DIETRO I SORRISI E LE STRETTE DI MANO, LA DIFFICILE TREGUA TRA TRUMP E XI JINPING NELLA GUERRA CHE STATI UNITI E CINA STANNO COMBATTENDO DA MESI A COLPI DI DAZI E RESTRIZIONI - TRA I DUE LEADER, DUE ORE DI FACCIA A FACCIA A BUSAN, IN COREA DEL SUD – TRUMP ANNUNCIA L’ACCORDO SULLE TERRE RARE E UNA RIDUZIONE DEI DAZI "DAL 20% AL 10%” SUL FENTANYL - IL TYCOON PORTA A CASA POCHI RISULTATI, UNO DI QUESTI E' L'ACQUISTO DI SOIA DA PARTE DEI CINESI - DI TAIWAN NON S'E' PARLATO E SULL'UCRAINA SI FINISCE CON UN GENERICO "LAVOREREMO INSIEME" - LE BORSE ASIATICHE FESTEGGIANO MA IL PRIMO INCONTRO DAL 2019 TRA I DUE PRESIDENTE LASCIA APERTE MOLTE TENSIONI ECONOMICHE TANTO CHE ALLA FINE NON C'E' STATA NESSUNA DICHIARAZIONE CONGIUNTA SUI PROGRESSI COMPIUTI PER PORRE FINE ALLA GUERRA COMMERCIALE - TRUMP PERO' ANNUNCIA FELICE: "AD APRILE ANDRO' IN CINA"
Gianluca Modolo per repubblica.it - Estratti
È durato un’ora e quaranta minuti. Non le “tre o quattro ore” che aveva annunciato forse con troppo entusiasmo Donald Trump alla vigilia. Il presidente statunitense e il segretario comunista cinese Xi Jinping terminano con strette di mano e sorrisi il loro incontro: il primo tra i leader delle due superpotenze mondiali dal 2019, per siglare una tregua nella guerra che Stati Uniti e Cina stanno combattendo da mesi a colpi di dazi e restrizioni.
Nessuna dichiarazione congiunta prevista al termine di questo attesissimo faccia a faccia: Trump è già a bordo dell’Air Force One che lo riporterà a Washington. Ma è lo stesso Trump a bordo dell'aereo che lo riporta a casa che dà qualche dettaglio: "L'incontro con Xi è stato fantastico.
Sono state prese molte decisioni. Gli acquisti di soia da parte dei cinesi inizieranno immediatamente. Xi si impegnerà per fermare il traffico di fentanyl", e annuncia una riduzione dei dazi su questa questione portandoli dal 20% al 10%. "Il tema delle terre rare è stato risolto": il regime di licenze cinese sulle esportazioni verrebbe sospeso per un anno. "Andrò in Cina a aprile e Xi verrà poi negli Stati Uniti. Lavoreremo insieme sull'Ucraina. Di Taiwan non abbiamo parlato".
I due si sono visti alla base militare di Gimhae, vicino all'aeroporto internazionale di Busan, in Corea del Sud, dentro un modesto edificio grigio dal tetto con le tegole blu: un luogo scelto per motivi di sicurezza.
“È un grande piacere rivederti”, aveva esordito Xi Jinping. Donald Trump fa grandi sorrisi: “È bello incontrarti di nuovo”, dice stringendogli la mano e dandogli un paio di pacche sulla spalla. Il leader cinese replica secco: “Anche per me”.
“Avremo un incontro di grande successo, senza dubbio. È un negoziatore molto duro, il che non è positivo. Ci conosciamo bene”, continua il presidente statunitense. Xi ascolta abbastanza impassibile e non dice nulla. Tra i due sembra l’americano quello più impaziente di iniziare questo faccia a faccia.
Dopo le strette di mano i due si spostano nella sala accanto. Xi dice di aver avuto numerosi scambi con Trump e di essere rimasto in stretto contatto con lui sin dalla rielezione del presidente degli Stati Uniti. “Sotto la nostra guida congiunta, le relazioni tra Cina e Stati Uniti sono rimaste nel complesso stabili”, afferma. “È normale che le due principali economie mondiali abbiano di tanto in tanto degli attriti”, dice Xi, aggiungendo che di fronte alle sfide i due leader dovrebbero mantenere “la rotta giusta”. “Ho sempre creduto che lo sviluppo della Cina vada di pari passo con la vostra visione di rendere di nuovo grande l’America. La Cina e gli Stati Uniti dovrebbero essere partner e amici. Questo è ciò che la storia ci ha insegnato. E ciò che la realtà richiede”.
Xi ha descritto il rapporto tra Cina e America come una grande nave che ha bisogno dei due leader al timone per affrontare le sfide: è un’immagine che il cinese ha già usato in passato, un modo per dire che sono lui e Trump che devono essere i responsabili di questo rapporto e che Pechino non vuole che il leader Usa sia influenzato dai falchi nei confronti della Cina presenti nella sua amministrazione. “Penso che avremo un rapporto fantastico per molto tempo”, sostiene l’americano.
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Seduti al tavolo da una parte ci sono Xi assieme al suo capo di gabinetto Cai Qi, il ministro degli Esteri Wang Yi, il presidente della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma Zheng Shanjie, il viceministro degli Esteri Ma Zhaoxu, il vicepremier He Lifeng e il ministro del Commercio Wang Wentao. La delegazione di Trump comprende il rappresentante commerciale degli Stati Uniti Jamieson Greer, il segretario al Commercio Howard Lutnick, il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario al Tesoro Scott Bessent, il capo di gabinetto Susie Wiles e l'ambasciatore degli Stati Uniti in Cina David Perdue.
I dossier in agenda sono stati molti, tutti in qualche modo collegati tra loro: dalle restrizioni cinesi sulle terre rare (settore in cui Pechino ha un dominio quasi assoluto a livello globale e sul quale il capo della Casa Bianca ha annunciato di aver raggiunto un accordo con il presidente cinese, anticipando che a breve arriverà la firma) ai controlli americani sui semiconduttori e l’export di tecnologia, dal fentanyl alle esportazioni di soia americana nella Repubblica Popolare, dalle tasse portuali alla minaccia di nuovi dazi, da TikTok fino alle questioni geopolitiche.
XI JINPING DONALD TRUMP - MEME
DONALD TRUMP XI JINPING
USA VS CINA



