scorta vip

DATE UN’OCCHIATA ALLA LISTA DEI PERSONAGGI SOTTO SCORTA E SARETE MOLTO STUPITI - SCOPRIRETE CHE IL SERVIZIO DI PROTEZIONE E’ ANCORA PREVISTO (MA PERCHÉ?) PER L’EX SEGRETARIO DELLA CISL BONANNI E PER L’EX MINISTRO MASSIMO BRAY. E POI CICCHITTO, CESARE DAMIANO, VITTORIO FELTRI E MAURIZIO BELPIETRO, ELSA FORNERO E IGNAZIO LA RUSSA

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Silvia Mancinelli per “il Tempo”

 

«Le scorte le facciamo con le macchine che abbiamo. Quando non ci sono quelle blindate, utilizziamo le solite. Vecchie, alcune con oltre centotrentamila chilometri, che per forza di cose bisogna distogliere a coppia dal controllo del territorio per supplire alla mancanza di vetture per i servizi di protezione». A raccontare le problematiche dei carabinieri impegnati nei servizi di scorta è Andrea Cardilli, delegato Cocer.

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L'appuntato scelto, che spesso si trova a vestire i panni di angelo custode per accompagnare collaboratori di giustizia e familiari, è testimone di problematiche descritte allo stesso modo da Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp e da tanti poliziotti e carabinieri che in queste Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, come riportato ieri da Il Tempo, è andato in vacanza sulle Dolomiti con un aereo di Stato con tanto di numerosa scorta al seguito.

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Puntualmente, l'Ufficio dei Voli di Stato che fa capo alla presidenza del Consiglio, ha fatto presente che è tutto perfettamente regolare. È la legge che lo prevede. Non c' è dubbio. Ma è anche sicuro che nessun politico, per quanto emerito, debba per forza uniformarsi a questo stile di vita.

 

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L'esempio più lampante lo fornisce nientemeno che il presidente della Repubblica (quello incarica). Sergio Mattarella ha dato prova, in più di un' occasione, che gli spostamenti del Capo dello Stato possono tranquillamente avvenire come quelli di un comune cittadino: in utilitaria, in tram, in treno e, guarda un po', anche su banali aerei di linea. Tanto più se il viaggio in questione avviene per motivi personali.

 

Giorgio Napolitano, infatti, si è recato a Sesto Pusteria, all' hotel 4 stelle superior "Bad Moos", con un trireattore "Falcon 900" del trentunesimo stormo dell' Aereonautica Militare, partito da Ciampino con cinque uomini della scorta. L' Ufficio dei Voli di Stato replica che «l' utilizzo di voli di Stato da parte di ex presidenti della Repubblica è disciplinato da quanto previsto dall' art.4 del decreto legge n.98 del 2011, ore stanno contattando Il Tempo per raccontare storie incredibili. «Siamo spesso ridotti a fare i camerieri, lo sanno tutti».

NAPOLITANO IN MONTAGNA CON SCORTA1NAPOLITANO IN MONTAGNA CON SCORTA1

 

Dice Pianese: «Oggi purtroppo assistiamo, in modo particolare a Roma, a un sistema di effettuazione delle scorte che spesso non rispetta le caratteristiche operative e di sicurezza spiega -. Le scorte vengono infatti utilizzate derogando ai livelli di sicurezza e in questo modo chi avrebbe diritto alla macchina blindata viene invece scortato con una autovettura non protetta, chi avrebbe diritto per il livello di minacce a due auto di scorta ne riceve solo una, facendo assomigliare sempre più il servizio di scorta a un taxi».

 

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Che le auto blindate non siano una costante lo sottolinea anche Cardilli, che dice: «Quando manca la disponibilità, a dispetto di quanto impone il protocollo, si prendono quelle normali. Il che implica anche un maggior numero di uomini impiegati, considerato che a bordo di ogni macchina ce ne sono tre. Spesso c' è un eccesso di scorte e si va con le Punto - spiega ancora -. Utilizzo il plurale perché se le auto protette non sono disponibili, bisogna prendere due macchine normali, per questioni di sicurezza. Il che significa più uomini e mezzi impiegati per lo stesso servizio».

 

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Già, ma se vengono impiegati sei militari per una scorta, il reparto di appartenza ha serie ripercussioni. «In quei giorni purtroppo il personale non c' è e in compagnie con aliquote limitate si svolge solo quel servizio. Si lascia il territorio al controllo semplice, ma senza la parte investigativa. Si sta quindi iniziando a pensare al noleggio, così che si possa fare la scorta con macchine nuove, diverse e non riconoscibili.Le nostre macchine poi superano i 100mila chilometri e non sono proprio affidabili».

 

Anche il segretario generale del Sap Gianni Tonelli non le manda a dire: «La spending review si è abbattuta su tutto l' apparato della sicurezza escludendo miracolosamente il settore scorte. Non si tratta di essere populisti, il servizio di scorta è indispensabile, qualificato è rischioso ma i numeri non tornano. Sempre più è diventato espressione di uno status superiore o di misera preda confermato dall' art. 2, comma 1, del Dpcm 23 settembre 2011 che reca la disciplina generale del trasporto aereo di Stato».

 

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Non è finita qui. «A sua volta il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 settembre 2001, nel disciplinare il trattamento generale riservato agli ex presidenti della Repubblica, prevede espressamente, al pa ragrafo 3, dedicato ai trasporti e alle telecomunicazioni, la concessione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell' uso degli aeromobili di Stato».

 

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Chiarita quale sia la normativa, una domanda resta senza risposta. Se il Presidente in carica si muove con i mezzi pubblici, per quale motivo gli altri non possono fare lo stes so? Eppoi: era così a rischio la presenza di Napolitano in treno anziché in aereo? Appena eletto, nel febbraio 2015, Mattarella continuò imperterrito a spostarsi a bordo della sua "cara" Panda grigia. Una linea all' insegna della sobrietà portata avanti anche in altre occasioni. Come quando si recò dalla propria famiglia in Sicilia a bor zione finalizzata ad avere un autista e un' auto gratuitamente».

 

«La carenza di personale del reparto scorte di Roma costringe gli agenti a continui reimpieghi, andando a prendere laper sona da scortare dal punto A per accompagnarlo al punto B do di un aereo sì ma di linea. In quell' occasione si fece accompagnare a Fiumicino, passò con calma davanti ai check in e si imbarcò su un A320 dell' Alitalia.

 

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Solo il tempo di un saluto al comandante per poi accomodarsi accanto agli altri 200 passeggeri diretti a Palermo. Fino ad allora, l' unico precedente di questo tipo era stato quello di e poi di corsa fare la stessa cosa con un' altra persona e così via - sottolinea invece il segretario generale del Coisp, Pianese -. Il sistema delle scorte sconta il taglio alle risorse patito negli ultimi dieci anni, quando sono stati attuati tagli lineari per quattro miliardi l' anno al sistema sicurezza del Paese, è stato bloccato il turnover e il contratto nazionale di lavoro, consegnando ai cittadini forze di polizia con vuoti d' organico imbarazzanti. In questo modo la sicurezza della persona scortata e degli operatori deperisce fortemente: basti pensare che ogni giorno il Reparto scorte assicura tra i 45 e i 60 dispositivi di sicurezza che, per essere fatti nel rispetto dei canoni di sicurezza e dei livelli di rischio, avrebbero bisogno di essere rinforzati con decine di uomini, autovetture e supporti tecnici».

ROBERTO SAVIANO CON LA SCORTAROBERTO SAVIANO CON LA SCORTA

 

«Ci sono gli straordinari aggiunge Cardilli del Cocer ma capita di star lontano da casa anche più giorni e di andare in territori sensibili tipo Calabria, Sicilia. I nostri stipendi sono fermi da nove anni, contratti e indennità bloccati». 

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