gennaro sangiuliano armata brancaleone

ANCHE CON LA DESTRA VINCE L’AMICHETTISMO - QUASI NESSUNO DEI NOMINATI DAL CENTRODESTRA ALLA GUIDA DI ISTITUZIONI D’ARTE E’ LAUREATO (O HA UNA ABILITAZIONE UNIVERSITARIA) IN STORIA DELL’ARTE O DELL’ARCHITETTURA: GIULI AL MAXXI, BUTTAFUOCO ALLA BIENNALE, ORA ANGELO CRESPI A BRERA (GIÀ UOMO DI DELL’UTRI AL “DOMENICALE”). NEL GIRO DI NOMINE LEGA E FORZA ITALIA APPAIONO DESAPARECIDOS, SEBBENE CON LA ROMANA ALESSANDRA NECCI (SPEDITA A MODENA) CI AVVICINIAMO A UN’AREA LIBERALE, MA DI RITO SANGIULIANESCO. SIMONE VERDE E POCHI ALTRI VANTANO UN SERIO CURRICULUM NEL MERITO - COME NEI CONCORSI UNIVERSITARI, QUESTI NOMI ESCONO DA CIRCA 800 INDIVIDUI CHE…

alessandro giuli

DAGOREPORT

 

Vi ricordate la teoria delle illusioni di Leopardi? L’individuo ha bisogno di credere in qualcosa, anche se sono solo illusioni. Qualcuno si era illuso che il Governo di Centrodestra avrebbe posto fine all’occupazione urbi et orb(a) della Sinistra in Italia, che si perpetuava attraverso la formula, più inossidabile delle pentole inox, dell’amichettismo. Ebbene, se vi inquieta il Mes, se siete in ambasce per la politica internazionale del Governo, sulla Cultura potete stare tranquilli: i direttori dei musei non conoscevano la storia dell’arte e dell’architettura prima, con la sinistra, e non la conoscono nemmeno adesso, con la destra.

meloni buttafuoco

 

Questo è uno dei requisiti per dirigere istituzioni culturali e musei italiani; il secondo è quello dell’amichettismo declinato nella versione dell’appartenenza: sei dei miei, ti piazzo. Anche con le nomine di ieri alla direzione dei musei, il Paese del Gattopardo si conferma il Paese di Gatto Silvestro, quel simpatico gattone che sembra avvicinarsi al suo scopo ma, un po' per sfortuna, un po' per goffaggine, proprio non je la fa.

ANGELO CRESPI

 

Credo che quasi nessuno dei nominati dal centrodestra in questi mesi alla guida di istituzioni d’arte sia laureato o abbia una abilitazione universitaria in Storia dell’arte o dell’architettura. Partendo da destra, la prima nomina è stata quella di Giuli al Maxxi (giornalista già alla destra del Fronte della Gioventù), poi quella di Buttafuoco alla Biennale (il musulmano autore di “Fogli Consanguinei” pubblicato da Franco Freda per “Aristocrazia Ariana”), ora quella di Angelo Crespi a Brera (già uomo di dell’Utri al “Domenicale”).

 

salvini eike schmidt

Fin qui la riconoscenza per aver indossato il fez. Tuttavia, per ricevere una direzione si può diventare italiani di destra anche ex-post, come il già direttore degli Uffizi Eike Schmidt che si è guadagnato così il museo di Capodimonte o aver quel legame istituzional-matatrelliano come Renata C. Mazzantini che ha curato “Quirinale contemporaneo”. 

 

Nel giro di nomine Lega e Forza Italia appaiono desaparecidos, sebbene con la romana Alessandra Necci (spedita a Modena) ci avviciniamo a un’area liberale, ma di rito sangiulianesco. Si potrebbe dire che Agostino D’Orazio una laurea in Storia dell’Arte l’ha presa, ma Contemporanea con tesi sulla fotografia: l’hanno messo alla Galleria Nazionale dell’Umbria, non so se mi spiego. Simone Verde e pochi altri vantano un serio curriculum nel merito.

 

cecile hollberg

Come nei concorsi universitari, questi nomi escono da circa 800 individui che hanno risposto al bando e sono stati selezionati da una commissione sangiulianesca campano-romana che li ha valutati (la Costituzione prevede i concorsi pubblici, per questo sinistra e destra non li possono evitare). Bisognerebbe chiedere a questa commissione come, ad esempio Cecile Hollberg possa risultare con meno titoli dei promossi.

 

gennaro sangiuliano

Ovviamente, come in università, in magistratura e in altri concorsi pubblici anche in quelli per direttori dei musei prima si sceglie il candidato e poi si fa un concorso: in università la legge consente di farlo proprio su misura, qui proprio all’olio di ricino. Rispetto ai tempi dei soprintendenti-direttori scelti dal sindacato, a quelli della Melandri scelti per amichettismo di sinistra e a quelli di Franceschini scelti per esterofilia globalista anche in questi tempi del fez non cambia niente: i concorsi sono sempre una inutile farsa.

 

Ai nuovi direttori, comunque, non è richiesto di sapere come si spolverano i libri antichi, come si conservano le tavole o i fondi oro: devono essere pronti a prestare ogni opera se il Governo chiede per passerelle internazionali (tipo il “Bacco” di Caravaggio alla kermesse sul vino), a realizzare iniziative mmmoderne per “svecchiare” i musei, devono attirare pubblico (cartoon, immersione, chat, Intelligenza artificiale in sostituzione dell’intelligenza normale…) , far scrivere i giornali e l’Istituto Luce di viale Mazzini.

 

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...