione di energia per decenni».

 

la protesta ambientalista a milano per il pre cop 2021 16

L'India è il secondo consumatore mondiale di carbone. E poi, perché dire alla gente cosa mangiare? Brasile e Argentina - tra i maggiori produttori di carne e mangimi - vogliono cancellare i passaggi della bozza dove si evidenziano i benefici della riduzione del consumo di carne, che abbatterebbe del 50% le emissioni di gas serra.

 

Paesi poveri e nucleare

la protesta ambientalista a milano per il pre cop 2021 14

Un numero significativo di commenti dagli esperti e dai funzionari della Svizzera - rifugio d'incalcolabili patrimoni bancari globali - è diretto a modificare parti del rapporto secondo cui i Paesi in via di sviluppo avranno bisogno del sostegno finanziario dei Paesi ricchi per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni, mentre la Repubblica ceca, la Polonia e la Slovacchia sostengono che la bozza del rapporto dovrebbe essere più positiva sul ruolo che l'energia nucleare può svolgere nel raggiungimento degli obiettivi climatici.

 

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L'India va anche oltre, sostenendo che «quasi tutti i capitoli contengono un pregiudizio contro l'energia nucleare», una «tecnologia consolidata con un buon sostegno politico tranne che in alcuni Paesi». In questo quadro pieno di ombre, le defezioni dei grandi inquinatori globali non sembrano essere i soli ostacoli a una Conferenza che parte decisamente in salita.

 

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