berlusconi bunga ruby olgettine

DELL’OLGETTINA NON SI BUTTA VIA NIENTE - BERLUSCONI RINVIATO A GIUDIZIO NEL PROCESSO RUBY-TER, IN CUI È ACCUSATO DI CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI CON 4 RAGAZZE: ARIS ESPINOSA, ELISA TOTI, GIOVANNA RIGATO E MIRIAM LODDO - LA QUESTIONE È SEMPRE QUELLA: DURANTE IL GIUDIZIO (IN CUI FU POI ASSOLTO), SILVIO VERSO' MOLTI SOLDI ALLE RAGAZZE. LUI DICE PER RISARCIRLE DELLA REPUTAZIONE ROVINATA, IL PM PER FARLE TACERE NEGLI INTERROGATORI

Da www.ilgiorno.it

silvio berlusconi

 

Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio, ancora una volta, a Milano, per il caso Ruby ter. Lo ha deciso il gup Maria Vicidomini che ha mandato a processo anche 4 'olgettine' nel filone con al centro i versamenti più recenti dell'ex premier alle giovani e i reati di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. La prima udienza sarà il prossimo 9 maggio. Il leader di FI è già a processo nel filone principale con altri 23 imputati, tra cui Karima El Mahroug, che riprenderà invece il prossimo 7 maggio per attendere proprio la fine dell'udienza preliminare e, in caso di rinvio a giudizio degli imputati, la riunione dei filoni in un unico dibattimento.

miriam loddo

 

In mattinata, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio avevano insistito con il gip Maria Vicedomini nella richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell'ex premier e di quattro ragazze, che avrebbero avuto i versamenti più recenti effettuati dal Cavaliere. Si tratta di Aris Espinosa, Elisa Toti, Giovanna Rigato e Miriam Loddo. 

 

giovanna rigato

L'ex premier e le ragazze sono quindi accusati di corruzione in atti giudiziari in relazione a versamenti per 400mila euro effettuati dal Cavaliere a favore delle ragazze fino all'ottobre del 2016, mentre i versamenti per le altre ospiti delle feste di Arcore si erano interrotti mesi prima. L'ipotesi della Procura è che, in cambio di quel denaro e di altre utilità, le ragazze avrebbero edulcorato le loro testimonianze ai processi del 'Rubygate'.

 

Nell’insistere nella richiesta di rinvio a giudizio i pm hanno messo in luce la mole di prove della corruzione contestata. Sempre oggi, il gip Vicedomini ha anche respinto la richiesta di Giovanna Rigato di essere giudicata con il rito abbreviato, condizionato dalla possibilità di sentire in udienza Francesco Cipriani, al momento in Honduras per partecipare all'Isola dei Famosi, e di un manager di Mediaset. Bocciate anche tutte le eccezioni preliminari presentate dalle difese, comprese quelle di competenza territoriale.

 

Nel suo intervento davanti al gup, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano aveva anche affermato che non ci sono solo argomentazioni logiche a sostegno dell'accusa nella vicenda Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi, ma anche prove certe. "Se in Lombardia si sente rumore di zoccoli - ha detto Siciliano per sostenere l'esistenza di prove al di là degli argomenti logici - penso che piu' probabilmente gli zoccoli siano quelli di un cavallo e non di una zebra. All'inizio abbiamo pensato che probabilmente ci trovassimo di fronte a un cavallo, poi ne abbiamo avuto le prove certe".

aris espinosa

 

In questa lettura metaforica, il "cavallo" sarebbe il nucleo dell'accusa, in base alla quale le 4 giovani farebbero parte del gruppo di 'olgettine' che Berlusconi avrebbe corrotto con circa 400mila euro fino al novembre 2016 per rendere testimonianze reticenti o compiacenti nel processo Ruby, concluso con l'assoluzione definitiva di Berlusconi dalle accuse di concussione e prostituzione minorile. Un'accusa nata dalla trasmissione degli atti in Procura da parte dei giudici dei processi Ruby e Ruby bis che ipotizzavano, su un piano logico, le menzogne delle ragazze. Giovanna Rigato è anche indagata per una presunta tentata estorsione ai danni di Berlusconi. Stando alla denuncia del leader forzista, avrebbe preteso da lui un milione di euro minacciandolo di diffondere alla stampa informazioni in grado di danneggiarlo.

 

DIFESA BERLUSCONI: "PROCESSO DIMOSTRERA' INNOCENZA" -  La decisione del gup di Milano di rinviare a giudizio Silvio Berlusconi e quattro 'olgettinè in un filone del procedimento Ruby ter "è assolutamente tecnica, non ci sorprende, perché il giudice doveva solo decidere sulla non superfluità del dibattimento e non sul merito e il dibattimento sarà la sede opportuna per dimostrare l'estraneità alle accuse" dell'ex premier. Lo ha spiegato il legale del leader di FI, l'avvocato Federico Cecconi. A chi gli chiedeva se avesse già sentito al telefono l'ex Cavaliere, il difensore ha risposto "no, non ancora" spiegando che in questi giorni "è in altre faccende affaccendato", con riferimento alle questioni politiche dello scenario post elettorale.

 

BERLUSCONI BUNGA BUNGAberlu bunga

 

BERLU BUNGA x

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....