giorgia meloni almasri tajani

L'EXIT STRATEGY DEL GOVERNO MELONI È SEMPRE LA STESSA: SI URLA AL COMPLOTTO PER NASCONDERE LA PIPPAGGINE – QUEL MERLUZZO LESSO DI TAJANI, DA MINISTRO DEGLI ESTERI (DUNQUE CAPO DELLA DIPLOMAZIA), INVECE DI SPEGNARE LE POLEMICHE, BUTTA BENZINA SUL FUOCO EVOCANDO UN COMPLOTTO INTERNAZIONALE CONTRO L'ITALIA SUL CASO ALMASRI: “NON VORREI CI FOSSE UN ATTACCO POLITICO ANCHE DALL’ESTERO, È GIUSTIZIA AD OROLOGERIA” – GIORGIA MELONI ACCUSA I GIUDICI DI "FARE UN DANNO ALL’ITALIA". MA ALLORA PERCHÉ NON HA OPPOSTO IL SEGRETO DI STATO SULLA LIBERAZIONE DI ALMASRI, CHE AVREBBE EVITATO LA CAGNARA SUCCESSIVA? – IL SILENZIO SOSPETTO DI NORDIO, I VIAGGI DEL TORTURATORE LIBICO IN EUROPA, E L’IPOTESI DI VIOLAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE… - VIDEO

 

 

TAJANI,NON VORREI CI FOSSE UN ATTACCO POLITICO ANCHE DALL'ESTERO

antonio tajani giorgia meloni

(ANSA) - "Perché la Corte penale internazionale non ha fatto richiesta di arresto di questo signore quando non era in un altro Paese europeo e lo ha fatto proprio mentre era in Italia? Uno, due, tre casi, fanno pensare male.

 

Non vorrei che ci fosse un attacco politico, anche magari anche con il sostegno di qualcun altro all'estero, ma così si fa anche un danno al nostro Paese: finire su tutti i giornali internazionali come se metà dei membri del governo fossero dei pericolosi criminali perché sono indagati". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a Dritto e Rovescio su Rete 4 sul caso Almasri.

 

Tajani ribadisce, 'su Almasri giustizia a orologeria'

GIORGIA MELONI E IL CASO ALMASRI - MEME BY FAWOLLO

(ANSA) -  "Ho parlato di giustizia a orologeria perché la decisione" del procuratore Lo Voi "di iscrivere nel registro speciale degli indagati presso dei tribunale dei ministri" alcuni membri del governo "è avvenuto guarda caso il giorno prima dell'intervento in aula del ministro Nordio e Piantedeosi per raccontare quello che era successo. Si poteva aspettare forse qualche giorno, valutare meglio, perché tanta fretta nel prendere questa decisione? A pensare male ogni tanto si fa bene".

 

Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani parlando del caso Almasri, a Dritto e Rovescio su Rete 4, nella registrazione della puntata in onda stasera. Tajani, parlando delle proteste di alcuni magistrati contro la riforma della giustizia, ha detto di "non credere che la stragrande maggioranza dei magistrati la pensi come coloro che vogliono travalicare il governo", ma comunque questa "è una storia antica di alcune parti della magistratura". Per questo, ha sottolineato, "noi di Forza Italia vogliamo la riforma della magistratura, proprio per depoliticizzare la magistratura".

 

il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi

ALMASRI: MELONI, 'DANNO ALLA NAZIONE, MI MANDA AI MATTI' 

(Adnkronos) - "Ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial Times con la notizia che sono stata indagata: se in Italia capiscono cosa sta accadendo, all'estero non è la stessa cosa", dice la premier Giorgia Meloni a proposito del caso Almasri, intervenendo in video-collegamento a 'La Ripartenza', evento ideato da Nicola Porro. "Quello che sta accadendo è un danno alla Nazione" e "mi manda ai matti", attacca la presidente del Consiglio.

 

IL SEGRETO DI STATO, IL RUOLO DELLA GERMANIA, LA TRAPPOLA PER IL GOVERNO: COSA NON TORNA NEL CASO ALMASRI

Estratto dell’articolo di Alessandro D’Amato per www.open.online

 

antonio tajani atreju foto lapresse

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dice che l’indagine sul caso Almasri è «un danno alla Nazione». Ma nella storia del torturatore libico arrestato a Torino e liberato dalla Corte d’Appello di Roma dopo il mancato intervento del governo, che però ha deciso poi di rimpatriarlo con un volo dei servizi segreti, qualcosa non torna.

