alemanno rauti

IL CUORE A DESTRA, LA POLTRONA DOVE CAPITA! - ALEMANNO E LA MOGLIE ISABELLA RAUTI SEPARATI IN CASA E NON SOLO: LUI VA CON SALVINI E SCARICA LA MELONI, LEI INVECE È UNA COLONNELLA DI FRATELLI D'ITALIA: ''NON PARLO DI MIO MARITO, DA POCO EX...'' - GIORGIA SU ALE-DANNO: ''C'È QUALCOSA DI PATOLOGICO IN CHI DOPO UNA VITA DI POTERE E RISULTATI POLITICI CATASTROFICI PENSA DI ESSERE ANCORA TITOLARE DI UNA POLTRONA''

 

1. GIORGIA MELONI CONTRO MATTEO SALVINI: "STORACE E ALEMANNO ALLEATI? SE LUI È CONTENTO COSÌ..."

Da www.liberoquotidiano.it del 1 Dicembre 2017

 

gianni alemanno isabella rauti

Di poche ore fa l'endorsement di Gianni Alemanno e Francesco Storace a favore di Matteo Salvini: entrambi, infatti, lo vorrebbero candidato premier del centrodestra. Un endorsement al quale Giorgia Meloni, che con i due ha condiviso parte del passato politico, risponde in una dura intervista a Il Fatto Quotidiano. Quando le ricordano che il leader della Lega "le sta togliendo le parole d'ordine, i candidati e gli apparati della destra storica", lei risponde: "Ho sempre pensato che ci sia qualcosa di patologico in chi dopo una vita di potere e di risultati politici catastrofici pensa di essere titolare ancora di una poltrona".

gianni alemanno con la moglie isabella rauti

 

 

Risposta evasiva. Risposta che punta altrove, tanto che le chiedono: "Fa riferimento ad Alemanno e Storace? Si sono accasati con la Lega infatti". Dunque la leader di FdI riprende: "Molto bene, prendo atto con serenità. Da noi sarebbe stato di certo più difficile avere garanzie che altrove mi par di capire sono state prestate. Chi si è reso responsabile di disastri elettorali, e mi fermo a quelli, dovrebbe avere misura nel richiedere una prorogatio per il suo fondo schiena. Noi siamo di destra ma sappiamo guardare negli occhi la realtà e giudicare". Parole durissime contro Alemanno e Storace, ma anche contro Salvini: se è contento lui di questi nuovi alleati...

 

 

2. ALEMANNO SU GIORGIA MELONI: ''UN PARTITO PERSONALE, MEGLIO LA LEGA''

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/roma-ladrona-padania-mammona-pure-alemanno-migra-verso-lega-162368.htm

 

 

3. MELONI A BERLUSCONI "POSSO FARE DA SOLA" RAUTI E SANTANCHÈ DONNE IN PRIMA FILA

Carmelo Lopapa per ''la Repubblica'' del 4 dicembre 2017

 

crosetto alemanno meloni la russa rampelli

La gag si ripete dopo anni, il gigante buono " Shrek" Guido Crosetto che alza in braccio Giorgia Meloni sul palco, nel tripudio del Palazzetto di Trieste. Acclamazione della " candidata premier", bandiere tricolori, inno di Mameli, sipario sul congresso, sotto il nuovo simbolo di Fratelli d'Italia. Addio alle scritte An e Msi, resta la Fiamma che si fa gigante, per una Destra tutta a trazione femminile, stile Front National. Non solo la leader in giacca rossa da combattimento, ma riecco Isabella Rauti e Daniela Santanchè, la prima sul palco, la seconda giù in prima fila. Percorsi diversi per storie che si ricongiungono, appunto, in fondo a destra.

MELONI SALVINI ATREJU

 

È standing ovation quando prende la parola la figlia di Pino Rauti. « Accetto di parlare ma non di mio marito, anzi da poco ex... » , premette lei appena finito l'intervento, alludendo a Gianni Alemanno passato con Storace a sorpresa sotto l'ombrello di Matteo Salvini. «Io c'ero anche al primo congresso di Fdi del 2014: sono stata impegnata per due anni in missione da ufficiale della Riserva selezionata dell'Esercito nella basi internazionali Nato. Ma il mio percorso a destra è iniziato quando avevo 14 anni nel Fronte della Gioventù. Non sono tornata certo per un posto in Parlamento», che comunque avrà, a sentire i dirigenti.

SALVINI MELONI 1

 

Lei niente Salvini? « Non basta combattere contro lo Ius soli per essere di destra » . Veltroni e la mobilitazione Pd antifascista? « Hanno l'ossessione del fascismo, noi i conti col nostro passato li abbiamo risolti, loro no». I naziskin di Como? « Sbagliata l'irruzione ma non hanno commesso alcuna violenza » .

 

Anche lei dice di essere tornata a casa, di più, «nella casa della madre » e indica Giorgia, Daniela Santanchè, fresca di addio a FI. Il suo nuovo compagno Dimitri D'Asburgo Lorena la osserva discreto a distanza. « Non volevano più candidarla? Le avevano offerto fino a cinque listini plurinominali per convincerla a restare » , sussurra il suo amico La Russa. Pressing da giorni e fino a ieri mattina. Ghedini, Ronzulli, altri. Invano, eccola qui. Ma niente intervento dal palco, « rischio fischi » dice qualcuno, allora Meloni la accompagna in prima fila e poi le fa tributare l'applauso nel suo discorso di chiusura.

isabella rauti

 

« Mi volevano fischiare? Stronzate. Sono qui per ascoltare e sostenere Giorgia, era concordato così da giorni», taglia corto lei. «Torno nella famiglia in cui Fini non mi ha permesso di stare. Non chiedo nulla», ma un posto in lista anche per lei già c'è. «Non sarò mai una ladra di voti alla Alfano, non tradisco, sono coerente con le mie idee. Ma resterò sempre dalla parte di Berlusconi, gliel'ho garantito. Cosa mi ha detto? Che sono sempre bellissima... ». Sorride e va via.

 

È soprattutto il giorno di Giorgia Meloni, la Giovanna d'Arco delle tre. Leader per acclamazione, lancia «l'opa sul Paese e sui patrioti » , e forte del successo in Sicilia punta a sfondare il tetto del 5, comunque decisivo per far vincere il centrodestra. Perciò mostra gli artigli: « Anche io sarò candidato premier, lavoro per vincere le elezioni ma le coalizioni non si fanno per forza, solo se ci sono le condizioni, altrimenti ci sono altre strade. Non subiremo più, non siamo qui per uno strapuntino » . È il monito rivolto soprattutto al Cavaliere da parte di chi non accetta più di fare il Peter Pan fra i tre tenori.

daniela santanche giorgia meloni GIORGIA MELONI E DANIELA SANTANCHE

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLA DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DA AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”