DELRIO AL CONTRATTACCO - IL MINISTRO STASERA DALLA GRUBER A SPIEGARE LA SUA POSIZIONE NELL'INCHIESTA DI POTENZA, MENTRE I MAGISTRATI VALUTANO SE SENTIRLO. SIA SUI DOSSIER CONTRO DI LUI, SIA SULLE NOMINE DEL PORTO DI AUGUSTA

1. I MAGISTRATI VALUTANO SE SENTIRE IL MINISTRO DELRIO

Dal ''Sole 24 Ore''

 

matteo renzi delrio matteo renzi delrio

Intanto i magistrati stanno vagliando la posizione del ministro Graziano Delrio, il cui nome compare negli atti non solo per la vicenda relativa a un presunto dossieraggio contro di lui che sarebbe stato messo in opera dal burocrate Valter Pastena, ex dg al Mef e poi consigliere al Mise. Delrio, ieri, ha reso noto che in proposito presenterà denuncia in Procura. Ma il nome del ministro delle Infrastrutture emerge anche nel filone d’indagine dedicato al porto di Augusta.

 

In pratica, Gemelli briga per una nomina all’autorità portuale di Augusta che gli consenta di ottenere un appalto per la sua società. Nei fatti a quella carica c’è ancora in sella il vecchio amministratore. In un’intercettazione si tira in ballo persino il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, per quella nomina: a sproposito, però, visto è competente il ministero delle Infrastrutture. Per tutto questo i magistrati stanno vagliando l’ipotesi di ascoltare il ministro.

 

 

2. I MESSAGGI DEL «CLAN»: QUELLA NOMINA DI DELRIO PER IL PORTO DI AUGUSTA - APPALTI E LEGGE NAVALE: CITATE PINOTTI E BOSCHI

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera

 

GRAZIANO DELRIOGRAZIANO DELRIO

Pressioni su altri ministri per ottenere nomine e appalti. Riunioni segrete per favorire Finmeccanica ed Eni nella spartizione della torta da oltre cinque miliardi di euro stanziati per la legge navale. Gli atti processuali dell’inchiesta di Potenza svelano, tra sms e telefonate, gli altri lavori sui quali il «comitato d’affari» di cui fa parte Gianluca Gemelli, il compagno del ministro Federica Guidi, aveva messo le mani. Tanto da riuscire a orientare le scelte di governo e Parlamento come la designazione dell’autorità portuale di Augusta effettuata dal titolare delle Infrastrutture Graziano Delrio e altri provvedimenti su cui sostengono di aver ricevuto promesse da Maria Elena Boschi.

 

matteo renzi federica guidimatteo renzi federica guidi

Sulla designazione è stata presentata una interrogazione dal parlamentare pd Claudio Fava e Gemelli si sfoga: «Fava è amico della Chinnici, sono tutti questi dell’Antimafia, sai tutti questi... eh il giro quello è... Antimafia praticamente, perché questi qua... guarda quelli che utilizzano i cognomi dei martiri per fare carriera, fanno ancora più schifo degli altri... l’ho sempre dichiarato, lei, la Borsellino, questa è gente che proprio andrebbe eliminata... però dicono sono bravissime persone... e va beh, se lo dite voi!».

 

Delrio e il porto

matteo renzi federica guidi  matteo renzi federica guidi

È maggio 2015, il «clan» si muove per far rinnovare al vertice del Porto di Augusta Alberto Cozzo. E chiede al vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello di intercedere con il ministro Delrio. Annotano gli investigatori:

 

«È di rilevante contenuto una conversazione tra Nicola Colicchi e il Capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi proprio in merito all’intervento di Lo Bello, ai rapporti esistenti tra quest’ultimo ed il ministro Delrio (che su invito del primo avrebbe addirittura dato indicazioni al Vice Capo di Gabinetto di strappare un decreto già predisposto, lo stesso decreto, probabilmente, cui facevano cenno Cozzo e Gemelli e che avrebbe previsto la nomina di Macauda a capo dell’Autorità Portuale, in attesa che si attuasse la riforma definitiva) ed alla possibilità di far divenire “operativo” quel medesimo rapporto a proprio vantaggio».