 

E anche se la vicenda è destinata a concludersi in parlamento, c’è chi, come il giurista Vladimiro Zagrebelsky, dice che l’Italia ha violato il diritto internazionale. Mentre l’esecutivo potrebbe mettere il Segreto di Stato, già apposto per il caso Abu Omar. Anzi: avrebbe potuto farlo da subito. E c’è il giallo del ruolo della Germania. A cui la Corte Penale Internazionale aveva chiesto di monitorare gli spostamenti del comandante.

 

[…]

 

Almasri Osama Najeen.

Tutto ruota intorno alle note di diffusione della Cpi. Quella blu è una richiesta di controllo generale su un soggetto. E Almasri era oggetto di una di queste da luglio. Dal 13 gennaio il libico si trovava in area Schengen dopo l’atterraggio a Londra.

 

Il 15 era stato fermato e rilasciato dalla polizia tedesca. Poi è arrivata la richiesta d’arresto. La mattina del 18 gennaio la Cpi estende la nota blu ad Austria, Belgio, Francia e Regno Unito. Poco prima delle 23, dopo il voto dei tre giudici (uno ha dato parere negativo), la nota diventa rossa. E viene trasmessa anche all’Italia.

 

il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi

Perché secondo i tedeschi, che ne monitoravano gli spostamenti, Najem Osama Almasri era diretto a Fiumicino con un’automobile noleggiata in Germania. Prima della segnalazione il libico era stato anche fermato, sempre a Torino, per un controllo. Ma era stato lasciato andare in assenza di obblighi specifici.

 

[…]

 

Poi c’è il Segreto di Stato. Il governo Meloni avrebbe potuto apporlo ma ha scelto di non farlo. Il Fatto Quotidiano ha spiegato che è regolato dall’articolo 202 del Codice di procedura penale. Prevede che i «pubblici ufficiali, i pubblici impiegati e gli incaricati di un pubblico servizio hanno l’obbligo di astenersi dal deporre su fatti coperti dal segreto di Stato».

 

francesco lo voi

E «se il testimone oppone un segreto di Stato, l’autorità giudiziaria ne informa il Presidente del Consiglio dei Ministri, ai fini dell’eventuale conferma, sospendendo ogni iniziativa volta ad acquisire la notizia oggetto del segreto».

 

Quindi […] «qualora il segreto sia confermato e per la definizione del processo risulti essenziale la conoscenza di quanto coperto dal segreto di Stato, il giudice dichiara non doversi procedere per l’esistenza del segreto di Stato».

 

[…]

 

luigi li gotti 33

La legge prevede che «l’opposizione del segreto di Stato […]  inibisce all’autorità giudiziaria l’acquisizione e l’utilizzazione […] delle notizie coperte dal segreto». Ma «non è, in ogni caso, precluso all’autorità giudiziaria di procedere in base a elementi autonomi e indipendenti dagli atti, documenti e cose coperti dal segreto».

 

In questo caso la magistratura può aprire un contenzioso davanti alla Corte Costituzionale. La conferma del segreto in ogni caso deve avvenire entro 30 giorni. In assenza si può procedere con le indagini. Ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che dell’eventuale apposizione del Segreto si occupa la premier. Ma secondo fonti qualificate consultate dall’agenzia di stampa Ansa l’esecutivo non lo ha fatto per consentire ai ministri di intervenire in parlamento.

 

[…]

 

LA LIBERAZIONE DI Almasri Osama Najeen - vignetta by biani

Uno dei punti più controversi è la decisione di rimpatriare Almasri con un volo di Stato. La versione del governo sul punto è che una volta libero, Almasri — considerato soggetto pericoloso sulla base delle accuse della Corte penale internazionale — doveva essere espulso dall’Italia e riportato nel proprio paese nelle condizioni di maggior sicurezza possibile.

Assicurate, sempre secondo le valutazioni del governo, solo da un volo di Stato gestito dall’Aise, l’Agenzia di informazioni e sicurezza esterna.

 

L’ipotesi di peculato avanzata dall’avvocato Li Gotti spiega il coinvolgimento nella sua denuncia del sottosegretario Alfredo Mantovano in quanto titolare della autorità delegata sulla sicurezza (in sostanza la direzione politica dei servizi segreti).

 

[…]

 

LA LIBERAZIONE DI ALMASRI VISTA DA ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Intanto il costituzionalista Zagrebelsky su La Stampa parla di una violazione del diritto internazionale da parte dell’Italia. Anche se, ammette il giurista, se davvero la premier lo ha fatto per i rapporti di collaborazione con la Libia e per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e degli impianti italiani nel paese (la questione dei barconi sembra meno ben posta), «la legge offre salvaguardia per le determinazioni politiche del governo. Alla fine dell’indagine del tribunale dei ministri, per procedere e non archiviare la denuncia, dovrebbe comunque esservi, l’autorizzazione del Parlamento.

