benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

DAGOREPORT

GIORGIA MELONI - BENJAMIN NETANYAHU

Si è aperto un nuovo, inatteso fronte, per il Governo: quello del sostegno a Israele. Giorgia Meloni è affetta da mutismo selettivo, quando si parla di condannare la tragedia umanitaria in corso a Gaza.

 

Di fronte ai bombardamenti, agli oltre 50mila morti, alle immagini drammatiche dei bambini in fila per un pezzo di pane, la Ducetta non ha esitazioni.

 

Certo, non si può chiedere alla sora Giorgia di schierarsi apertamente con il mondo pro-pal, come fa il sinistrato Pedro Sanchez (che parla apertamente di genocidio, annulla i contratti per la vendita di armi con lo Stato ebraico e arriva a chiedere l’esclusione di Israele dall’Eurovision).

 

bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua

Ma almeno una parola di condanna, un sussulto. Persino Ursula von der Leyen, non certo tacciabile di antisemitismo, ha tuonato: “Le azioni a Gaza sono abominevoli”.

 

Senza considerare il mite Antonio Tajani, che ormai gareggia con Di Battista nel condannare con forza il guerrafondaio Netanyahu.

 

Oggi, il ministro degli Esteri ha ribadito la sua presa di distanza: “Questi morti innocenti feriscono i nostri valori e indignano le coscienze. La legittima reazione del governo israeliano a un terribile e insensato atto terroristico, sta assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili”.

 

gaza assalto al centro di distribuzione degli aiuti a Rafah

Per poi concludere: “I bombardamenti devono finire, l'assistenza umanitaria deve riprendere al più presto, il rispetto del diritto internazionale umanitario deve essere ripristinato".

 

Perché invece la premier tace? A (non) muoverla, è sempre la solita ragione, che ha un nome e un cognome: Matteo Salvini.

 

Condannare Netanyahu, infatti, significherebbe lasciare al leghista la “primazia” del rapporto con “Bibi”. È lo stesso motivo per cui la premier esita a smarcarsi da Trump: non vuole lasciare campo libero al suo vicepremier.

 

matteo salvini benjamin netanyahu

La seconda ragione è che la potente comunità ebraica italiana, storicamente di destra, è molto vicina al premier israeliano: la Giorgia dei due mondi (Garbatella e Colle Oppio) non vuole inimicarsi un elettorato piccolo ma potente.

 

Anche se ormai anche molti ebrei (Edith Bruck, sopravvissuta all’Olocausto, e Anna Foa, su tutte) stanno prendendo le distanze da quello che sta succedendo a Gaza. E comunque, chiedere la soluzione “due popoli due stati” non significa stare con Hamas.

 

A proposito di ebrei che prendono le distanze da Netanyahu: come Dago-dixit, nei giorni scorsi la Cia ha sondato gli umori della popolazione israeliana sul primo ministro. Risultato? il 66% della popolazione ha detto di non approvare più la guerra, per le modalità in cui è condotta.

 

benjamin netanyahu nella striscia di gaza

Se dopo il pogrom del 7 ottobre 2023 (in cui  1200 israeliani sono morti e 250 rapiti) in pochi avevano dubbi sulla necessità di spianare la Striscia per catturare i terroristi di Hamas, ormai la maggior parte della popolazione vorrebbe chiudere il conflitto, e soprattutto vedere il ritorno dei 58 ostaggi ancora prigionieri a Gaza (solo 24 sarebbero ancora in vita).

 

Il risultato della “rilevazione” dell’intelligence dà manforte a Trump, che ormai ha sfanculato pubblicamente Netanyahu: il viaggio e gli affari conclusi nei paesi del Golfo Persico (Arabia Saudita, Emirati e pure il Qatar che finanzia Hamas) e gli zuccherini all’Iran con la riapertura del negoziato sul nucleare sono il segnale, per il caro amico “Bibi”, che gli Stati Uniti si stanno riposizionando in Medio Oriente. Proprio oggi, Trump ha di nuovo scaricato Netanyahu, rivelando di avergli detto (si legge imposto) di non bombardare i siti strategici della repubblica islamica di Teheran.

 

donald trump con mohammed bin zayed ad abu dhabi emirati arabi uniti

Nei giorni scorsi ci sarebbe stata una telefonata di fuoco, con The Donald che avrebbe sbattuto la cornetta in faccia al detestato “Bibi” (con cui i rapporti erano pessimi da anni:

 

Trump non ha mai digerito le congratulazioni fatte da Netanyahu a Biden, dopo le elezioni del 2020: il premier israeliano fu uno dei primi a chiamare “Sleepy Joe”, e il tycoon si sentì tradito).