 

Boschi e Madia

federica guidi e gianluca gemellifederica guidi e gianluca gemelli

Il controllo sul porto di Augusta pare strategico per il gruppo. Dice l’ammiraglio De Giorgi: «La Pinotti nel frattempo... chiesto a... Gabinetto di Marina di preparargli uno studio sull’accorpamento delle Capitanerie di Porto, allora il vulnus sta nel fatto che Graziano imporrebbe sicuramente collegamenti tra trasporti e Marina... tramite la ministra in questo momento, incazzata com’è sulla vicenda del Libro Bianco, direbbe senz’altro di sì. Allora, noi dobbiamo... cioè fare in modo, devono essere loro che... la Madia, come mi aveva promesso la Boschi, ha detto che si doveva rivedere la questione del mare...».

 

«Legge firmata!»

GUIDI - MADIA - BOSCHIGUIDI - MADIA - BOSCHI

Le mire del gruppo sugli appalti per la Difesa hanno origine già nel 2014. La mattina dell’11 dicembre Gemelli riceve dall’utenza in uso a Nicola Colicchi, il seguente sms: «Gianluca per favore potresti chiedere a Federica se firma il documento legge navale? È ancora li...». Lui risponde: «Non dovrebbe esserci, mo’ mi informo». Poco dopo «Gemelli dice di aver mandato un WhatsApp a Federica per chiedere lumi sulla questione, perché lei gli aveva detto che c’erano a questo punto un sacco di cose da ristampare, 14 pagine per ogni cosa. Afferma che tuttavia la stessa non l’ha ancora letto».

 

maria elena boschi marianna madiamaria elena boschi marianna madia

Ma nel pomeriggio arriva il via libera. Colicchi manda tre sms:«Firmata legge navale!!! Firmata legge navale!!! Vito ha chiamato Berutti un paio d’ore dopo il WhatsApp dicendo che “finalmente era riuscito a far firmare il provvedimento”... Facce di culo». La partita è strategica per il governo. E infatti è uno dei principali motivi di guerra tra Guidi e il suo viceministro Claudio De Vincenti.

 

La riunione con De Vincenti

Il 24 novembre 2914, sfogandosi con Gemelli, Guidi dice che «l’appuntamento di stasera era stato convocato giovedì alla presenza del ministro, e che nonostante abbia comunicato impegni per quella data, comunque la riunione si è tenuta alla presenza del vice ministro. Si lamenta delle risposte imbarazzanti date dalla segreteria di Pier Carlo (ministro Padoan)».

 

Annotano gli investigatori: «La riunione cui fa riferimento la Guidi, tenutasi al ministero per l’Economia, atteneva al piano Finmeccanica. Guidi fa riferimento agli amici di Gemelli “...dì ai tuoi amici che mi sono accorta che ho un pezzo di m... non è che facciamo un favore a De Vincenti allora stiamo meglio tutti, hai capito?... Io stasera ho avuto la riprova che il famoso piano Finmeccanica, va bene, quello di cui tu, anche tu mi hai scritto, a mia richiesta stasera no, perché non posso, lo facciamo in un altro momento, nessuno, compresa la segreteria di Piercarlo ha avuto il coraggio di dirmi che in realtà l’incontro era in corso, e sai chi c’è andato: De Vincenti!

claudio de vincenticlaudio de vincenti

 

Senza dirmi niente, al ministero non sa niente nessuno che De Vincenti ci sia andato... E poi De Vincenti, Claudio De Scalzi (amministratore delegato di Eni) che mi dice che venerdì mattina è al ministero per parlare con De Vincenti che lo ha convocato per parlare di cose di cui Claudio De Vincenti non dovrebbe neanche parlare...».

 

Missili e soldi

De Giorgi segue l’iter parlamentare per lo sblocco dei fondi e racconta: «Alfano (il sottosegretario Gioacchino Alfano) è stato ricondotto apparentemente a miti consigli da Pinotti, che finalmente gli ha dato un cazziatone, gli ha tirato, gli ha fatto scrivere cosa leggere: l’ha letto. E quindi si è rimangiato tutto».

 

Il gruppo ha raggiunto un accordo con la Regione Campania e si accorda «con Santangelo, segretario particolare di Caldoro, così da presentare tutta la documentazione. Il tema è: “Sistemi di Difesa e Sicurezza del territorio”, dove all’interno verrà inserita anche la videosorveglianza ai missili. Si tratterebbe di un programma che prevede un accordo tra i vari ministeri (Interni, Difesa, Economia e Sviluppo Economico) e una rete di Imprese» .

de giorgi 6de giorgi 6

 

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...