cesare parodi giorgia meloni

ALTRO CHE DIALOGO, RESTA LA GUERRA APERTA TRA TOGHE E GOVERNO – DOPO LO SCIOPERO DEI MAGISTRATI DI IERI, IL PRESIDENTE DELL’ANM, CESARE PARODI, MERCOLEDÌ INCONTRERÀ MELONI: “MA NON MI ASPETTO GRANCHÉ. CHIARIREMO CHE VOGLIAMO DIFENDERE NON QUALCHE PRIVILEGIO DI CASTA BENSÌ LA COSTITUZIONE” – LA DUCETTA OFFRE UNA VAGA APERTURA SUL SORTEGGIO DEL CSM E LE QUOTE ROSA. MA LA LINEA DEL DIALOGO CON LE TOGHE NON PIACE A FORZA ITALIA. GASPARRI: “NON CAMBIEREMO IDEA PER QUESTO SCIOPERO POLITICO E EVERSIVO...”

1 - MAGISTRATI, LO SCIOPERO ANTI RIFORMA IL GOVERNO: DISPONIBILI AL CONFRONTO

Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

giorgia meloni carlo nordio

A Palazzo Chigi, il vertice si svolge mentre i magistrati sono in flash mob sulla scalinata della Cassazione. La premier Giorgia Meloni è con il Guardasigilli Carlo Nordio e i leader della maggioranza: Antonio Tajani, Matteo Salvini, Maurizio Lupi. Le toghe esultano per l’alta adesione al secondo sciopero in un mese contro la riforma della Giustizia: «Ha superato la soglia dell’80%» fa sapere in serata l’Associazione magistrati (Anm). [...]

 

Obiettivo di Giorgia Meloni è condividere, proprio nel giorno dello sciopero, la linea favorevole al dialogo. L’aveva espressa il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, lo scorso 8 febbraio. Ma la premier vuole essere certa che gli alleati condividano la scelta. E dunque li convoca. [...]

 

sciopero dei magistrati - protesta davanti alla cassazione a roma

Sorteggio «temperato» dei membri del Csm, allargamento dell’Alta corte disciplinare alle magistrature contabili e amministrative sono forse possibilità. Certo, nessuno pensa a mantenere unico il Csm e viene considerata «irricevibile» la richiesta di ritiro della riforma. Al termine dell’incontro, Palazzo Chigi fa filtrare «la disponibilità a un confronto costruttivo, con particolare attenzione al dialogo con l`Anm. La riforma della giustizia non è concepita contro i magistrati, ma nell`interesse dei cittadini».

 

[...] 

 

maurizio gasparri antonio tajani

Ma il fatto che Giorgia Meloni volesse essere certa della condivisione non può sorprendere. Anche mentre i leader sono riuniti, dalla maggioranza c’è chi scarica pallettoni, soprattutto dall’area azzurra. Marina Calderone, la ministra del Lavoro, si complimenta con chi «ha deciso di non aderire a uno sciopero contro i poteri dello Stato. Se l’ordine giudiziario sciopera contro il Parlamento, la democrazia è in pericolo». Ancora più fumante Maurizio Gasparri, Forza Italia: «Certo non cambieremo idea per questo sciopero politico e sostanzialmente eversivo».

 

Alte adesioni? Lo sciopero «è stato preceduto da un’autentica pratica di rastrellamento delle adesioni con moduli e richieste di dati personali». Aggiunge Gasparri che «l’intollerabile» atteggiamento dei magistrati «anche in queste ore è stato avallato in maniera improvvida». [...]

 

2 - DAGLI ESORDIENTI AI PENSIONATI, LA CARTA IN MANO E POCA FIDUCIA: NESSUN COMPROMESSO È POSSIBILE

Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

sciopero dei magistrati - protesta davanti al tribunale di milano

Sulla scalinata del «palazzaccio» della Corte di cassazione, un centinaio di magistrati, in toga e no, imbraccia la Costituzione e posa per la foto ufficiale della protesta. Ce ne sono di tre generazioni, ultrasettantenni in pensione (qualcuno ha superato pure gli 80) e trentenni o meno che potrebbero essere i loro nipoti.

