COSA DIRÀ RE GIORGIO A BERLUSCONI DURANTE L’ INCONTRO AL COLLE PER LE CONSULTAZIONI? FARÀ UN COMMENTO ALLE RIVELAZIONI DEL LIBRO DI FRIEDMAN?

Amedeo La Mattina per "la Stampa"

Sarà un incontro imbarazzante quello di oggi tra Napolitano e Berlusconi alla guida della delegazione di Fi. Il Cavaliere non varcava il portone del Quirinale dal 20 aprile 2013 quando il leader dell'allora Pdl, accompagnato da Alfano e da Gianni Letta, garantì a Napolitano i voti dei suoi parlamentari per la rielezione alla presidenza della Repubblica. Un'era geologica fa che diede poi vita al governo Letta.

Arrivò successivamente la condanna di Berlusconi per frode fiscale; non arrivò invece la grazia motu proprio che Berlusconi pretendeva dall'inquilino del Quirinale. Infine la sua decadenza da senatore e la rottura delle larghe intese. Da quel momento Berlusconi ha cominciato a parlare di colpo di Stato ai suoi danni, e lo ha fatto pure ieri ad Arborea per chiudere la campagna elettorale di Castellacci.

Colpo di Stato, secondo Berlusconi, che lo avrebbe disarcionato da Palazzo Chigi dove sono stati insediati due premier (Monti e Letta) non eletti dal popolo. E la manona di queste operazioni non democratiche per lui sarebbe quella di Napolitano, che oggi incontrerà per dirgli che non sosterrà Renzi arrivato a questa carica grazie a una decisione presa nel «retrobottega» del Pd.

Certo, l'opposizione di Fi sarà istituzionale, responsabile, non preconcetta. Anche perché al Cavaliere Renzi sta assai simpatico, è «intelligente», soprattutto «non è di scuola comunista». Lo sente in sintonia, rivela di averlo incontrato a Cagliari durante il primo giro elettorale e di avergli augurato di trasformare il partito comunista, cioè il Pd, in un partito laburista come ha fatto Blair. Per cui il Cavaliere fa gli «auguri di cuore» a Renzi di riuscire a formare il governo.

Ma come, non è l'ennesimo colpo di Stato? Non è l'ennesimo vulnus alla democrazia? Berlusconi ha pure aggiunto che Letta è stato mandato a casa da «un sindaco di una piccola città, bella, ma che non arriva a 500 mila abitanti». L'ex premier ci ha abituato alle sue contraddizioni apparenti che in questo caso nascondono la sua voglia di un'interlocuzione diretta con Renzi per rimare al centro della scena politica e mettere in difficoltà il Nuovo Centrodestra di Alfano.

Al quale dalla Sardegna ha riservato un pensierino poco gratificante. Gli amici di Ncd sono affezionati alle poltrone ministeriali, hanno fatto una scissione e ora svolgono il ruolo di «utili idioti della sinistra che li usano quando gli servono e poi danno loro una pedata». Però con loro dovrà tornare ad allearsi. «Dovremmo riprenderceli». Ecco, «dovremmo», perché Berlusconi sogna di vincere le elezioni da solo, con più del 37%.

Lupi, Costa e altri esponenti di Ncd reagiscono, chiedendo il rispetto delle persone e si dicono orgogliosi della loro scelta politica. Il Cavaliere li insulta, ma poi manda emissari per farli ritornare a casa.

Comunque, al Quirinale sarà un incontro imbarazzante. Il Cavaliere pensa di prendersi una rivincita nei confronti di Napolitano. Il quale in passato avrebbe riunito al Quirinale i vertici dell'Anm e del Pd per distruggerlo. Appunto, il colpo di Stato. «Abbiamo scoperto in questi giorni che già dal mese di giugno del 2011 il capo dello Stato riceveva più volte al Quirinale il professor Monti, e Passera stendeva su sua richiesta un programma economico». Uno dei colpi di Stato, come la condanna per frode fiscale che priva il Cavaliere del passaporto senza il quale non è potuto andare ai vertici europei del Ppe. Ora vuole andare a quello di Dublino. «Ho presentato domanda per esserci, ma mi diranno no».

 

 

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