 

 

TAJANI, INDIGNANO MORTI INNOCENTI GAZAWI, ISRAELE SI FERMI

(ANSA) - "La popolazione della Striscia sta pagando da troppo tempo un prezzo altissimo. Pagano, come ha sottolineato Papa Leone XIV, i bambini, gli anziani, le persone malate. Questi morti innocenti feriscono i nostri valori e indignano le coscienze.

 

donald trump e l'emiro sheikh tamim bin hamad al thani 5

La legittima reazione del governo israeliano a un terribile e insensato atto terroristico, sta assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell'informativa alla Camera. "I bombardamenti devono finire, l'assistenza umanitaria deve riprendere al più presto, il rispetto del diritto internazionale umanitario deve essere ripristinato".

 

TAJANI, NON ABBASSIAMO LA GUARDIA SU COMPORTAMENTI D'ISRAELE

(ANSA) -  "Il governo non ha mai abbassato la guardia sui comportamenti del governo israeliano che abbiamo ritenuto meritevoli di censura". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell'informativa alla Camera sulla Striscia di Gaza.

 

bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua

"Penso a quando - afferma Tajani - l'esercito israeliano è arrivato a sparare anche dentro la parrocchia cattolica di Gaza, a dicembre 2023. Lo abbiamo detto subito con forza: non era lì che si nascondevano i terroristi di Hamas.

 

Oppure penso anche a quando abbiamo condannato l'attacco contro gli operatori umanitari di World Central Kitchen di aprile dello scorso anno, o le operazioni militari che hanno reso complicatissima anche la campagna per la vaccinazione dei bambini contro la poliomielite, in cui anche l'Italia è stata in prima fila a sostegno dell'Organizzazione Mondiale della Sanità"

 

TAJANI,CHIEDO MINUTO SILENZIO PER VITTIME DI ISRAELE E PALESTINA

(ANSA) -  "Chiedo un minuto di silenzio per le vittime civili innocenti israeliane e palestinesi". L'ha detto il ministro degli esteri, Antonio Tajani, nell'aula del Senato prima di iniziare la sua informativa sulla situazione a Gaza.

 

il video del sequestro delle soldatesse israeliane da parte dei terroristi di hamas il 7 ottobre

HAMAS, RAGGIUNTO UN ACCORDO CON WITKOFF SULLA TREGUA

(ANSA) - Hamas ha rilasciato una dichiarazione ufficiale affermando che "gli ultimi sforzi per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza includono il raggiungimento di un accordo con l'inviato statunitense Steve Witkoff su un quadro di principio per raggiungere un cessate il fuoco permanente, un ritiro completo dalla Striscia, il flusso di aiuti umanitari e il trasferimento dell'amministrazione della Striscia a un comitato professionale dopo l'annuncio dell'intesa"

 

 

NETANYAHU, ABBIAMO ELIMINATO MUHAMMED SINWAR

BENJAMIN NETANYAHU E GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI

(ANSA) - "Abbiamo eliminato Muhammed Sinwar", ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu durante un dibattito alla Knesset, dibattito che si sta tenendo dopo che l'opposizione ha ottenuto 40 firme per chiedere la partecipazione del premier.

 

Finora Israele non aveva dichiarato ufficialmente che il leader di Hamas, succeduto al fratello Yahya ucciso in ottobre, fosse effettivamente morto dopo l'attacco a Gaza dell'Idf.

 

NETANYAHU, COLPITO HOUTHI MA È L'IRAN IL RESPONSABILE

il video del sequestro delle soldatesse israeliane da parte dei terroristi di hamas il 7 ottobre

(ANSA) - "L'Aeronautica israeliana ha appena colpito di nuovo l'aeroporto di Sana'a, che è sotto il controllo del regime terroristico Houthi nello Yemen. Come ho già detto più volte, gli Houthi sono solo un sintomo: la vera forza che sta dietro di loro è l'Iran, ed è l'Iran il responsabile dell'aggressione che proviene dallo Yemen", ha dichiarato Benyamin Netanyahu in una nota.

 

"Agiamo secondo un principio semplice: chi ci colpisce - noi lo colpiamo. Chi non capisce questo con la forza, lo capirà con ancora più forza", ha aggiunto.

STRISCIA DI GAZA

GIORGIA MELONI - BENJAMIN NETANYAHU

attacco di hamas del 7 ottobre 3il video del sequestro delle soldatesse israeliane da parte dei terroristi di hamas il 7 ottobre

BENJAMIN NETANYAHU E GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI

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BENJAMIN NETANYAHU E GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI

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