 

Nomi famosi e sconosciuti di una categoria in sciopero per opporsi a una riforma costituzionale che ne mette a rischio autonomia e indipendenza: questo temono, e sostengono, giudici, pubblici ministeri e tirocinanti che chiedono a governo e Parlamento di tornare sui propri passi. Con poche speranze, ma molta convinzione.

 

cesare parodi foto lapresse 1

[…]  Francesca Frazzi, […] quando sale sul palco del cinema Adriano, dall’altro lato della piazza, annuncia con un po’ di emozione che a maggio lei e i suoi colleghi saranno chiamati a scegliere sede e funzioni, «ma alcuni scarteranno le Procure per non finire alle dipendenze del potere esecutivo». Spiega che i corsi della Scuola della magistratura sono improntati a un’unica cultura della giurisdizione per applicare il principio della legge uguale per tutti, «ma se giudici e pm vengono descritti come un ostacolo a chi persegue gli interessi della nazione, arriveremo a doverci preoccupare delle conseguenze delle decisioni che prenderemo».

 

sciopero dei magistrati - protesta davanti alla cassazione a roma

[…]  all’interno del cinema, è questa giovane neo-toga a raccogliere uno dei battimani più calorosi e prolungati quando conclude: «Io non voglio difendere uno status quo che ancora nemmeno conosco, ma un futuro di indipendenza». In platea c’è l’avvocato Franco Coppi, principe del Foro tra i più noti d’Italia con oltre cinquant’anni di carriera alle spalle, che non interviene perché «sono venuto ad ascoltare», dice, ma il segretario dell’Anm Rocco Maruotti ricorda in pubblico una sua affermazione: «Non ho mai perso un processo a causa della comune appartenenza di giudice e pm allo stesso ordine, mentre aspetto ancora di sapere quali vantaggi porterebbe separarne le carriere». Altri applausi convinti, e l’avvocato accenna un sorriso sornione.

 

cesare parodi foto lapresse 4

[…]  Parole da cui trapela il sospetto di una riforma punitiva verso le toghe, per via delle decisioni sgradite alla politica. Mercoledì prossimo è fissato l’incontro del vertice dell’Anm con la premier Giorgia Meloni: «Chiariremo che vogliamo difendere non qualche privilegio di casta bensì la Costituzione — annuncia Parodi —, sentiremo le sue ragioni e quello che avrà da dirci. Ma non mi aspetto granché, perché l’Anm è sempre stata disponibile al dialogo con tutti».

 

È un modo per sottrarsi alla manovra di governo e maggioranza che mostrano aperture al confronto con la nuova Anm guidata da un presidente scelto tra le file di Magistratura indipendente, la corrente più moderata, per provare a incrinare l’unità delle toghe. Ma la massiccia adesione allo sciopero lascia intendere che è una manovra di corto respiro. Tanto che il segretario Maruotti (esponente di Area, uno dei gruppi della sinistra giudiziaria) avverte: «Di fronte a questa riforma non ci sono margini di trattativa, né ipotesi di compromesso al ribasso».

 

carlo nordio al quirinale

L’idea di un pm separato e più autoreferenziale, destinato a finire sotto l’egida del potere esecutivo, è patrimonio comune di chi ha aderito alla protesta, e persino di una parte di chi non ha aderito.

Da Palermo e Reggio Calabria, dove lavorano e hanno scioperato, il presidente dell’Anm locale Giuseppe Tango (di Mi come Parodi, il più votato della sua lista alle ultime elezioni) e il segretario nazionale di Magistratura democratica Stefano Musolino, usano le stesse parole: la protesta è «un grido d’allarme» rivolto alla società civile. Destra e sinistra togata unite (insieme al centro) in attesa della prossima mossa del governo.

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