DALEMONI IN FINMECCANICA - ASSOLTO DAI PM ROMANI PER I VOLI SCROCCATI ALLA ROTKOPF, BAFFINO DEVE PREOCCUPARSI DELLE INCHIESTE CHE COINVOLGONO SUOI AMICI CARISSIMI LEGATI A ITALBROKER, CHE SECONDO L’ACCUSA PAGAVA 2 MLN € A BORGOGNI - E CHI TROVIAMO A GUIDARE LA SOCIETÀ? FRANCO LAZZARINI, SODALE DI DALEMIX CHE AMMETTE IL SOSTEGNO ALL’ASSOCIAZIONE DI BURLANDO. DOVE COMPARE PRONZATO, RESPONSABILE PD ARRESTATO PER TANGENTI DALLA ROTKOPF - MA DALEMIX PENSA A TEMI BEN PIÙ IMPORTANTI: “CHE BARBARIE PUBBLICARE LA FOTO DEL BIGLIETTO DI ENRICO LETTA A MONTI”…

1- D'ALEMA, FOTO BIGLIETTO LETTA IMBARBARIMENTO VITA PUBBLICA
(Adnkronos) - «Un imbarbarimento della vita pubblica». Massimo D'Alema, a Radiodue, ha giudicato così l'episodio della foto in aula alla Camera del biglietto che Enrico Letta ha inviato a Mario Monti. «La privacy è principio importante, fa parte dei diritti fondamentali -ha detto D'Alema-. Almeno le intercettazioni sono autorizzate dai magistrati, le fotografie no».

2- DALEMONI IN FINMECCANICA
Gian Marco Chiocci per "il Giornale"

Riuscito a Massimo D'Alema l'ammaraggio di fortuna sui voli a scrocco a bordo degli aerei della Rotkopf aviation (i pm di Roma hanno chiesto la sua archiviazione per aver viaggiato gratuitamente su aerei di una società che avrebbe distribuito mazzette per aggiudicarsi le tratte) un'improvvisa turbolenza rischia di far precipitare negli abissi giudiziari una società che l'esponente del Pd conosce bene: la Italbroker, citata nelle carte dell'inchiesta di Enav per una «provvista» da 2 milioni di euro a Lorenzo Borgogni di Finmeccanica.

Che ai pm l'ha raccontata così: «In cambio del mantenimento della copertura assicurativa che aveva in Finmeccanica mi riconobbe un compenso, dapprima versatomi attraverso il conferimento di una partecipazione nella società e, quindi, in denaro: la somma liquida versatami ammonta a due milioni di euro».

I rapporti tra Italbroker e la holding della difesa risalgono a ben prima dell'era Guarguaglini. Precisamente al 1994, quando vince un appalto nei settori infortuni, trasporti e vita. Da allora il contratto è automaticamente rinnovato, senza gare. Il presidente della Italbroker che lavora con le più importanti istituzioni si chiama Franco Lazzarini, amico di vecchia data di D'Alema e del Pd Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, col quale ha convissuto sotto lo stesso tetto utilizzando pure un'auto dell'amico allorché venne beccato contromano in autostrada. Qualche anno prima, col solito amico al ministero dei Trasporti, l'assicuratore ottiene una consulenza per il brokeraggio delle Ferrovie.

Il presidente della Italbroker - un colosso che gestisce premi per 800 milioni di euro - nega la mazzetta a Borgogni e ammette di aver dato una mano all'associazione di Burlando, Maestrale. In cui compare anche Franco Pronzato, vicino a Bersani, membro del Cda Enac e responsabile del Pd per il trasporto aereo, già socio della Italbroker, arrestato per aver intascato 40mila euro di tangenti dai titolari della compagnia Rotkopf, che poi ha diviso con l'indagato dalemiano Vincenzo Morichini, ex Ad di Ina-Assitalia e fund-raiser della fondazione Italianieuropei. Quest'ultimo, a sua volta, era titolare di un po' di azioni di Holinvest, società in cui molti bresciani, amici di Emilio Gnutti, avevano investito i profitti della scalata Telecom.

