salone del libro roccella giorgia meloni elly schlein

VOLANO LIBRI TRA DESTRA E SINISTRA – LA CONTESTAZIONE ALLA MINISTRA DELLA FAMIGLIA, EUGENIA ROCCELLA, AL SALONE DEL LIBRO DIVENTA UN CASO POLITICO – GIORGIA MELONI: “QUANTO ACCADUTO È FUORI DA OGNI LOGICA DEMOCRATICA. INACCETTABILE È L’OPERAZIONE DEI SOLITI NOTI DI CAPOVOLGERE I FATTI, GIUSTIFICANDO IL TENTATIVO DI IMPEDIRE A UN MINISTRO DI ESPRIMERE LE PROPRIE OPINIONI” – REPLICA DI SCHLEIN: “IL GOVERNO NON ACCETTA IL DISSENSO” – ROCCELLA CONTRO IL DIRETTORE LAGIOIA: “VUOLE PASSARE COME LA VITTIMA DELLA SITUAZIONE” – VIDEO

CONTESTAZIONE A EUGENIA ROCCELLA AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO

 

 

1 – IRA DELLA DESTRA: ANTIDEMOCRATICI. MA SCHLEIN: DISSENSO NEGATO

Estratto dell’articolo di Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”

 

eugenia roccella nicola lagioia salone del libro

«Quanto accaduto al Salone del Libro di Torino è inaccettabile e fuori da ogni logica democratica. Altrettanto inaccettabile è l’operazione dei soliti noti di capovolgere i fatti, distorcendo la realtà e giustificando il tentativo di impedire a un ministro della Repubblica di esprimere le proprie opinioni. Come al solito, chi pretende di darci lezioni di democrazia non ne conosce le regole basilari».

 

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è tranchant. Condanna in poche righe la contestazione di ieri nei confronti della ministra Eugenia Roccella ma anche la difesa dei contestatori da parte di Partito democratico e Movimento 5 Stelle, schierati dalla parte del direttore del Salone, Nicola Lagioia, che aveva definito «legittima» la protesta.

contestazione a eugenia roccella al salone del libro

 

Ospite di In Onda, su La7, la leader del Pd Elly Schlein aveva detto: «In una democrazia si deve mettere in conto che ci sia il dissenso. Sta nelle cose, non riguarda mica solo chi sta al potere. Noi siamo per il confronto duro, acceso, ma è surreale il problema che ha questo governo con ogni forma di dissenso. È surreale che ministri e deputati si siano messi ad attaccare Nicola Lagioia. Non so come si chiama la forma di un governo che attacca le opposizioni e gli intellettuali ma quantomeno mi sembra autoritaria».

 

[…]

 

contestazione a eugenia roccella al salone del libro 6

Tutto il governo comunque ha fatto quadrato: «Non permettere a un autore, chiunque esso sia, di poter presentare liberamente il suo libro ed esprimere il proprio pensiero perché bloccato da un gruppo di violenti è un atto antidemocratico e illiberale», le parole del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

 

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha twittato: «Le è stato impedito di esprimere le proprie idee da persone che pensano di difendere la libertà privando gli altri della loro. Persone pericolose, antidemocratiche e prevaricatrici, camuffate da attiviste».

 

[…]

 

annamaria bernardini de pace eugenia roccella salone del libro di torino

E la maggioranza, infatti, stringe i tempi proprio sulla maternità surrogata come reato universale. La proposta di legge dovrebbe approdare in Aula a giugno, mentre già a partire da mercoledì prossimo verranno votati i 20 emendamenti dell’opposizione proposti in Commissione, volti a recepire la proposta dei sindaci di centrosinistra che chiedono di poter procedere alla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali. L’unica proposta di modifica della maggioranza proviene da Forza Italia e aumenta le pene previste per il ricorso alla maternità surrogata all’estero, prevedendo il carcere da uno a tre anni.

 

 

AUGUSTA MONTARULI ATTACCA NICOLA LAGIOIA AL SOLONE DEL LIBRO DI TORINO

 

 

2 – "UN'AGGRESSIONE ANTIDEMOCRATICA LE ACCUSE DEL PD SONO SURREALI"

Estratto dell’articolo di Claudia Luise per “La Stampa”

eugenia roccella e nicola lagioia al salone del libro

 

Non è contraria alla contestazione «tutti hanno il diritto di manifestare». Ma la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, si scaglia contro le modalità di coloro che le hanno impedito di presentare il suo libro e contro il direttore del Salone del Libro, Nicola Lagioia, che non ha sottolineato quanto fosse «antidemocratico» impedirle di parlare.

 

Ministra, cosa è successo con Lagioia?

«Capisco che Lagioia sia uno scrittore e quindi lavori di fantasia, ma mi sembra un po' eccessivo cercare di far passare una discussione accalorata con l'onorevole Montaruli per un'aggressione subita da lui, mentre nel Salone da lui diretto veniva impedita la presentazione di un libro».

 

contestazione a eugenia roccella al salone del libro 8

Come mai ha chiesto l'intervento del direttore?

«Perché non trovo corretto che nel Salone che dirige possano accadere queste cose senza che lui prenda una posizione chiara a difesa del diritto di parola di chiunque».

 

[…]

 

Proprio oggi ricorrono i 45 anni dall'approvazione della legge sull'aborto. Va modificata?

«Sull'aborto non c'è nessuna battaglia. C'è una legge che viene rispettata. L'obiezione di coscienza non impedisce affatto l'accesso all'interruzione di gravidanza e infatti il carico di lavoro per i medici non obiettori è di un aborto a settimana. Dopo 45 anni è una legge che è stata applicata, quindi non mi sembra necessario intervenire. Ricordo che i punti nascita in Italia sono meno dei punti dove si può abortire. C'è semmai un problema di libertà delle donne di fare figli se vogliono, anche se sono in condizioni di bisogno. Ed è questo su cui si dovrebbe intervenire. Piuttosto c'è una battaglia sull'utero in affitto: chi ha a cuore l'inviolabilità del corpo femminile e la non mercificazione dovrebbe capire che è questa "la battaglia"».

contestazione a eugenia roccella al salone del libro 4

 

[…]

 

La settimana scorsa si sono ritrovati a Torino molti sindaci per chiedere al Parlamento di legiferare sul matrimonio egualitario e sulle trascrizioni per le coppie omogenitoriali. Il governo pensa di intervenire?

«No, c'è il Parlamento che sta discutendo sulla perseguibilità del reato di utero in affitto anche quando commesso all'estero. Ovviamente non si tratta di arrestare le persone che rientrano in Italia ma di rendere efficace la sanzione, perché questa pratica in realtà non è stata mai perseguita. La sinistra cerca di spostare il dibattito dall'utero in affitto, di cui non vuole parlare, alla questione dei diritti dei bambini. Ma in realtà i bambini hanno tutti i diritti fin dal primo momento, con la registrazione immediata del genitore biologico» […]

contestazione a eugenia roccella al salone del libro 1contestazione a eugenia roccella al salone del libro 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?