LA CURIA ROMANA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER COMINCIARE (E CONCLUDERE) IL CONCLAVE IL PRIMA POSSIBILE, MA SI RITROVA CONTRO TUTTI GLI ALTRI CARDINALI - QUATTRO PORPORATI DEVONO ANCORA RAGGIUNGERE ROMA, FORSE PROPRIO PER RALLENTARE DI PROPOSITO LE OPERAZIONI: IN MOLTI VOGLIONO VEDERCI CHIARO SUL DOSSIER VATILEAKS - IL NUOVO PAPA E I RAPPORTI CON LA CINA...

Giacomo Galeazzi per "La Stampa"

Roma vuole eleggere subito il nuovo Papa, anche a costo di aggirare le norme. Ma gli extracuriali non accettano di entrare in conclave prima che sia fatta piena luce sugli scandali di corte. Tre giorni prima di dimettersi Benedetto XVI ha autorizzato il sacro collegio ad anticipare l'ingresso nella Cappella Sistina (chiusa da ieri ai turisti) «in presenza di tutti gli elettori».

Ora di conclavisti ne mancano quattro, eppure il «partito romano» tenta il blitz per privare i «residenziali» del tempo necessario ad informarsi sulle responsabilità nei casi di corruzione e di consolidare candidature alternative a quelle di Curia.«Non è necessario che tutti gli elettori siano presenti a Roma per stabilire la data del conclave, ma occorre che sia dato a tutti quelli che decidono di partecipare il tempo di arrivare» afferma il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. Insomma se un cardinale tuttora assente fa sapere di aver preso il biglietto per la città eterna, i cardinali, anche senza di lui, possono stabilire l'avvio del conclave tenendo conto di quella comunicazione.

Per il tedesco Lehmann, il vietnamita Pham Minn-Man, il polacco Nycz e il cinese Tong Hon, «non c'è nessuna motivazione particolare» del fatto che ancora non siano arrivati. Anche perché il Papa ha annunciato le dimissioni ormai un mese fa. Sembra quasi un velato «boicottaggio» del conclave «in fretta e furia» stigmatizzato anche dal tedesco Kasper.«Dopo le prime votazioni sceglieremo tra candidati ottimi, non sarà un conclave lungo», sintetizza il sodaniano Lajolo. Segno che la trattativa sulla data d'inizio tra «romani» ed extra-curiali è in corso.

Intanto ieri i porporati hanno inviato, a firma di Sodano, un messaggio non particolarmente caloroso in cui manifestano a Benedetto XVI la loro «gratitudine per il suo luminoso ministero petrino e per l'esempio di generosa sollecitudine pastorale». Un taglio netto col passato. «Il Pontefice è uno, quello di emerito è solo un titolo», sintetizza Castrillon Hoyos che pure riconosce a Ratzinger «grandezza storica».

5mila giornalisti accreditati cingono d'assedio le congregazioni generali dove 33 porporati hanno già parlato e l'Osservatore Romano lancia nella discussione il dossier Cina: finirà sulla scrivania del successore di Ratzinger. Chiunque egli sia, fosse persino un asiatico, avrà comunque un fascicolo spinosissimo da dipanare. Con il celeste impero la Santa Sede non ha rapporti diplomatici da quando Mao costrinse il nunzio a Pechino a rifugiarsi a Taipei. Il dialogo con il governo è difficilissimo per la negazione della libertà religiosa. I cattolici si ritrovano vescovi ordinati senza assenso del Papa, soffrono l'ostilità della «Associazione patriottica» (tentativo fallito di costruire una chiesa nazionale alternativa a Roma) che intrecciata con la politica, sfrutta privilegi e controlla la politica religiosa.

I «clandestini», cioè fedeli a Roma, non hanno vita facile: preti e vescovi vengono arrestati, la Chiesa non riesce a organizzare la formazione e la pastorale, mentre, paradossalmente, aumentano le conversioni al cattolicesimo e l'interesse dei cinesi per la fede cristiana. Nell'Aula del Sinodo è il vescovo di Hong Kong, primo conclavista cinese della storia. Il polacco Wojtyla fu un segno epocale per Mosca, un cinese o (un filippinocinese come Tagle) lo sarebbe altrettanto per Pechino.

"In Vaticano aspettano ancora quattro elettori. Chiusa da ieri ai turisti la Cappella Sistina.Momento pubblico di preghiera. Oggi alle 17 tutti i cardinali si riuniranno nella basilica di San Pietro, sotto la guida di Angelo Sodano. Ad inizio conclave sarà ancora il decano a celebrare la messa «pro eligendo Pontifice» (nel 2005 a officiarla fu Ratzinger): è riuscito per questo a far modificare la «Universi Dominici Gregis», ma poi non entrerà nella Sistina avendo 85 anni."

 

CARDINALI PER IL CONCLAVE JOSEPH RATZINGER PAPA BENEDETTO XVIBENEDETTO XVI RATZINGER DI SPALLE federico lombardi CARDINALE ANGELO SODANO mor03 cardinale tarcisio bertone

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”