1. IL DE PROFUNDIS DI BONDI: “QUESTA STORIA È FINITA MALE. DIETRO BERLUSCONI NON C’ERA NIENTE. IN QUESTI ANNI NON ABBIAMO COSTRUITO NULLA DI UMANAMENTE E POLITICAMENTE SOLIDO O AUTENTICO, CAPACE DI RESISTERE AL DECLINO DI BERLUSCONI. CE LO MERITIAMO QUELLO CHE STA SUCCEDENDO. SIAMO IL VUOTO, SIAMO IL NULLA” 2. LO SPETTRO DEL TRADIMENTO E DELL’INGRATITUDINE PER BONDI HA I VOLTI DI ALFANO, LUPI, QUAGLIARIELLO. COSA SAREBBERO SENZA DI LUI? FORSE NEMMENO CONSIGLIERI COMUNALI’’

Salvatore Merlo per Il Foglio

"Questa storia è finita". Gli occhi di Sandro Bondi si aprono foschi, con un lampo di rimprovero attraverso la piccola scrivania in mogano che arreda il suo studio al Senato, una stanza senza fasto, dimessa, come l'umore dell'uomo che parla e sorprende chi lo ascolta. "Dietro Berlusconi non c'era niente", mormora Bondi, la schiena leggermente tonda del sedentario e un sorriso rassegnato, rivolto a Manuela Repetti, sua compagna.

Lei, raggomitolata in uno spicchio di divano, ogni tanto ammicca, benedice, lancia polvere di stelle, comunica con il suo Sandro attraverso un codice impalpabile, fatto di elettricità, musa e angelo custode ("da quando la conosco ho riscoperto la libertà, ho preso il primo aereo della mia vita").

Dice la musa: "Solo Berlusconi, riprendendo le redini, adesso può intestarsi un finale diverso per questa storia". Ma Bondi, cupo: "In questi anni non abbiamo costruito nulla di umanamente e politicamente solido o autentico. Finisce male". E da queste parole si sprigiona l'avversione per il presente e la nostalgia del passato, per le occasioni perdute, l'idea del declino, lo spettro del tradimento e dell'ingratitudine che per Bondi oggi ha i volti di Angelino Alfano, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello "e di tutti gli altri che senza Berlusconi non sarebbero stati niente", dice, "soltanto delle rape. Almeno Fini e Casini avevano il coraggio di affrontare il Dottore nel fulgore dei suoi anni migliori, oggi è facile... Ma si illudono, spariranno anche loro, spariremo tutti".

Ed è un'eruzione di sentimenti troppo a lungo compressi, a stento trattenuti e finalmente liberi di affiorare violenti, "vivere accanto a Berlusconi è difficile", ammette Bondi, "lui è ubriacante, incostante, decide in un caos inumano, all'ultimo momento, e ti mette in difficoltà. Ma per saper resistergli bisogna essere limpidi. E loro, i ministri, non sono limpidi, coltivano l'ambiguità come scienza nei rapporti umani. Ed è terribile perché li ha scelti lui questi uomini, li ha tutti scelti e promossi Berlusconi. Sono il suo fallimento. Credevo di far parte di una comunità coesa, credevo avessimo costruito qualcosa, e invece non è così".

E Bondi avverte questa decadenza, questa assenza di armonia, come una muffa, una lebbra che si è poggiata su ogni cosa. "Oggi esiste un partito nel partito, una minoranza che pretende di condizionarci, che nega nei fatti (ma non nelle parole) l'uso politico della giustizia ai danni di Berlusconi, sono pronti ad accettare con una scrollata di spalle la decadenza dell'uomo cui devono tutto. Cosa sarebbero senza di lui? Forse nemmeno consiglieri comunali. Sono una minoranza che vuole imporci questa schifosa Legge di stabilità, tutta tasse e che scontenta i nostri elettori".

La lunga, sconvolgente, avventura umana di Silvio Berlusconi è arrivata al punto. Ed è una realtà che gela Bondi con le parvenze dell'incubo. "Alfano aspetta che il Dottore venga eliminato, fatto fuori da altri, non ha nemmeno il coraggio di scrollarsi di dosso il padrinato con un gesto d'autonomia, proponendo una sua visione delle cose, della politica, del mondo. Il suo è un equilibrismo furbo, dice e non dice. Ma non crede in niente, non ha una sola idea, attende che la mela del potere gli caschi tra le mani. E con la Legge di stabilità rapinerà il Cavaliere dell'ultima cosa che rimane a Berlusconi, cioè il consenso. Al Cavaliere adesso restano soltanto i suoi voti. Ma gli toglieranno anche quelli se diremo di sì alla Legge di stabilità, ci alieneremo i nostri sostenitori. E poi, a quel punto, a Berlusconi potranno togliere anche il resto, facilmente: lo scranno di senatore, la dignità, la libertà. Ecco, se per il Dottore va bene, rispetterò il suo martirio. Ma io non ci sto. La Legge di stabilità non la voto, e se Berlusconi dovesse decadere andrò all'opposizione".

"Fanno bene a schiaffeggiarci"
E il tormento più oscuro, onnipresente e soffocato in quest'uomo la cui misura, la cui cifra ideale è sempre stata quella di sedere accanto al Cavaliere, è che "ce lo meritiamo quello che sta succedendo. Siamo il vuoto, siamo il nulla, non abbiamo saputo costruire niente di solido, capace di resistere al declino di Berlusconi".

La colpa è del Cavaliere, che un po' lo ha sempre pensato: dopo di me il diluvio. "E allora fanno bene Bindi, Cuperlo e Grasso a tirarci i ceffoni. Siamo soltanto una palla da prendere a calci. A sinistra c'è Matteo Renzi, noi cosa abbiamo prodotto? Un movimentismo doroteo che cerca il potere per il potere, che attacca subdolamente Berlusconi nel momento della debolezza. Il mio rammarico è d'aver contribuito ad allevare questa classe dirigente. Ma finisce in tragedia, Alfano e gli altri non hanno capito che senza Berlusconi siamo tutti liberi".

Un uomo sgomento, torturato. "Tra qualche tempo sarò fuori dal Parlamento, fuori da queste miserie, come un sopravvissuto, il randagio di una storia finita molto male". A questo punto Manuela Repetti sorride, e aggiunge: "Ma chissà".

 

 

BONDI URLA NEL GIORNO DELLA FIDUCIA A LETTA FOTO LAPRESSE bondi e repetto consiglio nazionale forza italia foto lapresse MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO GASPARRI SANDRO BONDI SANTANCHE A sinistra Sandro Bondi negli anni della militanza nel Pci A destra oggi nel ruolo di coordinatore del Pdl berlusconi alfano brunetta verdini santanch nella nuova sede di forza italia VIGNETTA VINCINO DAL FOGLIO ALFANO TAGLIO IL RAMO DI BERLUSCONI Sandro Bondi con la compagnaberlusconi alfano santanche verdini lupi 2giu parata21 angiolino alfano silvio berlusconi

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?