DILMA, ACCHIAPPA ‘STO “SALSICHACO” - LO SHOCK PER LA DISFATTA DEL BRASILE RIACCENDE LE PROTESTE NEL PAESE E RISCHIA DI TRAVOLGERE LA PRESIDENTE DILMA ROUSSEFF ALLE ELEZIONI DI OTTOBRE: LA CRESCITA È AL PALO E L’INFLAZIONE VOLA

Marco Bellinazzo per “Il Sole 24 Ore

 

dilma rousseff 3dilma rousseff 3

Dal Maracanazo al Mineirazo. Lo shock per il fallimento del Brasile ai Mondiali non è stato meno profondo. Ma se le lacrime dei 200mila tifosi del Maracanà, dopo la sconfitta con l'Uruguay, il 16 luglio del '50, si cristallizzarono tragicamente in 34 suicidi e 56 morti per infarto, la rabbia dei 60mila spettatori che martedì sera hanno assistito alla disfatta per 7 a 1 contro la Germania e quella di milioni di appassionati incollati alle tv, si è rovesciata nelle vie di Belo Horizonte e altre città prorompendo in saccheggi, rapine e nell'incendio di autobus.

 

Incidenti che, ci si augura, non siano il prologo di più ampie proteste, come quelle che sferzarono il paese l'anno scorso alla Confederations Cup, colpendo un'economia che dopo la favolosa era dei Bric oggi sconta tassi di crescita da zero virgola.

Rousseff Dilma tristeRousseff Dilma triste

 

La delusione e la vergogna per la cocente eliminazione da parte della Germania dell'austera Cancelliera Angela Merkel (che domenica volerà a Rio per la finale) potrebbero infatti acuire un senso crescente di frustrazione dovuto alla mancata redistribuzione della ricchezza prodotta in questi anni e convogliato dai movimenti di protesta sulle faraoniche (e spesso irrealizzate) opere pubbliche legate al Mondiale.

 

Le foto del crollo di un viadotto a Belo Horizonte, costruito proprio in vista della manifestazione calcistica, appena qualche giorno fa (con due morti e decine di feriti), rimbalzano sui social network come un nefasto presagio della sconfitta subita dai tedeschi, oltre che come un simbolo di speculazioni, sprechi e ruberie. L'organizzazione dei grandi eventi sportivi (Mondiale e Olimpiadi) è già costata oltre 12 miliardi di euro in un Paese che conta oltre sette milioni di persone costrette a vivere con poco più di un dollaro al giorno.

 

SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO

Del resto, sono i dati forniti dallo stesso Governo a gettare nello sconforto i brasiliani. Solo il 30% delle grandi opere promesse in occasione dei Mondiali sono state concluse, come ha confermato il ministero della Pianificazione di Brasilia. In particolare, delle 70 opere infrastrutturali pianificate, tra mobilità urbana, porti e aeroporti, solo 24 sono state ultimate. Ovvero poco più di un miliardo di euro spesi rispetto a un totale di 4,7 miliardi di euro stanziati. E già preoccupa il destino di alcuni dei 12 stadi tirati su dal niente per la «Copa» e che potrebbero trasformarsi in cattedrali nel deserto, da Cuiaba a Manaus.

 

Ai brasiliani, poi, non migliorerà l'umore – e una propensione al consumo già depressa – sapere che i Mondiali organizzati e, per molti aspetti, gestiti in una sorta di regime di monopolio, dalla Fifa di Joseph Blatter hanno spinto l'inflazione al 6,52%, sopra il tetto massimo stabilito dal governo (6,5%), con un'impennata a giugno dello +0,4 per cento, soprattutto per l'incremento delle tariffe di biglietti aerei (in media 22% più cari) e degli alberghi (+25% in media). La Banca centrale ha già elevato i tassi d'interesse per nove volte consecutive portandoli all'11% per contenere questa espansione.

SCONTRI BRASILE SCONTRI BRASILE

 

Tutte brutte notizie per Dilma Rousseff, la cui popolarità è ormai abbondantemente sotto il 40%, alle prese con le prossime elezioni politiche del 5 ottobre. Alla presidente in carica dal 2011 vengono già imputati dall'opinione pubblica il rallentamento del tasso di crescita e l'inadeguatezza delle scelte di politica economica che non hanno avuto alcun impatto tangibile sull'occupazione.

brasile scontri brasile scontri

 

Il volano che i Mondiali avrebbero dovuto assicurare, d'altro canto, con la clamorosa uscita di scena dei Verdeoro (che per inciso perdono anche il premio record per i Campioni del Mondo da 27 milioni di euro) sarà ora ancora meno efficace. Già alla vigilia del torneo gli analisti finanziari non spargevano ottimismo.

 

Per Ubs l'impatto dei Mondiali in Brasile potrebbe essere persino più ridotto di quanto solitamente avviene, considerando l'estensione geografica del paese, il fatto che gli investimenti saranno limitati ad alcune città e Stati e che solo una piccola quota di investimenti diretti è finalizzata a garantire infrastrutture adeguate.

 

SCOLARI CT BRASILE SCOLARI CT BRASILE

Secondo uno studio Euler Hermes (Allianz), inoltre, i Mondiali porteranno una crescita aggiuntiva del Pil di appena lo +0,2% quest'anno e nei due anni successivi dello 0,1, con un limitato sviluppo dei livelli di occupazione nel lungo periodo, un'inflazione in salita tra il 2009 e il 2016 del 2,5% e un'inversione del trend attesa dal 2020. Adesso anche una parte di questo potenziale surplus di circa 4/5 miliardi di euro potrebbe prosciugarsi.

 

Se nel periodo 2009-2014, per le infrastrutture sono stati spesi circa 8,6 miliardi di euro (pari allo 0,5% del Pil) nel periodo 2010-2016 in occasione di Giochi Olimpici saranno impegnati altri 4 miliardi di euro (0,2% del Pil). L'ultima speranza per i mercati e per il Brasile, perciò, resta Rio 2016. A patto che il Paese si faccia trovare pronto almeno per l'appuntamento con le Olimpiadi.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO