jean claude juncker

IL DAY-AFTER DI DI MAIO: SI TROVA PURE IL PADRE INDAGATO! - A 'CIRCO MASSIMO' CONFESSA: ''RISALIREI SUL BALCONE ANCHE DOMATTINA. NON C'È STATA LA PROCEDURA DI INFRAZIONE E PORTO A CASA TUTTI GLI IMPEGNI MANTENUTI'' (CIAO CORE) - ''BERLUSCONI COMPRA PARLAMENTARI, HO DETTO AI MIEI DI FINGERE DI ACCETTARE E REGISTRARE TUTTO''

di maio festeggia per il def

1. DEPOSITO INCONTROLLATO RIFIUTI,INDAGATO PADRE DI MAIO

 (ANSA) - Antonio Di Maio, padre del vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi, è indagato dalla procura di Nola per deposito incontrollato di rifiuti. Lo scrive oggi il quotidiano Il Mattino. L'iscrizione è avvenuta a seguito del ritrovamento da parte della polizia municipale nell'appezzamento di terreno attiguo alla vecchia masseria di famiglia nel Comune di Mariglianella (Napoli), di alcuni rifiuti inerti, di alcuni vecchi secchi e di una carriola. A seguito dell'ispezione dei vigili le aree furono messe sotto sequestro.

 

 

2. DI MAIO A CIRCO MASSIMO: "RISALIREI SUL BALCONE ANCHE DOMANI. BERLUSCONI COMPRA PARLAMENTARI, HO DETTO AI MIEI DI FINGERE DI ACCETTARE E REGISTRARE TUTTO"

da Circo Massimo - Radio Capital

DI MAIO FESTEGGIA IL DEF

 

Di Maio non rinnega il balcone. Anzi, rilancia. "Ci risalirei anche domattina", dice il vicepremier a Circo Massimo, su Radio Capital. Nonostante l'accordo con Bruxelles abbia portato a un abbassamento del deficit per la manovra, Di Maio resta soddisfatto: "Non c'è stata la procedura di infrazione e porto a casa tutti gli impegni mantenuti. Allora c'era il rischio della procedura d'infrazione e ora non c'è più adesso, sono ancora più contento di aver mantenuto le promesse".

 

ANTONIO DI MAIO

Promesse che sono state mantenute grazie al lavoro dei ministri tecnici: è una loro vittoria? "Penso che sia una vittoria di tutti gli italiani", risponde il leader 5 stelle, "quando abbiamo creato questo governo, che è venuto fuori dal dialogo tra M5S e Lega, figure come Conte, Tria e Moavero sono state individuate per momenti come questo. Sono persone che, facendo il premier, il ministro dell'economia e il ministro degli esteri, sono più legittimati di me e Salvini a trattare con l'Europa". Europa che, dice Di Maio, "deve cambiare, e il 2019 con le elezioni europee deve essere l'occasione per eliminare una serie di convenzioni legate alla austerity che richiederanno nei prossimi anni un cambiamento epocale".

manifatti abusivi nella proprieta' di antonio di maio 8

 

Fra i tecnici al centro della trattativa anche il ministro Tria: per molti è stato più volte vicino a lasciare il governo, ma il vicepremier nega: "Non è mai stato in discussione. Squadra che vince non si cambia". La maggioranza, assicura il ministro del lavoro, "può andare avanti tutta la legislatura e realizzare il programma di governo". Nonostante le interferenze registrate da Di Maio: "Non è un Paese normale quello in cui uno come Berlusconi può ipotizzare di comprare parlamentari", attacca, "comunque ho detto ai miei di fingere di accettare e di registrare tutto, avrete qualche scoop".

 

manifatti abusivi nella proprieta' di antonio di maio 4

Negati l'aumento dell'IVA ("non c'è stato quest'anno e non ci sarà nei prossimi") e il limite di 5000 euro sul conto in banca per poter richiedere il reddito di cittadinanza ("è complicato fare un monitoraggio del genere, useremo l'ISEE), a proposito della data di partenza della misura bandiera del M5S il capo politico 5 stelle smentisce il ministro Tria: "Si partirà a fine marzo, come ho sempre detto, e non il prmio aprile: mi rifiuterò categoricamente, le ironie si sprecherebbero. A fine febbraio/inizio marzo iniziano poi quota 100 e le pensioni minime".

manifatti abusivi nella proprieta' di antonio di maio 2

 

Per il reddito di cittadinanza verranno assunti "diverse migliaia di navigator, ma non saranno tutte assunzioni da zero perché abbiamo personale da riqualificare". Smentiti da Di Maio anche i tagli agli investimenti: "Restano, alcuni vanno in flessibilità perché sono sul dissesto idrogeologico. La maggior parte degli investimenti che mettiamo sono legati al dissesto. La manovra per quanto riguarda gli investimenti resta ambiziosa".

 

Tagli, invece, che troveranno spazio nel 2019: "Deve essere l'anno in cui tagliamo tutto quello che non serve", dice Di Maio, "Non siamo riusciti a fare tutto in sei mesi ma l'obiettivo e andare a recuperare miliardi e miliardi". Fra i tagli presenti in legge di bilancio già quest'anno c'è quello di "mezzo miliardo alla spesa militare inutile". A questo proposito, ieri il sottosegretario alla difesa Tofalo, del M5S, ha parlato di "ottima tecnologia" in riferimento agli F35: "Ma quello", chiarisce il vicepremier, "è un programma su cui continuiamo a essere molto molto perplessi. Elogiarne la tecnologia non vuol dire che rifinanzieremo tutto il programma". Il ministro del lavoro, infine, segna il prossimo passo della road map del governo: "È la volta da gennaio della riforma costituzionale per tagliare 345 parlamentari".

matteo salvini luigi di maioSALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO

 

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…