LA CRISI? PER MOLTI MA NON PER TUTTI: IN ITALIA CI SONO 259 MILA MILIONARI, METÀ DEI QUALI A ROMA

Maurizio Ricci per "la Repubblica"

La notizia interessa le ragazze a caccia di marito e gli agenti del fisco, due categorie i cui bersagli - spesso - coincidono: se volete trovare un miliardario (in dollari o equivalenti) il posto giusto è ancora New York. Intesa come Manhattan, propriamente, data la scarsa attrattiva del Bronx e di Staten Island per gli straricchi: ci sono 70 miliardari, all'ultimo conto, che possono essere incrociati su Park Avenue e dintorni. Le alternative presentano qualche problema, soprattutto per le ragazze.

Ci sono, infatti, ben 64 miliardari anche a Mosca, dove, però, quei miliardi potrebbero essere fin troppo movimentati, fra mafia rampante e Cremlino ingombrante. E 54 anche a Londra, dove il rischio, piuttosto, è di finire nell'harem di qualche emiro arabo. Attenzione, però, perché la geografia cambia completamente, se ci si accontenta dei multimilionari (un patrimonio di almeno 30 milioni di dollari): nel radar, ad esempio, entra a buon diritto anche Roma, con quasi mille ricconi.

E ancor più muta se si scende al modesto livello dei milionari (patrimonio al netto dei debiti, prima casa esclusa), che si muovono in reggimenti di centinaia di migliaia, anche dove, come in Italia, le dichiarazioni dei redditi non farebbero sospettare tanta prosperità.

Il conto lo tiene, a livello mondiale, WealthInsight, una società specializzata nella gestione della ricchezza e che, per questo, ha messo insieme un esclusivo database che contiene, dichiarano i responsabili, acquartierati a Londra, ma con uffici sparsi fra Asia e Stati Uniti, dossiers su 60 mila straricchi globali. I dati, per farla breve, sono inverificabili. Però, proprio perché la fonte non è ufficiale ed è diversa dal fisco, la lettura non è affatto banale. Sia che si guardi all'aspetto glamour che interessa le ragazze in cerca di marito. Sia che si scruti, invece, il risvolto fiscale e tributario.

Si scopre, ad esempio, che a WealthInsight, dove, con ogni probabilità, non li conoscono neanche tutti, risultano in Italia 259 mila milionari (in euro), un numero che ci mette al decimo posto al mondo. Ma, soprattutto, un numero che praticamente coincide con quello degli italiani che dichiarano al fisco un reddito di almeno 100 mila euro (lorde) l'anno. Ora, per arrivare ad un patrimonio netto di almeno un milione di dollari, cioè 750
mila euro (prima casa esclusa) non basta una seconda casa a Cortina.

Ci vuole qualcosa di più sostanziale, a cui è difficile arrivare, anche accumulando i risparmi su incassi mensili di 5 mila euro (a tanto corrisponde un reddito annuo lordo di 100 mila euro). Le due categorie - i milionari e coloro che guadagnano più di 100 mila euro l'anno - insomma, non si sovrappongono.

Tanto più che i 260 mila censiti da WealthInsight non sono solo milionari, ma sono persone con un patrimonio fra 1 e 30 milioni di euro, quindi anche ben al di là dei limiti entro cui si muove, di solito, l'alta borghesia professionale. Chi sono, allora? WealthInsight, naturalmente, non lo dice, ma la risposta non è la più facile a venire in mente. Uno pensa che i 260 mila milionari e oltre siano concentrati fra i Brambilla, i piccoli imprenditori della Brianza o nei capannoni del Veneto profondo, fra Verona e Vicenza, più qualche cumenda milanese. E invece, no.

Metà dei milionari italiani sono a Roma, sparsi sui sette colli di una delle capitali considerate più pigre e neghittose in Europa, autentica zavorra sulle spalle della nazione, dove, però, a quanto pare, circolano assai più soldi che nelle province operose dell'Italia produttiva.

In un paese, dove, negli ultimi 18 mesi, si è parlato spesso di imposta patrimoniale sui superricchi, i dati del rapporto consentono anche di registrare, nell'esercito dei 127 mila milionari romani (più che a Los Angeles, per dire), una crema di quasi mille (esattamente 945) sicuri multimilionari, gente, cioè, solo nella capitale, con un patrimonio superiore ai 30 milioni di dollari.

Miliardari, invece, zero, almeno a Roma. La geografia della ricchezza, d'altra parte, cambia, quando cambia il livello di ricchezza. Probabilmente, perché cambia, a seconda dei posti, quello che la ricchezza può dare. In testa per numero di miliardari, New York scende rapidamente se si guarda ai multimilionari e ai semplici milionari. Non è un ghiribizzo statistico. Più semplicemente, ci vuole un miliardo di dollari per stare confortevolmente a Park Avenue.

Se vi fermate a 30 milioni, o tagliate senza remore sul numero di bagni e di stanze da letto, oppure, se volete vivere come non vi siete potuti permettere a Park Avenue, meglio spostarsi a Riverdale o Westchester, fuori Manhattan. Città con confini urbanistici più ampi, come Tokyo o Londra, salgono, quindi, in classifica.

L'urbanistica non entra per nulla, invece, nel caso di Mosca. Qui conta, al contrario, la storia recente e come ha forgiato la società russa, all'insegna di clamorose ineguaglianze. Anche all'interno dei ricchi. Categoria, peraltro, praticamente inesistente. Nel senso che esistono strasupermegaricchi (esattamente 64, miliardari) e poi il nulla. Mosca è seconda al mondo nella classifica dei miliardari, ma scompare in quella dei multimilionari e appare appena in quella dei milionari (che, comunque, in Russia, ove esistono, dice WealthInsight, stanno in ogni caso sulle rive della Moscova).

 

 

ANDY WARHOL PENSA DA RICCO VESTI DA POVERO ct65 cane riccoGRAFICO RAPPORTO MERRYLL LYNCH-CAP GEMINI SU RICCHEZZA - 2009

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…