E chi altro c'era in Holinvest? Proprio Lazzarini, amico di Burlando e vicinissimo a D'Alema, e il suo vice in Italbroker, Giancarlo Gardella. Gli incroci si moltiplicano. Nel Cda siede Pino Marzo, compagno d'affari di quel Roberto De Santis (comproprietario della Ikarus di Massimo D'Alema) in Altra Energia, tra i soci ecco Franco Mariani, presente in Interconsult con Pronzato, Marcellino Gavio (il cui nome spunta nel filone Penati) e Alberto Lolli Ghetti, azionista dell'ex finanziaria London Court, nata su iniziativa di De Santis.

Di Interconsult, legata a Italbroker, faceva parte anche Gianni Pisani, ex presidente di Sviluppo Genova, a cui è succeduto Pier Giulio Porazza, vicino a Lazzarini e al gruppo Italbroker. Un riferimento a Interconsult e a Pisani spunta nell'informativa della Gdf sui finanziamenti alla fondazione di D'Alema, quale «contributo» per la pubblicità della società Solaris controllata da Italianieuropei. Nella commissione di vigilanza di Sviluppo Genova c'è la toga Fernanda Contri, presidente onorario di Italbroker, componente del comitato di garanzia del presidente del porto di Genova, Luigi Merlo, ex assessore di Burlando.

Il cerchio si chiude. I vertici di Italbroker e Interconsult fanno parte dell'associazione di Burlando. Affari e divertimenti, un tutt'uno. Anni fa Lazzarini viene sfiorato insieme ai dalemiani Morichini, De Santis e Mariani in un'inchiesta sulla prostituzione, qualcosa di simile ai giri delle escort di Tarantini per i quali finiscono intercettati i fedelissimi di Baffino, De Santis, Intini e Castellaneta.

Tra i clienti eccellenti del colosso assicurativo spuntano, fra i tanti, Acea e Festival Crociere. Nel cda della prima, siede Andrea Perùzy, segretario di Italianieuropei. Come ha scritto il Fatto, Stefano Giovannini, ad di Italbroker, e componente della Fondazione Nuova Italia di Alemanno, è stato scelto dal primo cittadino per guidare le assicurazioni del Comune che gestiscono il brokeraggio assicurativo di Acea, che prende appalti dal Campidoglio.

La seconda rappresenta un crac devastante per la Liguria. Nella carte giudiziarie spuntano somme di denaro destinate a tale Burlando C. e a una donna che si chiama come la madre di Lazzarini (l'interessato parla di omonimia). Nel Cda di Festival Crociere sedeva, oltre a De Santis, anche Raffaele Bozzano, ex presidente e componente del board di Italbroker, nominato dalla Regione Liguria nel cda dell'ospedale Gaslini di Genova.

E che dire della London Court, il cui azionista di maggioranza è stato l'armatore Alberto Lolli Ghetti, anche lui socio di Italbroker, oggi trasformatasi in Link consulting, di casa in Finmeccanica, dove cercavano approdo, via Berlusconi, Tarantini e i suoi amici dalemiani. Insomma, Italbroker sembra una grande famiglia, che non dimenticò nemmeno di sponsorizzare una squadra di calcio in cui militano vecchie glorie di Genova: la Fia Italbroker, già scudettata nella categoria Uisp over 35. L'allenatore era il presidente della seconda sezione di Corte d'appello di Genova, Mario Torti. In prima squadra giocava anche l'ex procuratore capo Francesco Lalla.

 

FRANCO LAZZARINIMASSIMO DALEMA IL BIGLIETTO DI ENRICO LETTA A MARIO MONTI PRONZATOborgogni CLAUDIO BURLANDO

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...