 

Il quale può «negare l’autorizzazione a procedere ove reputi, con valutazione insindacabile, che l’inquisito abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di governo».

 

[…]

 

KISS ME LIBIA - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Ma, conclude Zagrebelsky, anche se la vicenda penale, se non prima, si fermerà comunque in Parlamento, «rimane la responsabilità internazionale dello Stato. Lo Statuto della Corte prevede che, in caso di mancata collaborazione da parte di uno Stato, la Corte informa per le iniziative necessarie l’assemblea degli Stati che sono parte del sistema della Corte, oppure il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L’Italia potrebbe ignorare anche un simile passo? Sarebbe compatibile con l’interesse nazionale? E con il suo onore internazionale?».

 

 

REATI, TEMPI E SILENZI CHE COSA VA CHIARITO NEL « CASO ALMASRI »

Estratto dell’articolo di Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”

 

[…]

 

Perché è stata aperta l’inchiesta?

CARLO NORDIO CHE CERCA DI IMPEDIRE IL RILASCIO DEL TORTURATORE LIBICO ALMASRI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

La Procura di Roma ha ricevuto una denuncia dell’avvocato Luigi Li Gotti contro la premier, i ministri e il sottosegretario per favoreggiamento e peculato. Il favoreggiamento riguarda il rilascio di Osama Almasri accusato dalla Corte penale internazionale (Cpi) di crimini contro l’umanità. Il peculato riguarda l’uso di un aereo dei servizi segreti (un bene pubblico) per riportalo a Tripoli (un uso improprio).

 

[…]  È stato corretto mettere Almasri su un aereo di Stato?

Secondo il governo, sì. Perché, una volta libero, Almasri — considerato soggetto pericoloso sulla base delle accuse della Corte penale internazionale — doveva essere espulso dall’Italia e riportato nel proprio Paese nelle condizioni di maggior sicurezza possibile.

 

Assicurate, sempre secondo le valutazioni del governo, solo da un volo di Stato gestito dall’Aise, l’Agenzia di informazioni e sicurezza esterna. L’ipotesi di peculato avanzata dall’avvocato Li Gotti spiega il coinvolgimento nella sua denuncia del sottosegretario Mantovano in quanto titolare della autorità delegata sulla sicurezza (in sostanza la direzione politica dei servizi segreti).

 

franco lo voi

[…] Che cosa prevede ora la procedura penale?

Il tribunale dei ministri ha 90 giorni per svolgere gli accertamenti e poi decidere se la denuncia sia fondata — e chiedere l’eventuale autorizzazione a procedere al Parlamento — o se il caso debba essere archiviato.

 

[…] Perché Almasri è stato liberato?

Perché, secondo la Corte d’appello di Roma — che ha la competenza su vicende di questo tipo — l’arresto da parte della Digos e della polizia era avvenuto con «modalità irrituali», motivato cioè ai fini dell’estradizione, mentre in questo caso andavano applicate altre due leggi di ratifica e attuazione della cooperazione con la Corte dell’Aia.

IL VIAGGIO IN EUROPA DI OSAMA AL NAJEEM ALMASRI

 

Perché l’Anm accusa Nordio di non essere intervenuto?

Il tramite tra la Corte penale dell’Aia e il governo italiano è il ministro della Giustizia «al quale compete di ricevere le richieste provenienti dalla Corte e dargli seguito», come stabilito dalla legge del 2012.

 

La stessa prevede che «il ministro della Giustizia dà corso alle richieste formulate dalla Corte penale trasmettendole al procuratore generale presso la Corte d’appello di Roma perché vi dia esecuzione».

 

Nel caso di Almasri, che era stato arrestato senza che il ministro avesse dato la propria autorizzazione, la Procura generale di Roma ha sollecitato il Guardasigilli affinché si pronunciasse, perché anche a cose fatte Nordio poteva «sanarlo». Ma la corte non ha ottenuto risposta: «Il ministro della Giustizia, interessato da questo ufficio in data 20 gennaio immediatamente dopo aver ricevuto gli atti dalla Questura di Torino, non ha fatto pervenire nessuna richiesta», ha precisato il pg al momento del rilascio.

luigi li gotti 3

 

[…] Perché il governo sospetta una trappola a proprio danno?

Perché la richiesta di arresto del procuratore della Cpi per Almasri, ferma per essere esaminata già dal 2 ottobre, è diventata un mandato di cattura la notte del 18 gennaio, quando il generale era da poche ore in Italia, ma la sua presenza in Europa era nota da giorni […]

LA LIBERAZIONE DI ALMASRI - VIGNETTA BY VAURO

Ultimi Dagoreport

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO